Powerball: gambler vince $560 milioni ma non è contenta… non ritira la vincita e va in tribunale!

I paradossi esistono anche nel mondo del gioco. Una donna del New Hampshire ha strappato un biglietto vincente della lotteria multi-milionaria Powerball dal valore di 560 milioni di dollari ma, non contenta, ha deciso di non ritirare la vincita e iniziare una battaglia legale (molto onorosa) contro la New Hampshire Lottery Commission.

La donna ha voluto mantenere l’anonimato ed ha usato lo pseudonimo di Jane Doe. 

Uno dei biglietti vincenti di Powerball, la lotteria americana più ricca

Il motivo della querelle giudiziaria? La donna sostiene di aver commesso un “grave errore” quando ha firmato il suo vero nome sul retro del biglietto vincente. Ha poi contattato un avvocato che le ha suggerito che l’unica strada per mantenere l’anonimato era costituire un Trust e successivamente far firmare il biglietto ad un fiduciario.

La donna vuole a tutti i costi non rivelare il proprio nome ma la lotteria statale ha regole precise da rispettare.

Jane Doe è rappresentata dallo studio legale Shaheen & Gordon che ha depositato ricorso in tribunale la scorsa settimana. La fortunata vincitrice non ha ancora ritirato la vincita. Il suo obiettivo è quello di proteggere la sua identità. Fa parte “dell’engaged community“, una particolare comunità negli States.

Il suo avvocato spiega: “desidera continuare il proprio lavoro all’interno della comunità e vuole sentirsi libera di entrare in un negozio di alimentari o di partecipare ad eventi pubblici senza essere riconosciuta o presa di mira come la vincitrice di mezzo miliardo di dollari”.

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Nel ricorso gli avvocati hanno citato casi di vincitori di jackpot che sono state vittime di criminali. Inoltre, i legali affermano che nello Stato vi sono bande dedite alla vendita di droghe e dedite all’illegalità, nonostante il New Hampshire sia da tutti considerato uno Stato tranquillo.

In effetti l’aspetto è molto serio: tutelare l’anonimato e la privacy a seguito di una vincita considerevole, soprattutto se è così rilevante (mezzo miliardo di dollari!). La notorietà rischia di esporre il vincitore o la vincitrice a rischi importanti.

La donna è intenzionata a rimanere nello stato del New Hampshire e vuole “restituire alla comunità locale tutto quello che la vita le ha dato”.

L’avvocato William Shaheen consiglia di “non firmare mai il retro del biglietto della lotteria perché se lo firmi perdi la riservatezza. Diventa tutto pubblico ed hai perso la facoltà di rimanere nell’anonimato”.

La donna non ha ritirato la vincita e questa azione giudiziaria le sta costando una fortuna. Il conto alla fine sarà salato anche se con oltre 500 milioni di dollari in banca, tutto può sembrar relativo. Ma i rischi legali di perdere sono molto alti.

Il direttore della lotteria statale (che ha sospeso le operazioni) Charlie McIntyre ha affermato:  “comprendiamo la necessità di mantenere l’anonimato per la vincitrice ma per noi è di fondamentale importanza preservare le procedure delle richieste dei premi per garantire la sicurezza e l’integrità della lotteria. Nell’interesse dei nostri giocatori e dei nostri giochi”.

La lotteria statale sembra aver le mani legate dai regolamenti: “ho consultato l’ufficio del procuratore generale – afferma il direttore – dello Stato che mi ha consigliato che la lotteria deve procedere secondo le sue regole e deve rispettare la legge dello Stato nell’elaborazione di questo reclamo”.

Il biglietto è stato estratto il 6 gennaio ed è stato venduto in un mini market di Merrimack nel North Carolina. Anche il proprietario ha vinto un premio di $75.000.

Sembra insomma che il pasticcio sia stato compiuto ed alla fine Jane Doe dovrà rivelare la sua reale identità se vorrà mettere le mani su quella montagna di soldi.

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