Dominik Nitsche: “Giocare stakato ti rende tranquillo. Gli High Roller? Futuro in Asia”

Reduce dall’avventura non proprio memorabile al Poker Masters, dove comunque ha ottenuto un 5° posto nel primo evento, Dominik Nitsche ha fatto il punto della situazione dei tornei High Roller, che negli ultimi tempi hanno dato nuova linfa al settore del poker live.

Il player tedesco ha cominciato a frequentare questi tornei esclusivi un anno e mezzo fa, quando prese parte al PCA Bahamas $25.000 High Roller, chiudendo al 10° posto e intascandosi poco meno di $113.000.

 

Dominik Nitsche

Dominik Nitsche

 

Il pensiero di Dominik Nitsche sugli High Roller

Che ci sia una differenza tra i tornei High Roller e quelli ‘normali’ è abbastanza evidente, ma non riguarda soltanto il costo d’iscrizione: “Il poker è sempre poker, ma negli high roller giochi sempre contro persone che conosci molto bene, ha dichiarato Dominik Nitsche.

“Sono tutti o veri professionisti o giocatori amatoriali molto bravi. La competizione è dura, la posta in palio altissima. E per, me, onestamente, tutto ciò che conta sono i soldi: più è alto il buy-in e più c’è da vincere”.

C’è da dire che il tedesco gioca con le spalle abbastanza coperte, come lui stesso ha lasciato intendere: “Quando hai persone che ti supportano e che credono nel tuo gioco è molto bello. Così è più facile rimanere fiduciosi, anche se ti capita di perdere per un po’ di tempo”.

I complimenti a Sontheimer e Holz

Dicevamo del 5° posto di Nitsche nel Poker Masters #1, kermesse in cui Steffen Sontheimer ha letteralmente dominato: “Steffen e io abbiamo lavorato molto insieme sulla teoria, ultimamente, e sono rimasto impressionato dal suo gioco”.

Per Dominik, lui e Fedor Holz sono tra gli avversari più duri che si possano incontrare al tavolo: “Lui (parla di Sontheimer, ndr) non commette mai grossi errori e mette in pratica la sua strategia in maniera ottimale. Inoltre non ha paura di fare giocate per sfruttare le debolezze altrui

Il futuro degli High Roller

Spesso si discute di come e quanto un ecosistema così delicato come quello dei tornei High Roller possa andare avanti a lungo. Qualcuno, infatti, ritiene che presto o tardi si possa arrivare ad un punto di non ritorno.

“Io sono molto ottimista sul futuro”, ha commentato Dominik Nitsche. “La scena High Roller sta crescendo e non mi pare che i giocatori amatoriali stiano mollando. In generale direi che il futuro degli High Roller sarà in Asia. Sarà lì che vedremo sempre più eventi grossi”.

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