L’incredibile carriera di Jens Kyllonen riassunta in 5 punti

Nel corso degli ultimi dieci anni abbiamo assistito all’avvento di tanti giocatori considerati i nuovi fenomeni del poker online. In particolar modo agli high stakes abbiamo visto comparire decine di nickname apparentemente imbattibili. Nella stragrande maggioranza dei casi, però, le aspettative sono state tradite: alcuni sono completamente spariti, altri sono scesi di livello, quasi tutti non si sono dimostrati autentici top player.

Nella ristretta cerchia di coloro che non solo sono riusciti a restare ad altissimi livelli ma sono anche migliorati anno dopo anno c’è sicuramente Jens Kyllonen.

Il player finlandese è un’autentica leggenda del poker, in particolar modo del Pot-Limit Omaha, una disciplina nella quale ha distrutto davvero tutti. Curiosamente, però, la sua carriera partì grazie a una run invidiabile nel No-Limit Hold’em, che gli permise di diventare milionario prima ancora di compiere 20 anni.

In questo articolo vogliamo ripercorrere in 5 punti la carriera di Kyllonen, dagli esordi di dieci anni fa al ritiro di quest’anno.

La storia di Jens Kyllonen in 5 punti

1.  Il re del PLO, cresciuto con gli MTT di NLH

Come anticipato, Jens Kyllonen è universalmente riconosciuto come un fenomeno del Pot-Limit Omaha, come dimostrano i suoi risultati: più di cinque milioni di dollari vinti online e un braccialetto nel Championship delle WSOP 2016 (quando incassò la bellezza di $1.127.035).

Il finlandese ha trascorso gran parte della sua carriera ai tavoli online di PLO cash game, ma i suoi esordi nel poker furono nel No-Limit Hold’em, oltretutto non nel cash game ma nei tornei.

Nel 2008, poco dopo essere diventato maggiorenne, Kyllonen vinse il Main Event dell’ECOOP, l’European Campionship of Online Poker. Intascò $315.000 e decise di utilizzare parte di quella vincita per giocare l’EPT di Copenhagen.

Era il suo secondo torneo live in carriera, e lo vinse per $1.120.815.

Un anno e mezzo dopo essere diventato maggiorenne, Kyllonen era già milionario. Con quel bankroll si affacciò al cash game online, scoprì il PLO e iniziò a macinare i risultati straordinari che lo hanno reso una leggenda di questo gioco.

2. La notte in cui vinse un milione di dollari

Nella storia di Jens Kyllonen compare più volte il “milione di dollari“. Quella fu la cifra che vinse a 19 anni nell’EPT di Copenhagen e quella fu la cifra che vinse in una sola nottata di cash game high stakes su Full Tilt Poker.

Era una sera del 2011 quando il finlandese aprì quattro tavoli di PLO ai limiti $100-$200. Il suo era uno shot, perché all’epoca non aveva il giusto bankroll per affrontare quei limiti.

“Ci avevo già provato a shottare quei livelli, ma ero sempre stato costretto a tornare indietro”, raccontava nel podcast di Joe Ingram. “Quella notte andò tutto alla perfezione e alla fine della sessione avevo vinto un milione di dollari. Vincere la picca all’EPT e il braccialetto delle WSOP sono state belle soddisfazioni, ma quella nottata fu la migliore della mia carriera“.

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3. Il Big One Drop senza vendere quote

Il milione di dollari vinto all’EPT, il milione di dollari vinto in una notte su Full Tilt, ma anche il milione di dollari perso nel Big One Drop delle WSOP.

Era il 2012, era la prima edizione del torneo da un milione di dollari di buy-in. Il field era composto quasi esclusivamente da businessman miliardari e professionisti che avevano venduto l’80% delle quote. Poi c’era lui, Jens Kyllonen, un ragazzo di 23 anni che aveva deciso di pagare il buy-in interamente di tasca sua.

“Appena annunciarono il primo Big One decisi di prendere uno di quei rischi che ti capitano una sola volta nella vita“, spiegò un paio di anni fa. “Avevo vinto 4 milioni di dollari online nel 2011 e 2.5 milioni nei primi due mesi del 2012. In pratica avevo vinto 6.5 milioni di dollari in un anno e mezzo, così pensai di fare questa follia, perché vincerlo sarebbe incredibile”.

Alla base di questa gamblata c’erano anche motivazioni di natura fiscale.

“Mi iscrissi perché era il primo torneo da un milione nella storia ma concretamente era anche l’ultima volta in cui avrei potuto fare una cosa del genere: nel 2012 Pokerstars e Full Tilt avrebbero ripreso una licenza europea e tornando a vivere in Finlandia avrei avuto una tassazione del 50% sui tornei live giocati all’estero. Era un’occasione più unica che rara”.

Kyllonen uscì nel corso del Day 1 con questa mano, facendo segnare un buco di $1.000.000 sul suo bankroll.

4. Il nickname più vincente nella storia di Pokerstars.com

Nonostante la batosta da un milione nel Big One Drop, Kyllonen ha sempre continuato a giocare online con grande serenità. E più giocava, più incassava, come dimostra un primato incredibile: il sui nickname “Jeans89” è il più vincente nella storia di Pokerstars.com.

Considerando solo gli stakes uguali o superiori al $50-$100, il suo bilancio sulla room della picca rossa dice +5.266.820 dollari vinti dal 2011 al 2017. Più di un milione di dollari all’anno se consideriamo anche la rakeback.

Una cifra irreale, che il fenomeno scandinavo ha vinto giocando solo ed esclusivamente al PLO. Mai una mano di No-Limit Hold’em, mai una mano di Mixed Games o Deuce-to-Seven. Uno specialista a tutti gli effetti, in grado di distruggere qualsiasi avversario gli si parasse davanti.

5. Il ritiro e il lavoro nel trading

I numeri della sua carriera sono irreali, ma da quest’anno il finlandese non fa più parte del mondo del poker: a 28 anni, dopo essersi laureato in Economia all’Università di Helsinki, Jens ha deciso di ritirarsi.

Kyllonen ha dichiarato candidamente di avere abbastanza soldi da non dover più grindare come ha fatto per quasi dieci anni.

“Ultimamente ho pensato sempre di più al fatto che gioco a poker già da 10 anni. La vita è breve, perciò sarebbe bello provare anche qualcosa di diverso. Voglio essere il capo di me stesso. Probabilmente finirò a fare qualcosa legato alla consulenza finanziaria“.

Così, dopo la laurea si è trasferito negli Stati Uniti, dove sta partecipando a uno stage presso una multinazionale che si occupa di trading e finanza. Chi non lo conosce lo vede come un educato ragazzo del Nord Europa che sta imparando un mestiere, sognando una carriera milionaria.

In realtà, questo ragazzo di nemmeno 30 anni ne ha già fatti a sufficienza di milioni di dollari. Abbastanza da porre fine a una delle carriere più straordinarie nella storia del poker.

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