Rozvadov, Praga, Melbourne – il dolce peregrinare di Carlo Savinelli: “Il braccialetto? Sarò più fortunato la prossima volta”

Carlo Savinelli durante il final table WSOPE di ieri, a Rozvadov

Ancora una volta vicino a un grande risultato live come è un braccialetto delle WSOP Europe, Carlo Savinelli si è dovuto accontentare di un 4° posto da 34mila euro. Una quarta posizione che, tuttavia, non ne intacca minimamente nè autostima nè programmi.

Dopo tanti anni e con una esperienza come la tua, si può mai fare il callo a essere stato messo bene 5 left, con braccialetto WSOP in palio, e uscire 4°?

Eravamo tre stack molto vicini, e vista la struttura e i BB non ho niente da recriminare. Dovevo giocare come ho giocato, in fin dei conti, e questo aiuta molto a “dimenticare” la delusione.

Neanche un rimpianto su una singola mano? Neanche quella con Q9 suited?

Ti dirò, ha inciso di più non hittare nei tre raisati successivi, quando quello in big blind ha fatto nell’ordine top pair, top pair e trips flop… Ecco, diciamo che in generale non ho runnato benissimo e ricordo di aver vinto solo quando gli altri hanno foldato. Però i tornei sono così, vorrà dire che sarò più fortunato al prossimo!

In generale come sta andando la “campagna Rozvadov” di Carlo Savinelli? Ti abbiamo visto seduto in partite belle altine…

Sta andando molto bene! Di solito gioco una 10/25 o 10/25/50 a seconda dei giocatori presenti. In verità, quando non era privata, ho shottato anche la 50/100 e la 100/100, dove metà tavolo metteva 200 fisso. In teoria mi ero prefissato di non giocarle, ma qui c’è davvero tanta azione con dei businessmen che fanno partire sempre tavoli altissimi. A differenza di Barcellona qui l’azione è molto violenta pre-flop, quindi l’amatore medio è in grado di metterti tanta pressione. Ovviamente ci sono dei pro e contro però per il momento sta andando bene, quindi credo di rigiocarle.

Nei miei programmi avrei dovuto giocare di più omaha, perchè ha partite più belle e ormai prende il mio 70% di studio post-game. Però avrò tempo per recuperare, perché la trasferta in teoria è lunga. Ma è vero anche che dipende da quanto riuscirò a resistere qui, visto che non si fa altro che giocare, dormire, mangiare…

Phil Hellmuth

Un aneddoto gustoso di questi giorni a Rozvadov?

Ce ne sono diversi, ma forse quello più divertente è stato giocare con Phil Hellmuth. Siete abituato a vederlo tilrare per mani banali perse contro amatori e non, ed è sul serio così. Comunque mi ha fatto una buona impressione, molto socievole al tavolo che secondo me è l’atteggiamento giusto, da parte di una leggenda come lui. Non se la tira per niente, e fa bene.

Da qui a fine anno cosa/dove giocherai?

Giocherò sicuramente PokerStars Championship di Praga. Per le tappe più vicine deciderò al ridosso dell’evento, in base alla vicinanza, partire cash , garantito del torneo.

Carlo Savinelli non è mai stato uno uno rigido nei plan, ma hai iniziato a pensare ai tuoi goal per il 2018?

Per il momento me ne viene solo uno in mente, che è quello di giocare l’Aussie Millions perché è l’unico torneo/esperienza che mi manca. Tra l’altro, sarebbe un ottima occasione per visitare un paese fantastico come l’Australia.

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