Rui Cao: “Riuscire a bluffare bene è tutta una questione di size”

Rui Cao è stato per tanti anni uno dei giocatori più forti e vincenti degli High Stakes Online, in particolar modo nel cash game heads-up. Fortissimo sia nel No-Limit Hold’em sia nelle altre varianti, qualche anno fa distrusse anche Doug Polk, il quale aveva tentato di dargli battaglia in un heads-up di PLO.

Oggi Rui Cao è quasi sparito dalle scene online per dedicarsi esclusivamente alle partite nosebleed di Macao e Manila. Il poker player di origini asiatiche è infatti entrato nelle grazie di Paul Phua, circostanza fondamentale per accedere a certi ricchissimi e facilissimi home games.

Proprio in occasione di un evento fortemente voluto da Phua (il Triton Super High Roller di quest’estate in Montenegro), Rui Cao ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni sul gioco del No-Limit Hold’em e sul poker in generale.

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Rui Cao sulle size e i bluff

Le domande poste dall’intervistatore sono molto semplici, ma Rui Cao è riuscito a offrire spunti interessanti anche partendo da un livello tecnico molto basilare. Il professionista francese ha iniziato dalle size preflop e quelle dei bluff.

Preflop utilizzi sempre le stesse size, sia per gli open raise, sia per le 3-bet. Non c’è molto spazio di manovra, le size sono sempre le stesse”, ha spiegato. “Per quanto riguarda i bluff, invece, c’è una regola generale: più bluff hai nel tuo range, più devi puntare forte“.

Sulle size bluff, “PepperoniF” prosegue nella spiegazione:

“Se i tuoi avversari non si aspettano molti bluff da te oppure se effettivamente hai pochi bluff nel tuo range, dovresti puntare poco. Invece, come ho detto, se si aspettano tanti bluff, dovresti puntare tanto. È una questione di frequenza: la tua percentuale di bluff comparata con la percentuale di value bet che puoi avere in un certo spot. In mezzo a questi due estremi, puoi fare tante cose particolari e alternative”.

“Bluffare bene è tutta una questione di size”

Con la consapevolezza di rivolgersi a un pubblico poco esperto, Rui Cao sostiene dà un consiglio sempre valido per far funzionare i bluff.

Bluffare bene è tutta una questione di trovare la size giusta. Vogliamo fare in modo che la nostra puntata non sia il prezzo giusto per il nostro avversario. Dev’essere più alta di quanto è disposto a pagare. Se troviamo la size giusta, non potrà chiamare. In termini molto generali, funziona così”.

L’importanza di bluffare quando l’avversario non può avere il nuts

A tal proposito, Rui Cao dice che c’è una situazione nella quale è sempre profittevole bluffare: “Quando il tuo avversario non può avere il nuts, magari perché lo blockeri, generalmente è sempre una buona idea andare all-in in bluff. Perché tu sai per certo che non potrà chiamare facilmente e in queste situazioni devi aumentare la tua frequenza di bluff”.

Rui “PepperoniF” Cao qualche anno fa a una tappa dell’EPT

Il poker non è un gioco basato sulla matematica

Parlando di size e frequenze, Rui Cao sembrerebbe uno di quei giocatori di poker che fanno grande affidamento alla matematica. In realtà, non è assolutamente così, come spiega lui stesso.

“Penso che le persone diano un’interpretazione sbagliata della matematica nel poker. Il poker non è un gioco basato sulla matematica, e quando c’è di mezzo la matematica, si tratta di formulette molto facili. Non ci sono formule matematiche complesse. Il poker è un gioco basato sulla logica e su poche semplici equazioni. La matematica non è fondamentale”.

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