Poker After Dark: Adelstein vince un monster pot di $421.100, l’avversario drawing dead sul turn

Questa settimana gli episodi di Poker After Dark erano dedicati a Matt Berkey, professionista di Las Vegas e regular delle partite high stakes dell’Aria Casino. Sulla carta non sembrava la settimana più spettacolare dello storico show sul poker, perché oltre a Berkey c’erano solo altri due nomi veramente noti: Jean Robert Bellande e Garrett Adelstein.

Se JRB si è messo in mostra nel primo episodio per una mano giocata al buio fino al turn, Adelstein ha confermato quella che era un’impressione molto diffusa: attualmente è uno dei migliori giocatori al mondo nel cash game high stakes live.

Adelstein impegnato in un altro episodio di Poker After Dark, in questo caso con una scala colore

Durante la puntata andata in onda ieri, l’ex concorrente di Survivor America (una background in comune proprio con Bellande) ha messo in mostra un gioco estremamente loose ma al tempo stesso molto ragionato. Adelstein ama entrare in tanti piatti, portarli a cifre molto elevate e poi applicare la massima pressione sui suoi avversari. Una strategia vincente, perché il 32enne è molto bravo nel bilanciare il suo range tra value bet e bluff. Riuscire a leggere il suo punto è difficilissimo per qualsiasi avversario.

Nel corso dell’ultimo episodio di Poker After Dark, Adelstein ha anche goduto di una run notevole, culminata con una mano nella quale ha vinto un monster pot da oltre $400.000.

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Garret Adelstein vince un piatto da $421.100

I blinds al tavolo sono $200-$400 e la mano inizia con il rilancio di Adelstein a $1.600 (la partita è molto deep) con **c0* **q0* in mano. Bellande decide di chiamare con **p5* **c5* dal bottone ma Berkey alza subito la posta a $10.000 dallo small blind con **ca* **ck*. Sul big blind si trova il player amatoriale Stanley Choi, che spilla **qa* **fk* e chiama immediatamente. Adelstein e Bellande fanno lo stesso.

Il flop è **p0* **c4* **pk* e ci sono già $41.000 in mezzo. Berkey ha floppato top pair – top kicker e va in continuation bet per $20.000. Alla sua sinistra Choi ha lo stesso punto e chiama. Adelstein li batte entrambi con il suo set di Dieci, ma preferisce non rilanciare, limitandosi invece al call. Bellande folda.

Sul turn compare un **f9* e il pot ha già toccato i $101.500. Berkey ha uno stack rimanente di $259.000 e punta $38.000. Qui Choi si fa prendere dall’emozione e mette in mezzo una cifra di poco superiore ai $38.000. La dealer gli fa notare l’errore ma tutti i giocatori presenti al tavolo dicono a Choi di fare ciò che voleva fare senza badare alle regole. Il businessman cinese dichiara quindi il call.

Giocare per un pot da $421.000 senza alcuna possibilità di vittoria

L’all-in di Adelstein

La parola torna ad Adelstein, il quale ci pensa per qualche secondo prima di andare all-in per $242.000. Berkey folda velocemente la sua top pair – top kicker, mentre Choi si ritrova a dover decidere se chiamare o foldare per gli ultimi $102.000 su un pot da $318.300. Alla fine non riesce a trovare il fold e chiama.

Non vengono mostrate subito le carte perché c’è prima da decidere quante volte girare il river. Adelstein tratta con il dovuto rispetto il suo ricco e meno esperto avversario, consentendogli di scegliere in totale autonomia. Il businessman si prende un po’ di tempo, come se fosse una questione di vita o di morte, e alla fine decide che si girerà un solo river.

Una decisione ininfluente, perché quando Adelstein gira i suoi Dieci, Choi scopre di essere drawing dead. Il river è un **c7* e Garret Adelstein vince quindi un monster pot da $421.100.

Il video:

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