E’ il momento migliore per fare il giocatore professionista negli MTT online? Il trend e le series più ricche

Dodici mesi fa avevamo commentato un editoriale di Lee Davy che sosteneva “non c’è mai stato momento migliore per fare il giocatore professionista di poker”. Un argomento molto delicato che necessità anche di una certa cautela e responsabilità, visto che non è facile emergere in un mondo competitivo e selettivo.

Le argomentazioni del blogger inglese erano però inequivocabili e riguardavano i ricchissimi montepremi garantiti che l’industria del poker live era (ed è ) in grado di offrire oggi rispetto a 5 e 10 anni fa. Ai numeri non si comanda e la liquidità nel terrestre è pazzesca a livello internazionale.

L’élite dei giocatori high roller

Quelle considerazioni e quei numeri andavano e vanno presi con le molle: alla fine quel giro milionario riguarda solo un’élité ristretta di giocatori high rollers.

La maggior parte di essi però è arrivata a raggiungere quei traguardi partendo dal basso. Gli esempi si sprecano. Pensiamo ai nostri Mustacchione o Dario Sammartino.

“Sergio Aido è passato a giocare eventi da €500 a $111.111 nel giro di soli 4 anni” ricorda Davy. “Questo cosa significa? Non c’è mai stato momento migliore per un giocatore di poker professionista. Mai prima nella storia del gioco, un player pro ha la capacità di crescere finanziariamente in modo così rapido come oggi”.

E’ vero che oramai gli high roller sono riservati ai top mondiali che tra di loro condividono oneri ed onori (molto spesso di scambiano quote o accordi di staking). Unico modo per convivere con la varianza e non andare rotti.

Quindi non è facile entrare in quel ring esclusivo, ma se un player ha talento non deve porsi limiti. Pensiamo a Charlie Carrel: la sua storia è emblematica. Ma anche Fedor Holz è partito da zero ed oggi è il giocatore più vincente degli ultimi anni. Fedor e Charlie, sono ragazzi partiti dall’online con pochi soldi in tasca.

Fare il grinder pro nel 2017 in Europa

La domanda che ci poniamo nel 2017 è se quel tipo di discorso può essere fatto proprio per il poker online ed in particolare per i giocatori europei che non giocano sul .com.

Esiste un’offerta simile al live su internet? Consideriamo che le spese sono diverse così come la varianza.

Come detto, la domanda non deve essere posta per un regular del .com ma per i grinder dei mercati segregati europei. In genere, sia i professionisti che grindano in Italia che quelli che giocano sul .com sono concordi nel sostenere che la differenza tra il nostro mercato e la liquidità internazionale è tutta su prospettive di guadagno diverse. Per i più bravi e forti esistono degli spazi interessanti in entrambi i mercati ma con una notevole differenza in termini di profit (ma anche di varianza… e quindi di bankroll).

Sappiamo benissimo che, in tutti i casi, la selezione è molto feroce per arrivare ad essere giocatori vincenti. Non scordatelo mai.

Ma se oggi è così con degli spazi ancora interessanti, bisogna valutare le prospettive nell’immediato futuro per i grinder europei ed i garantiti sono senza dubbio un fattore determinante o quasi che influenzano la liquidità disponibile. I dati che analizzeremo indicano una sola strada.

Liquidità condivisa: unica strada per i giocatori europei

Sappiamo che Italia, Francia, Spagna e Portogallo hanno sottoscritto un accordo. Se gli enti regolatori manterranno fede alla parola data, si aprono prospettive interessanti per i poker players europei, nel caso contrario una retromarcia sembra impossibile e porterebbe ad un disastro inevitabile. Chi pensa di ritornare all’ ancien regime vive lontano dalla realtà in un mercato oramai saturo, perché nei prossimi mesi assisteremo ad una diaspora massiccia (che è già in corso) verso le piattaforme estere se non si rafforzeranno i mercati legali.

Gioco offshore

Proprio in questi giorni abbiamo letto di vincite ottenute da players italiani su piattaforme offshore, molto spesso senza neanche rispettare i criteri di residenza. Queste notizie dovrebbero suonare come un campanello d’allarme per i regolatori e non è un caso che Arjel e DGOJ stiano facendo tutto il possibile per aprire il mercato .eu 2.0 il prima possibile.

