Tante assenze alle WSOPE, Chris Ferguson verso il Player of the Year 2017

Se un paio di anni fa qualcuno avesse ipotizzato la vittoria di Chris Ferguson nel WSOP Player of the Year 2017, molti avrebbero riso di gusto.

Il veterano del poker, complice nelle operazioni truffaldine all’interno di Full Tilt, era completamente sparito dalla circolazione dopo il Black Friday, come si evince dal suo profilo Hendon Mob: dal dicembre 2010 al giugno 2016, “Jesus” non ha messo a segno neanche un piazzamento a premio.

Eppure, oggi Chris Ferguson è ufficialmente tornato a giocare a poker, ritrovandosi nella inaspettata posizione di diventare il giocatore dell’anno alle World Series Of Poker. Un’ipotesi su cui nessuno avrebbe puntato, ma che ora ha ottime possibilità di trasformarsi in realtà in seguito alle tante assenze che si registreranno alle WSOPE di Rozvadov.

Infatti, molti di coloro che potrebbero effettivamente spodestare Ferguson dalla testa della leaderboard, hanno deciso di non partecipare alla kermesse europea.

WSOP Player of the Year: le grandi assenze

Attualmente Chris Ferguson è in prima posizione nella classifica del Player of the Year (POY) grazie al bottino di 898 punti. Ha ottenuto questo score grazie a risultati strabilianti alle WSOP 2017: 17 ITM e due final table.

Il suo più diretto inseguitore è Ryan Hughes, che al momento sembra essere l’unica vera minaccia per l’ex pro di Full Tilt Poker.

Pokernews.com ha indagato su tutti gli altri giocatori alle spalle dei due, e ha appurato che molti pretendenti al titolo non giocheranno le WSOPE.

John Monnette e Daniel Negreanu

Il terzo giocatore nella leaderboard è John Monette, il quale ha dichiarato: “Io ci andrei anche, ma la situazione non è ottimale. Il casinò è in mezzo al nulla e non c’è assolutamente niente da fare dopo i tornei. Inoltre, solitamente il titolo di POY viene assegnato al giocatore più completo, ma alle WSOPE si giocherà solo a No-Limit Hold’em“.

Le possibilità di vedere Monnette a Rozvadov sono bassissime, mentre il discorso è più complesso per quanto riguarda Daniel Negreanu. In un primo momento Kid Poker ha dichiarato ufficialmente di non essere intenzionato a giocare le WSOPE, in linea con la sua polemica nei confronti delle World Series per l’assegnazione dei punti nel POY. Tuttavia risulta iscritto al Big One Drop da €111.111 di buy-in. Si presenterà in Repubblica Ceca solo per giocare questo high roller?

Il canadese occupava l’ottava posizione nella leaderboard e con il suo bankroll avrebbe potuto dare l’assalto a tutti i tornei in calendario.

Daniel Negreanu (courtesy Poker Central)

John Racener, Raymond Henson e Ben Yu

Detto della quasi certa assenza di Monnette (attualmente 3° nella race), pare che anche il quarto classificato John Racener non giocherà le WSOPE. Il November Nine 2010 si è sposato e in quel periodo sarà impegnato nella luna di miele.

Sicuramente non ci sarà il quinto in classifica, Raymond Henson.

Non giocherò le WSOPE. Sarebbe un onore diventare Player of the Year, ma non volerò fino in Europa per provarci”, ha dichiarato a Pokernews.com “In questo periodo sto aiutando amici e parenti a riprendersi dopo i danni provocati dall’uragano Harvey”.

Stesso discorso per il giocatore in sesta posizione, Ben Yu:

“La matematica non è dalla mia parte, sono lontano 132 punti dalla testa. Per colmare il gap dovei fare tre o quattro mini cash oppure un ottimo piazzamento, ma ci sono soltanto 11 eventi per provarci. Non ne vale la pena“.

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Chi può battere Chris Ferguson?

La domanda sorge spontanea: chi può fermare Chris Ferguson?

L’unico verso candidato è il già citato Ryan Hughes. Non c’è alcuna certezza della sua partecipazione alle WSOPE, ma se si dovesse presentare a Rozvadov rappresenterebbe una seria minaccia per “Jesus”, considerando che tra i due c’è un divario di appena 22 punti.

Scorrendo la top 10, gli unici due nomi ad avere qualche possibilità sono quelli di Dario Sammartino e Kenny Hallaert.

Dario Sammartino

Entrambi europei (quindi “vicini” a Rozvadov), entrambi top player, entrambi specialisti di No-Limit Hold’em, ma al tempo stesso entrambi molto lontani dalla testa: Sammartino (9° in classifica) dista 188 punti da Ferguson, mentre Hallaert (10° in classificato) è lontano 212 punti.

Solo un miracolo (qualcosa come 3-4 ottimi piazzamenti e uno o più braccialetti)  potrebbe portare al successo del belga o dell’italiano.

Per quanto riguarda il titolo di Player of the Year, non ci sono certezze. Se non una: avendo chiuso in testa la race di Las Vegas, Chris Ferguson potrà giocare il Main Event da €10.000 gratuitamente. Un ulteriore vantaggio per il favorito numero uno a diventare il prossimo Player of the Year.

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