“Trueteller” e Rui Cao: “Favorevoli a vietare tutti i software di supporto nel poker online”

Nel corso di una trasferta in Montenegro per il Triton Super High Roller, Timofey “Trueteller” Kuznetsov e Rui “PepperoniF” Cao si sono ritrovati fianco a fianco a parlare dell’intelligenza artificiale e dell’utilizzo di programmi nel poker online. Lo hanno fatto per il canale YouTube di Paul Phua, e il risultato finale è una chiacchierata estremamente interessante su Libratus, bot e software di supporto.

Ecco come la pensano i due top player.

“La vittoria di Libratus è epocale, ma non è la fine del poker”

I due iniziato da Libratus, il bot della Carnegie University che all’inizio dell’anno ha sconfitto nettamente il Team Human.

Anche prima di Libratus sapevamo che il poker è un gioco di abilità“, Ha dichiarato Kuznetsov. “Questo bot lo ha dimostrato definitivamente“.

Rui Cao ha aggiunto: “È una prova scientifica, ma era stato dimostrato anche prima. Se fai giocare una persona contro un’altra su un intervallo sufficientemente ampio, alla fine noterai sicuramente che uno dei due risulta più forte dell’altro. È la stessa situazione”.

La sfida tra Libratus e il Team Human

Tuttavia, secondo il poker player francese la vittoria di Libratus è stata epocale:

“L’aspetto negativo è che Libratus ha mostrato per la prima volta che una macchina è più forte degli umani, almeno in certi aspetti. In precedenza il poker era uno dei pochi giochi dove le macchine erano peggio degli umani. Per la prima volta l’Intelligenza Artificiale ha battuto gli umani in un gioco a informazioni incomplete“.

Ciononostante, “Trueteller” si dice sicuro che questa vittoria non avrà alcun effetto sui ring games, ovvero sui tavoli di cash game online con più di due giocatori. Ecco perché:

Non è la fine del poker, assolutamente“, dice il russo. “Questa macchina ha battuto l’uomo solo nel format dell’heads-up. In un tavolo full ring non riuscirà mai batterci. Non può farlo, perché non esiste un equilibrio di Nash nella fase 3-handed“.

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I bot nel poker online

Parlando di Libratus, il discorso si è spostato inevitabilmente sui bot nel poker online, un fenomeno che le poker room combattono da anni e che resta circoscritto. In questo senso, “Trueteller” non ha alcuna preoccupazione, ma per un semplice motivo: ha smesso da tempo di giocare No-Limit Hold’em heads-up.

“Credo che la vittoria di Libratus abbia un’influenza solo sull’heads-up No-Limit Hold’em ad alti livelli. Già ora quasi nessuno lo gioca, perché ci sono software troppo determinanti, che rendono gli avversari imbattibili. Per questo motivo io gioco molto di più live e mi dedico alle altre varianti”.

Timofey ‘Trueteller’ Kuznetsov

Secondo il fenomeno russo, i bot imbattibili potrebbero esistere solo nel testa a testa di No-Limit Hold’em. In tutti gli altri format di poker, se ce ne sono, è probabile che siano battibili.

“Se giochi il cash game non heads-up oppure i tornei puoi stare tranquillo, non devi preoccuparti dei bot. E se sei un regular dei midstakes, dovresti essere felice di incontrare un bot, perché a quei livelli non sono molto competitivi e puoi sicuramente batterli”.

Rui Cao e Trueteller: “I software di supporto vanno aboliti”

Infine, i due top player hanno parlato di software di supporto. Va sottolineato che la loro opinione ha un peso specifico, perché entrambi hanno grindato per anni online vincendo milioni di dollari. Entrambi hanno utilizzato programmi come Hold’em Manager e i relativi HUD, eppure entrambi si dicono fortemente favorevoli al ban dei software di supporto.

“I software di supporto sono di enorme aiuto quando lavori sul tuo gioco, lontano dal tavolo. Ma in game non danno un grande vantaggio. Io preferirei che tutti i software di supporto venissero bannati dal poker online, per fare in modo che i giocatori amatoriali si sentissero più a loro agio e si divertissero di più”, ha dichiarato “Trueteller”.

Alla base di questa opinione c’è l’idea di ripopolare i tavoli online.

“I giocatori occasionali sanno che i reg utilizzano i software, e per questo motivo non si sentono a loro agio a giocare online. Se questo è un problema, ovviamente dovremmo bannare subito i software. In fondo non mi importa più di tanto, io preferirei giocare senza”.

Truteller e Rui Cao

Opinione e motivazione pressoché identica per Rui Cao:

“I giocatori amatoriali sono convinti che sia un enorme vantaggio, quando in realtà non lo è. Se rimuovendo tutti i software di supporto avessimo più giocatori amatoriali online sarebbe un’ottima iniziativa“.

Per Trueteller il ban sarebbe anche un notevole vantaggio personale:

“Sono un po’ pigro con i software, non ho voglia di imparare a utilizzare quelli più avanzati e complicati. Uso i più semplici, quindi per me sarebbe anche meglio giocare senza la possibilità di usarli. I miei avversari non potrebbero più utilizzare i loro complicati programmi“.

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