La Russia contro Bitcoin: “Peggio che giocare al casinò!” Malta regolamenta per il gambling?

C’è grande fermento intorno alle cryptocurrency, specialmente in seguito alla recente impennata del prezzo di Bitcoin, che in un mese è passato da un valore di $4.200 al massimo storico di $6.200. Nel momento in cui scriviamo, il suo valore è di $6.135.

La Bitcoin-mania sta contagiando sempre più persone, tra coloro che temono di perdere l’ultimo treno utile per ottenere un profitto importante e chi invece sta investendo pesantemente in attesa dell’ennesimo fork, ovvero la rottura all’interno dei pool di miners (coloro che producono la cripto-moneta).

Quando i grandi miners (molti si trovano in Cina) non sono d’accordo su una questione interna alla produzione della moneta, decidono di dividersi: alcuni di loro continueranno a produrre i Bitcoin, altri produrranno un’altra moneta.

Tendenzialmente, prima di un fork gli investitori acquistano Bitcoin in massa per garantirsi la nuova moneta (che viene distribuita a tutti i possessori di Bitcoin dopo il fork). Ad esempio, nei giorni precedenti l’ultimo fork del 24 ottobre (da cui è nata la nuova crypto Bitcoin Gold), il prezzo di Bicoin è salito da $5.180 a più di $6.000 grazie agli investimenti massicci da tutto il mondo.

Non stupisce, quindi, che in vista del prossimo fork (programmato per il 16 novembre) il prezzo stia nuovamente salendo.

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La Russia ancora contro Bitcoin: “Peggio del casinò”

È proprio in occasione dei fork che migliaia di investitori si buttano su Bitcoin. I russi sono sempre stati molti attivi in questo senso, almeno finché Putin ha deciso di contrastare apertamente Bitcoin.

Ad agosto, il governo ha annunciato una forte restrizione sulla possibilità di investire in Bitcoin. Da allora, solo coloro che hanno almeno $105.000 sul proprio account (6 milioni di rubli) e completano più di 40 transazioni annuali possono comprare Bitcoin. Questi “qualified investors” sono gli unici russi che possono investire nel settore delle criptocurrency legalmente.

Recentemente, poi, ci sono state le dichiarazioni forti del ministro dell’Economia Maksim Oreshkin: “Il valore di Bitcoin sale di decine di punti percentuali, poi scende di decine di punti percentuali. Investire in Bitcoin è peggio di giocare al casinò: prima vinci, poi perdi tutto e non ti rimane niente”.

Putin tra Ethereum e Crypto Rublo

Secondo molti, l’ostracismo di Putin verso i Bitcoin potrebbe essere dovuto a due circostanze.

In primo luogo, il presidente russo è un grande estimatore del progetto Ethereum, che viene “alimentato” dalla seconda più grande crypto-valuta al mondo. Putin ha già parlato con con il fondatore (il 23enne Vitalik Buterin) per discutere di possibili investimenti milionari in questo sistema.

In secondo luogo, ci sono le recenti notizie che vorrebbero il governo russo al lavoro per dar vita al Crypto Rublo, ovvero la prima crypto-moneta di stato di sempre.

Putin e, sullo sfondo, Vitalik Butterin, il fondatore di Ethereum

Malta apre ai siti di gambling in Bitcoin

Notizie completamente opposte provengono da Malta. Anche se non c’è ancora l’ufficialità, il governo dell’isola mediterranea sarebbe in procinto di regolamentare l’utilizzo di Bitcoin per i siti di gambling.

Non si sa ancora per quali giochi (casinò, scommesse, poker, slot etc) ma i grandi colossi del settore che hanno sede a Malta sono pronti a lanciarsi in questo nuovo mercato. Un’eventuale regolamentazione di questo tipo sarebbe l’ennesima conferma della crescita di Bitcoin. Russia o non Russia…

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