I giocatori italiani, francesi, spagnoli etc sono rimasti nel recinto per troppo tempo e non possono più fare a meno della liquidità internazionale. I dati dimostrano una perdita nei garantiti, in un anno, superiore al milione di euro solo per le 4 rooms di PokerStars.

Le series offrono senza dubbio delle ottime possibilità ma se le paragoniamo alla liquidità del .com non c’è confronto. Per questo motivo la liquidità condivisa dei 4 mercati segregati è l’unica soluzione per garantire un futuro al poker online del Vecchio Continente.

Ed il trend è comunque  è preoccupante nei 4 mercati segregati  (come vedremo in seguito).

 

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Le poker series europee

Ma vediamo quali sono le serie più ricche (sono un’ottima cartina tornasole per valutare i mercati) offerte in Europa in questo caldissimo autunno:

  • ICOOP – PokerStars.it – Italia – Garantito €3.500.000 – 42 eventi
  • Winamax Circus – Winamax.fr – Francia – Garantito €3.000.000 -105 eventi
  • FPC 2017 – Partypoker.fr – Francia – Garantito €2.000.000 – 130 eventi
  • ESCOOP – PokerStars.es -Spagna – Garantito €2.000.000 – 30 eventi
  • FCOOP – PokerStars.fr – Francia – Garantito €2.000.000 – 51 eventi
  • Super Series 2017 – 888.es – Spagna – Garantito €600.000 – 71 eventi
  • PTCOOP Pokerstars.pt – Portogallo – Garantito €450.000 – 30 eventi

I garantiti dei Main Event delle Series

  • ICOOP – €5000.000
  • FCOOP – €400.000
  • ESCOOP – €300.000
  • Winamax Circus – €250.000
  • Super Series 2017 – €100.000
  • PTCOOP – €75.000
  • FPC – €50.000

La manifestazione più ricca del 2017 è Winamax Series con 11 milioni di euro garantiti (per 129 tornei) in Francia.

Il trend: Italia in crescita ma Europa in calo

C’è da notare che se analizziamo il trend degli ultimi 12 mesi, l’Italia è quella che ha mostrato i maggiori progressi insieme alla Spagna.

Fonte: PokerIndustryPro

Nell’autunno del 2016 (come mette in evidenza PokerIndustryPro) l’ICOOP presentava un montepremi totale garantito di €3,25 milioni. C’è stato poi un passo indietro nello SCOOP (€3.000.000) per arrivare all’ICOOP appena iniziato con l’event 1 con un GTD pari a €3.500.000.

Gli spagnoli sono passati da €1.750.000 a €2.000.000. PokerStars.fr invece paga la chiusura agli “stranieri”: l’anno scorso il montepremi era di €4.000.000 ora si è dimezzato.

Il trend complessivo evidenzia un netto calo negli ultimi 12 mesi per quanto riguarda i garantiti  delle series di PokerStars. Come si evince dal grafico di PokerIndustryPro si è perso più di un milione di euro di garantiti nonostante vi sia un paese in più (Portogallo) in soli  12 mesi. 

Perdere così tanto in un anno può essere sintomo di un malessere (il format dei mercati segregati che vanno  contro la natura del poker stesso).

La liquidità condivisa però potrebbe portare, non ad una somma, bensì ad una “moltiplicazione” dei montepremi garantiti, con una crescita verticale, richiamando tanti amatori attratti dalla prospettiva di una grossa vincita (certo, la varianza sarà più alta…), come avviene nei giochi di pura fortuna come le lotterie.

Montepremi WCOOP: +20% in un anno

Si attende quindi un field più esteso rispetto alla somma dei giocatori attivi in questo momento nei 4 mercati.

La liquidità internazionale è l’unico futuro possibile per un giocatore di poker online. Pensiamo solo al recente WCOOP su PokerStars.com che ha battuto il record sfondando il muro dei $60 milioni (!) di montepremi con una crescita del 20% annua.

Le 4 maggiori serie di settembre sul com hanno superato i $100 milioni (!!!) garantiti. Serve aggiungere altro?

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