Greg Merson: “A cause delle droghe persi $100.000 in un’ora. Il poker mi ha salvato la vita”

Il passato burrascoso di Greg Merson è stato raccontato più volte, anche dal diretto interessato. Il campione del mondo 2012 non ha mai nascosto di essere stato un tossicodipendente e di aver rischiato la sua vita a causa della dipendenza dalle droghe.

Proprio per questo motivo la sua vittoria al Main Event WSOP 2012 ha rappresentato il coronamento di un percorso da film: il ragazzo che si perde, riesce a scappare dalle tenebre e raggiunge il più grande obiettivo della sua vita.

Ma cosa significa vincere il torneo di poker più importante del mondo dopo aver trascorso anni in balia delle droghe? Greg Merson è tornato sull’argomento in un mini-documentario di Poker Go.

Greg Merson e le droghe

Greg ha iniziato a parlare direttamente della sua dipendenza dalle droghe, perché questo aspetto è tristemente cruciale nella sua storia.

“Non mi sono mai fatto al liceo, fumavo giusto un po’ di marijuana. Poi, una volta al college, il mio responsabile dell’orientamento mi fece provare la cocaina“, racconta. “Non mi fece alcun effetto ma tre mesi dopo la riprovai e ci cascai con tutto me stesso. Iniziai a farmi nei weekend, poi tre volte a settimana poi ogni singolo giorno. In quel modo entrai in un circolo vizioso“.

Greg era un ragazzino di 19 anni, lontano da casa e solo. Una situazione nella quale è facile cedere alle droghe. Il ritorno a casa, però, lo rimise in sesto.

“Dopo 5-6 mesi di abuso andai a trovare i miei genitori e non mi dimenticherò mai il modo in cui mio padre mi urlò contro. Non dimenticherò mai quanto erano delusi da me. Decisi di ripulirmi e il mio primo giorno di sobrietà fu l’8 agosto 2007“.

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Il poker come antidoto alle droghe

Per riuscire a tenere lontane le droghe dalla sua vita, Greg aveva disperatamente bisogno di trovare un’attività che lo occupasse per gran parte della giornata.

“Per me, essere sobrio significa avere sempre la mente occupata. Così, per allontanarmi dalla cocaina, iniziai a giocare a poker online. Giocavo anche 70 ore a settimana. Iniziai con 3 tavoli ma li aumentai con il passare del tempo. Arrivai a 24 tavoli di cash game aperti contemporaneamente“.

Merson sconfisse la dipendenza dalle droghe e trascorse tre anni sobrio. Nel frattempo, il grinding era diventato una professione a tutti gli effetti, che gli permetteva di guadagnare cifre da capogiro rispetto ai suoi coetanei.

La ricaduta

Dopo tre anni di sobrietà, purtroppo Greg Merson ricascò nella cocaina.

“Una sera andai in un club di Atlantic City. Spesi $2.000 solo per il tavolo e quando spendi così tanto ti senti obbligato a bere fino ad ubriacarti. Non ero in grado di ragionare lucidamente. Un tizio spuntò dal nulla per offrirmi una striscia. Io dissi di no, perché ero pulito da tre anni, ma lui insistette e mi seguì fino in bagno. Lì non riuscii più a resistere”.

Da quel momento iniziò il periodo più difficile nella vita di Greg Merson, perché la dipendenza dalle droghe influenzò negativamente tutti gli aspetti della sua esistenza. Poker compreso.

“Essere dipendente da una droga ti rende dipendente da tante altre cose”, dice Merson nel documentario, in lacrime. “Iniziai a prendere l’Adderall ogni giorno, a fumare marijuana ogni giorno. Quando facevo serata prendevo sempre cocaina. Un giorno persi $100.000 online in un’ora, giocando in heads-up mentre ero fatto. In un’altra occasione andai alla Bobby’s Room, era la mia prima volta. Giocai al $200-$500 e persi $330.000 in 5 ore“.

Toccare il fondo e risalire

Alle WSOP del 2011, Greg toccò il fondo.

“Toccai il fondo a Las Vegas nel 2011. Il mio amico Christian Harder mi trovò in stanza svenuto e mi disse che quella non era la mia vita. Mi disse che ero un drogato e fu il momento in cui cambiò tutto, perché nessuno me lo aveva detto prima”.

Così ebbe inizio una risalita che lo portò, solo un anno dopo, a vincere il Main Event WSOP.

“Mi trasferii a Toronto per poter giocare ogni giorno a poker online e restare sobrio. Quando arrivai a Las Vegas ero pulito e super confident. Runnai bene e sfruttai bene il mio momento. Avendo giocato milioni di mani online, avevo assistito a qualsiasi possibilità e situazione del poker. Fu un vantaggio enorme”.

Greg Merson: “Il poker mi ha salvato la vita”

Il poker mi ha salvato la vita perché mi ha dato qualcosa da seguire e a cui appassionarmi profondamente. Senza il poker avrei sprecato la mia vita con le droghe”, dice oggi Greg Merson, finalmente pulito dalle droghe.

E visto che il poker si è rivelato essere l’unica soluzione effettiva per non ricadere nelle droghe, Merson ha deciso di dedicargli gran parte del suo tempo. Anche oggi, dopo quel trionfo da 8.5 milioni di dollari.

“Oggi la mia vita è simile a quella che avevo prima del Main Event. Mi sveglio la mattina, faccio colazione e gioco online. Pranzo, mi alleno e torno a giocare online. Ceno, torno a giocare un po’, poi mi rilasso e vado a dormire. La mia grande forza sta nell’essere sempre onesto con me stesso. Posso finalmente vivere una vita felice da sobrio”.

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