Rob Gorodetsky: dai $26 milioni bettati online nel 2017 al ban di casinò e bookmaker di Las Vegas

Chissà se Rob Gorodetsky abbia mai visto ‘L’avvocato del diavolo’, film con Keanu Reeves e Al Pacino in cui il demonio in persona indicava nella vanità il suo peccato preferito. Perché proprio la vanità rischia di porre fine alla pazzesca carriera da gambler del venticinquenne di Chicago – appassionato anche di poker.

Galeotta è stata un’intervista che Gorodetsky ha rilasciato a USA Today a fine 2017, nella quale l’americano si vantava di conoscere personalmente atleti e coach dei principali sport americani e di aver messo in ginocchio casinò e bookmaker attraverso il suo stile di betting unico e imprevedibile.

 

Rob Gorodetsky

Rob Gorodetsky e Odell Beckham Jr

 

Rob Gorodetsky bandito dalla Sin City

“La mia vita è praticamente finita”. Queste le parole di Rob Gorodetsky dopo il polverone da lui stesso scatenato poco più di una settimana fa. Sì, perché quell’intervista a USA Today ha indotto molti casinò e bookmaker di Las Vegas a infliggere un ban permamente al gambler statunitense.

Come riporta lo stesso sito americano, in un follow-up dell’intervista a Rob, Debra DeShon, portavoce di MGM Resorts International, ha confermato il ban inflitto a Gorodetsky, senza però fornire ulteriori dettagli.

Alla stessa decisione pare sia arrivata anche William Hill, dalla cui app Rob Gorodetsky avrebbe scommesso oltre 26 milioni di dollari soltanto nel 2017. Michael Grodsky, portavoce della nota azienda, non ha voluto commentare.

Quel legame con gli sportivi…

Ma torniamo alla pietra dello scandalo, ovvero l’intervista che Rob Gorodetsky ha rilasciato a USA Today Story. Il gambler ha raccontato di aver prestato $10.000 a Odell Beckham Jr., star della NFL, per giocare a blackjack e di aver valutato, con lui, una bet da $20.000 su una partita di baseball, prima che l’accordo saltasse.

Lo stesso Beckham, che gioca come receiver nei New York Giants, ha negato di conoscere Gorodetsky, nonostante una foto (che potete vedere sopra) li ritragga in un atteggiamento tipico di due persone che condividono una certa intimità.

 

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Il gambler di Chicago ha poi mostrato a USA Today una serie di messaggi ricevuti da Damon Jones, ex giocatore NBA e oggi shooting coach dei Cleveland Cavs, in cui raccontava di voler scommettere soltanto sul baseball.

“Mi hanno fatto fuori”

Secondo Gorodetsky, la decisione dei casinò e dei bookmaker di Las Vegas deriverebbe da un passaggio in particolare della sua intervista a USA Today, nel quale parla del point shaving, cioè una particolare forma di match fixing nella quale si tenta di convincere un team/giocatore a far saltare lo spread proposto dai bookmaker.

Secondo Rob, infatti, è molto probabile che in certe partite o campionati (tipo la Summer League NBA o i match collegiali di basket che non coinvolgono squadre importanti) ci siano tentativi di pilotare gli esiti.

“Basta pagare questi ragazzi che studiano, gente che non ha soldi”, aveva dichiarato il gambler a USA Today Sports. “Gli dai 10.000 dollari, che per loro sono come un milione. Capisci che intendo? Gli si dice: ‘Gioca male e ti do 10k. Non vedo perché non dovrebbe farlo”.

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