WSOPC Parigi: Raffaele Castro centra un set alla prima mano… ma spuntano due 6 di picche!

Colpo di scena al WSOPC Parigi, dove Raffaele Castro si è visto annullare un pot in cui era messo davvero bene. Tra l’altro, si trattava della primissima mano a cui lo svizzero partecipava. Ma che è successo nel dettaglio?

Qualcosa dev’essere andato storto in fase di controllo dei mazzi di carte, dato che è comparso un **p6* sia nella mano di Raffaele sia sul board. Castro se n’è accorto immediatamente – ed era inevitabile – chiedendo l’intervento del floorman.

 

WSOPC Parigi Raffaele Castro

In alto le carte di Castro, sotto quelle del flop

 

Caos al WSOPC Parigi!

Come potete vedere dall’immagine qui sopra, Raffaele è da una parte fortunato, dall’altra decisamente sfortunato. Non è da tutti trovare **p6* **c6* alla prima mano di un torneo, figurarsi poi centrare un set al flop.

Ma a poco serve questo assist dalla Dea Bendata, se poi tutto viene vanificato da un flop **p3* **p6* **p7*, dove a spiccare non sono le tre carte di picche che un minimo di preoccupazione al nostro avrebbero anche potuto dare, ma per l’appunto quel secondo **p6*.

A quel punto, Raffaele ha chiamato il floorman del WSOPC Parigi, prontamente intervenuto per dirimere la questione nell’unico modo possibile…

Tutto da rifare

La scelta del floorman è stata quella di annullare la mano e provvedere al cambio del mazzo di carte. In una situazione del genere, con il piatto arrivato soltanto al flop, probabilmente non esistevano alternative ad una soluzione simile.

È stato lo stesso Castro a raccontare brevemente l’accaduto sul suo profilo Facebook, spiegando di aver accettato la scelta del WSOPC Parigi senza troppi patemi d’animo: “Ero appena arrivato e non volevo mettermi a fare il cinema”, ha commentato lo svizzero.

Il precedente di Nova Gorica

Sicuramente anche al WSOPC Parigi, come in qualsiasi altro torneo e in qualsiasi altro tavolo da poker di ogni casinò, i dealer controllano i mazzi di carte appena aperti stendendoli completamente per assicurarsi che ci siano tutte le carte.

L’errore tecnico e/o umano, tuttavia, a volte succede. Come nel caso del Baby Million, di cui vi avevamo parlato un paio di mesi fa. In quell’occasione, come spiegato dal Casinò Perla, si trattò proprio di un errore tecnico al quale nessuno fece caso, se non dopo cinquanta minuti di gioco.

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