Marco Trucco (PokerStars) esclusivo: “l’IPO è un torneo top. E’ possibile che in futuro Barracudas diventi MegaStacks e sul PS Championship…”

Marco Trucco ed i responsabili di PokerStars Live sono riusciti nella brillante operazione di assicurarsi un accordo esclusivo con Andrea Bettelli (Campione Poker Team) per far rientrare nel mercato italiano dei tornei dal vivo la prima room mondiale online. Lo hanno fatto dalla porta principale visto che il Casinò di Campione d’Italia fa registrare ciclicamente numeri molto importanti nel poker live e lo fa da diversi anni. In forza di queste ragioni, l’accordo sembra dare al live di PokerStars (ma anche al movimento italiano) delle prospettive di crescita differenti rispetto a 12 mesi fa, visto che si alleano due leader di mercato.

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Marco Trucco

 

Inoltre PokerStars si lega ad uno dei tornei più belli (l’Italian Poker Open) ed interessanti dell’intero panorama europeo, con la possibilità di allargare field, visibilità e popolarità dell’evento anche negli altri paesi europei.

Ecco l’intervista esclusiva con Marco Trucco sull’accordo e sui possibili sviluppi e scenari di PokerStars Live a Campione ed in Italia.

Per quale motivo avete scelto IPO per rientrare nel mercato del poker live italiano? Che durata avrà l’accordo di sponsorizzazione?

Perché abbiamo ottime ragioni per ritenere che sia il torneo di maggior successo in Italia. I numeri parlano da sé, e in ogni caso abbiamo ascoltato il feedback di molti giocatori. Location, formula, organizzazione, customer service: l’IPO è una garanzia e con PokerStars farà un ulteriore balzo in avanti, soprattutto in termini di visibilità internazionale. Per ora abbiamo siglato un accordo per il 2018 che copre tre tornei.

E’ possibile ipotizzare l’allargamento di questa sponsorizzazione ad altri tornei di Campione come il Barracudas?

E’ possibile che in futuro i Barracudas possano diventare MegaStacks, il nostro format per i tornei con un buy-in fino a 300€ che si giocano in un weekend. Ma per ora ci concentriamo sull’IPO.

L’IPO è senza dubbio il torneo più prestigioso e popolare in Italia: secondo te c’è spazio nel nostro mercato del live anche per tornei con più alto buy-in come era una volta l’IPT?

Non c’è bisogno di alzare i buy-in per fare un torneo imperdibile. Bisogna essere flessibili e se la formula e il buy-in dell’IPO funzionano, non vedo perché forzare un cambiamento. Vogliamo aggiungere qualcosa in più all’evento, non trasformarlo. Poi in futuro dipende solo dal Casinò di Campione e dalla risposta dei giocatori all’IPO Sponsored by PokerStars.

La sponsorizzazione dell’Italian Poker Open apre ad una nuova fase di PokerStars Live in Italia: è possibile pensare in futuro ad una partnership forte con il casinò a 360 gradi? Potrebbe essere il primo passo per una nuova PokerStars Live room?

La partnership con il casinò e l’organizzazione rimane di CPT. Non posso escludere nulla, ma sinceramente non abbiamo parlato di questo.

I giocatori italiani attendono con impazienza l’arrivo (o forse meglio parlare di “ritorno”) del Championship (ex EPT) e/o del PokerStars Festival nel nostro paese. Ci sono speranze per il 2018?

La nostra collaborazione con Andrea Bettelli e il CPT è un ritorno necessario in Italia, ma probabilmente non sufficiente a far esprimere tutto il potenziale del mercato italiano. L’Italia poi sarebbe una destinazione perfetta per un grande torneo europeo, ma al momento il nostro team degli Eventi Live ritiene che nei Casinò italiani – con l’eccezione di Campione – non ci siano le condizioni per farli come vogliamo noi. Quindi iniziamo dall’IPO e poi penseremo a fare level up.

Leggi qui i dettagli delle prime tre edizioni IPO sponsorizzate da PokerStars

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