Cryptomonete: vera rivoluzione anche per il poker online, il pericolo del gioco offshore, l’UIGEA sarà aggirata, il boom in USA

Il mondo del poker online sta andando in una direzione fino a pochi anni fa inaspettata. Phil Ivey che si unisce al progetto ambizioso di Virtue Poker (con un client rivoluzionario che si basa sulla blockchain anche per la distribuzione delle carte) insieme a Dan Colman e Brian Rast (la cipto valuta di riferimento è Ethereum), Isabelle Mercier invece ha spostato la causa di CoinPoker (moneta CHP sempre legata a Ethereum) che vede coinvolto direttamente Tony G, il quale sta lanciando una pre-ICO (Initial coin offering, in italiano letteralmente Offerta di moneta iniziale).

Di cosa si tratta? Il pro australiano-lituano si avvale di uno strumento atipico di crowdfunding per raccogliere fondi per una nuova cripto valuta, in questo caso legata a CoinPoker. Gli incentivi previsti sono importanti.

Cosa sono le ICO

Ma prima di iniziare cerchiamo di scoprire e capire i concetti base. Iniziamo dalle ICO proprio per capire meglio costa sta combinando quella vecchia volpe di Tony G.

Le ICO sono una forma di Crowdfunding come detto. In questo caso la startup invece di scambiare quote in cambio di finanziamenti, prende i soldi e rilascia i token, ovvero delle cryptomonete. Possono essere crypto esterne (come Ethereum) oppure crypto proprie (come No-Limit Coin). Se l’azienda andrà bene, la Coin aumenterà di valore e il finanziatore si ritroverà in mano un ritorno ben più grande della quota classica di una Startup. Se l’azienda va male, il valore della coin crolla e così i soldi investiti.

Cos’è un bitcoin (e le cryptomonete in genere)

Lo ha spiegato nei migliori dei modi Gabriele Lepore in un’intervista molto interessante (potete leggerla qui) con il nostro Domenico Gioffrè.

“Il Bitcoin si basa su un algoritmo, che una volta risolto “crea” un nuovo bitcoin e genera un altro algoritmo più complesso, e così via. L’altro elemento di base del Bitcoin è la Blockchain, ovvero una sorta di catena di controllo incrociato globale, in cui sono visibili tutte le transazioni che quindi possono essere verificate da chiunque, e ogni conferma va a rinforzare la catena in quella che diventa una mega rete peer-to-peer”.

Cos’è una blockchain

Blockchain è un concetto chiave per comprendere le potenzialità delle crypto valute. Lo spiega molto bene in questo video il guru di internet Marco Montemagno.

Un altro video molto interessante che fa esempi di blockchain:

Ma quale speculazione…  le potenzialità sono infinite grazie alle nuove tecnologie

Il settore delle Cryptocurrency si sta muovendo alla velocità della luce anche nel poker online (soprattutto negli States ed in seguito scopriremo perché) e nell’e-gaming in generale.

In realtà è un mondo molto complesso e dalle potenzialità infinite soprattutto in ambito applicativo grazie alla tecnologia sviluppata. Dicono che nel settore in questo momento lavorino le menti più geniali.

 

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Fino ad ora, l’errore dell’opinione pubblica è stato quello di associare il fenomeno delle cripto monete ed in particolare del Bitcoin solo alle speculazioni ed alle potenziali bolle.

In realtà dietro alla blockchain usata in BitCoin, Ethereum e tutte le consorelle, esiste una tecnologia molto sofisticata che può essere applicata a parecchi settori. Inutile dire che questi sistemi che si basano sul concetto di blockchain garantiscono, almeno in teoria,  maggiore sicurezza e trasparenza.

La rivoluzione

La rivoluzione riguarderà, con ogni probabilità, tutto il settore bancario e finanziario ed avrà riflessi pesanti anche nell’e-gaming e sulla regolamentazione del mercato. Le principali banche d’affari di Wall Street guardano a questa veloce ma silente rivoluzione con scetticismo, ma al tempo stesso, iniziano ad investire nel settore (in modo ufficioso).

L’MGA (l’autorità per il gioco online) di Malta è già pronta con una normativa ad hoc sulle crypto valute (non solo in ambito di gioco). Il Governo locale conta di far passare sulla piccola isola del Mediterraneo importanti transazioni in cripto moneta.

Nel mondo dell’e-gaming le conseguenze saranno, con ogni probabilità, tangibili.

Le strategie (superate?) dei Governi nel controllare l’e-gaming

Come noto, l’unico reale sistema da parte dei Governi per controllare i mercati del gioco sono sempre state le transazioni in denaro ed in particolare i pagamenti verso i siti di gioco e cash out effettuati dagli utenti. Le criptovalute si muovono su un altro livello, escludono il sistema bancario e i sistemi di pagamento tradizionali.

UIGEA: presto carta straccia?

In poco tempo l’UIGEA (la legge voluta nel 2006) rischia di essere del tutto inutile. Negli Stati Uniti infatti 11 anni fa, fu approvata questa legge federale (negli ultimi mesi della presidenza George Bush) che non vieta il gioco online ma impedisce qualsiasi transazione di denaro circolante nei confronti dei siti di gioco. Con le cripto valute, il governo federale statunitense, difficilmente potrà controllare le transazioni effettuate su queste poker rooms.

Le piattaforme online che operano solo in cryptovaluta di fatto non rientrano nell’ambito di applicazione dell’UIGEA e non commettono alcun reato.

Ma conseguenze simili potrebbero essere registrate nei mercati regolamentati europei. I players del Vecchio Continente hanno dei problemi nella gestione dei cash out se giocano su piattaforme non autorizzate .com. Ma con cash out gestiti in cripto valuta tutto cambia. E il gioco offshore potrebbe prendere piede di nuovo.

Elevare gli standard qualitativi per contrastare l’offshore

Per questo motivo gli operatori legali e gli enti regolatori dovranno svegliarsi e l’unico modo per difendesi sarà quello di elevare gli standard qualitativi e di sicurezza dell’offerta (il concetto di blockchain potrebbe essere applicato anche qui). Una delle strade, per fare un esempio, sarà quello dell’apertura alla liquidità internazionale condivisa e la pubblicità (unico modo efficace per gli operatori autorizzati a difendersi ed attrarre utenti).

Ma la concorrenza delle cripto poker rooms non va sottovalutata e negli States molti pro ritorneranno a giocare online (ma anche gli amatori che conoscono il mondo delle cripto valute). Vietare il gioco, la pubblicità e ostacolare liquidità internazionale potrebbe rappresentare un passo falso per i Governi perché, di fatto, gli utenti potranno con estrema facilità spostarsi nel mercato parallelo, con un’offerta comunque al top sotto il profilo tecnologico e della trasparenza. E’ questa la nuova sfida alla quale è chiamato il mercato legale perché nei prossimi anni i siti offshore saranno sempre più forti e presenti.

E c’è anche un altro scenario da calcolare: e se le attuali piattaforme online creeranno le loro crypto monete? Sembra un passaggio naturale. Già ora usano monete virtuali per i loro vip system e per il gioco play money.

Rimane solo il dubbio sul timing (dai 2 ai 5 anni?) ma per il resto le nuove tecnologie prenderanno sopravvento sui sistemi tradizionali (oramai vecchi di dieci anni minimo) ed i regolatori dovranno agire in fretta nel  trovare nuove strategie, ma non sarà semplice mutare l’assetto. Questo è chiaro, è solo questione di tempo.

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