Andrea Buonocore: dalla strage scampata a Las Vegas a una vittoria-record sul .it

Con calma olimpica, ha da poco centrato un record di quelli che difficilmente qualcuno supererà: Andrea Buonocore è diventato il primo giocatore capace di vincere due main event online di primo piano, come quello SCOOP (2014) e quello ICOOP (2017) su PokerStars.

Ma il 29enne pro salernitano ha molto altro da raccontare, oltre ai 70mila euro appena vinti. Qualcosa di molto meno piacevole, ovvero la paura vissuta qualche settimana fa a Las Vegas.

WSOP 2016 - Andrea Buonocore

Andrea Buonocore alias “Andrewbull88”

 

La prima domanda non può che essere sul record. Sei l’unico italiano capace di un risultato del genere (due main event di questo livello vinti): al di là dell’ovvia run necessaria per riuscirci, cosa si prova nell’essere così unici?

Vincere due Main event è davvero un’emozione pazzesca, ancora devo realizzare per bene il tutto. L’adrenalina a mille mi ha fatto dormire davvero poco, infatti oggi sono stanchissimo ma super felice del record ottenuto!

Sicuramente avrai letto centinaia di battute sull’essere miracolati, sugli “account finti” e tutto il resto. Ma quanto sposta, per esempio, sapere esattamente cosa fare in late stage?

Sì, i soliti discorsi sul superaccount, amico del server etc etc… Io ci rido sopra, ovviamente! Sì, sapere cosa fare in late è ciò che sposta di più in questi tipo di eventi. La chiave è capire gli avversari che hai di fronte, che di solito non sono regular, o comunque non ce ne sono moltissimi capaci di adattarsi a quel field.

La mano che ha consegnato ad Andrea Buonocore la vittoria nell’ICOOP Main Event 2017

Che sensazioni ti hanno dato i tuoi avversari al tavolo finale? Qualcuno ha fatto più “mosse” di quanto ti aspettassi? 

Gli avversari erano davvero aggressivi e imprevedibili, soprattutto il player che ho battuto in heads up. Anche per questo motivo ho cercato di giocare molto più postflop che preflop.

Per il resto non saprei, sicuramente posso dire che “Pecora93” è tutto tranne che un amatore, anzi è un giocatore che sapeva bene cosa fare. Non posso comunque avanzare alcuna ipotesi, e ti dirò che anche con due tavoli left ho trovato qualche account “sospetto”, ma non me ne curo più di tanto perchè riesco a trarre vantaggi anche da loro.

Rispetto a tre anni fa, tecnicamente che differenze hai trovato fra i due percorsi? Lo stato del field in eventi di questo genere è cambiato tanto?

Il field si è spostato sul super-aggressivo, sia da parte degli amatori che dei regular. Si tratta comunque di un’aggressività abbastanza a caso, nonsense.

Tu sei uno di quelli che durano da tanto e questo risultato lo dimostra ulteriormente. Ma il tuo impegno nel poker online è cambiato, in questi anni? E che aspettative hai sulla liquidità condivisa?

Si gioco molto meno di prima online poiché ho stimoli solo a giocare le Series, sicuramente con la liquidità condivisa sarà diverso. Inoltre sono abbastanza preparato, ho un bel bagaglio di esperienza soprattutto del periodo in cui ho giocato su Winamax, che ha un grosso field e giocatori che non hanno paura di mettere le chips in mezzo.

Il tuo main game rimane un altro, mi pare di ricordare…

Sì io gioco più che altro cash game live, e vivo tra l’Italia e Las Vegas. Adesso mi trovo qui, ma qualche giorno torno laggiù, sperando di non rivivere l’esperienza del mese scorso.

Un’immagine della strage compiuta da Steve Paddock il 1 ottobre scorso davanti al Mandalay Bay di Las Vegas

Non mi dire che eri a Las Vegas il giorno della strage…

Purtroppo sì, e il giorno prima era pure a cena al Mandalay Bay, insieme a un altro amico italiano che gioca live. Di quel giorno, invece, ho un ricordo surreale…

Ti va di raccontarcelo?

Ero in autostrada con altri ragazzi italiani. Ad un tratto spuntano migliaia di macchine della polizia undercover (quelle che hanno le sembianze di auto civili ma all’occorrenza si dotano di sirena, ndr) che bloccano la strada e ci fanno percorrere solo vie locali. In un attimo vediamo l’esercito in stato di guerra, con tanto di notizie false che circolavano nel panico e parlavano di attentati anche in altri casinò.

Poi, rientrando a casa (abito vicino alla Strip) abbiamo incrociato le ambulanze. Non saprei dire quante ma erano davvero centinaia. Un ricordo bruttissimo.

Per fortuna siamo qui a raccontarlo, come si suol dire. Ma chiudiamo con qualcosa di positivo: cosa c’è nell’ immediato futuro di Andrea Buonocore?

Oltre al poker sto seguendo un nuovo progetto che riguarda le criptovalute. So che siamo in diversi, tra poker pro, ad esserci avvicinati a questo mondo. Però penso che si sia ancora in tempo per fare buoni investimenti.


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