PSF Dublino, succede di tutto: la Worley-Roberts flirta con Brignone e punge Di Cicco!

Ci sono anche quattro azzurri tra i sedici superstiti del PSF Dublino Main Event. Si tratta di Antonio Merone (969.000 chip), Ivan Tononi (850.000), Edoardo Poggiali (372.000) e Virgilio Di Cicco (317.000) a chiudere il count.

Davanti a tutti c’è Gary McGinty, capace di accumulare qualcosa come 2,8 milioni di gettoni abbondanti. Dietro di lui  Sean Prendeville con poco più di 2 milioni. Completa il podio provvisorio  Florian Duta con 1,5 milioni.

 

PSF Dublino Virgilio Di Cicco

Virgilio Di Cicco (photo courtesy of Thomas Stacha)

 

Lo show di Deborah Worley-Roberts

A rubare la scena, nel Day 2 del PSF Dublino, è stata senza ombra di dubbio Deborah Worley-Roberts. Già protagonista del Day 1, chiuso da chip leader assoluta, la Worley-Roberts a onor del vero ha fatto parlare di sé più per un carattere spumeggiante che per le effettive skill al tavolo.

Come quando ha fatto vedere la sua mano, **cA* **c3*, addirittura prima del flop, nonostante il suo avversario nel colpo avesse ancora 15.000 gettoni. Avversario – nello specifico Jake Quinsee – che per regolamento ha giocato il colpo normalmente, conoscendo il contenuto della mano altrui.

Nonostante un re al flop, momento in cui Quinsee ha investito il resto del suo stack, la Worley-Roberts è comunque riuscita ad eliminare l’avversario grazie a un progetto di colore concretizzatosi al river, beccandosi poi un giro di penalità.

Botta e risposta con gli italiani

Curiosi anche un paio di siparietti con i nostri Gaetano Brignone e Virgilio Di Cicco. Del primo, la Worley-Roberts pare essersi addirittura invaghita, tanto da citare Shakespeare al momento della rottura del loro tavolo: “Separarsi è un sì dolce dolore”.

Arrivata al table con Virgilio Di Cicco, invece, l’americana si è subito inimicata i suoi nuovi avversari etichettandoli con termini non proprio educati, dopo che nessuno aveva risposto al suo saluto iniziale.

Proprio con l’italiano, Deborah ha giocato e perso una mano chiamando l’all-in altrui al turn e soccombendo contro il full house del vincitore dell’IPT Nova Gorica 2010: “Sei un ometto arrabbiato, vero?”, aveva chiesto la Worley-Roberts prima di decidere.

“Chiama, chiama”, le aveva risposto Di Cicco, forte già di una doppia coppia che al turn era comunque in vantaggio rispetto alla middle pair dell’avversaria.

L’eliminazione di Chris Moneymaker… e di Deborah

Un altro giocatore che aveva ben figurato nel Day 1 era stato Chris Moneymaker. L’ex campione del mondo non è però riuscito a vedere il tramonto del Day 2. Su flop **q5* **cQ* **q6*, lo statunitense ha ingaggiato una battaglia di raise con Sean Prendiville, finendo ai resti.

Allo showdown, Chris ha mostrato **qA* **q4*, mentre Sean **qK* **qQ*: turn **pQ* e river **cA* non hanno fatto altro che confermare ulteriormente la mano di Prendiville, estromettendo dal PSF Dublino uno dei big più attesi di questo torneo targato PokerStars.

La vulcanica Worley-Roberts, invece, il Day 3 lo ha sfiorato: è stata eliminata alla fine dell’ultimo livello, quando il suo **cA* **q6* si è scontrato, perdendo, contro **qK* **cJ* di Declan Connolly, per via di un board **p0* **fJ* **f0* **f5* **q2*.

PSF Dublino: il chip count a 16 left

  1. Gary McGinty 2.835.000
  2. Sean Prendiville 2.030.000
  3. Florian Duta 1.586.000
  4. Andrew Grimason 1.568.000
  5. Declan Connolly 980.000
  6. Padhraic Mulligan 978.000
  7. James Patrick O’Callaghan 976.000
  8. Antonio Merone 969.000
  9. Ivan Tononi 850.000
  10. Alexander Bretherton 767.000
  11. Michael Graydon 631.00
  12. Noel McMahon 582.00
  13. Sean Bradley 422.00
  14. Sacha Lebreton 400.000
  15. Edoardo Poggiali 372.000
  16. Virgilio Di Cicco 317.000

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