Sei un giocatore amatoriale? Allora probabilmente stai commettendo questi errori!

Qualsiasi giocatore amatoriale di poker passa gioco-forza attraverso un periodo di ‘formazione’ ricco di ostacoli che, senza un’adeguata preparazione, rischiano di diventare insormontabili e di spegnerne i primi ovvi entusiasmi.

Ciascun giocatore amatoriale ha le proprie caratteristiche, i propri punti di forza e di debolezza (come qualsiasi poker pro del resto), ma se siete alle prime armi, è molto probabile che incappiate spesso e volentieri in uno o più di questi cinque errori comuni.

 

giocatore amatoriale

Se sei un giocatore amatoriale, ti conviene leggere fino in fondo!

 

1 – Fare il passo più lungo della gamba

Alzi la mano chi non ha mai sognato di sedersi al tavolo da poker per giocare contro Phil Ivey o Viktor ‘Isildur1’ Blom – e batterli, ovviamente. Il sogno di qualsiasi giocatore amatoriale è quello di bruciare le tappe, investendo pochi spiccioli per ritrovarsi in men che non si dica a dare battaglia ai tavoli high stakes.

La realtà è che molto spesso i giocatori alle prime armi si siedono a tavoli dagli stake troppo alti per le loro skill, che si tratti di tornei multitavolo o cash game. Sottovalutare la gestione del bankroll significa esporsi indifesi in primis alla varianza, ma anche e soprattutto alle capacità (migliori e più consolidate) di avversari che probabilmente sono già di (almeno) un livello più avanzato.

2 – Sovrastimare le proprie capacità

Strettamente collegato con il primo errore tipico del giocatore amatoriale. L’obiettivo nel poker è quello di vincere, non di dimostrare di essere più bravi degli altri. Per quanto si possa avere uno spirito competitivo, giocare contro avversari più forti è il modo più veloce per sacrificare il proprio bankroll sull’altare dell’ego.

3 – Giocare troppe mani

Se esiste un modo per distinguere un giocatore amatoriale da uno più esperto, è osservare quante mani all’ora gioca l’uno rispetto all’altro: la proporzione sarà incredibilmente sbilanciata nei confronti del primo. Giocare troppe mani è un errore basilare, ma umanamente comprensibile per chi si è appena approcciato al gioco del poker.

L’incapacità di valutare la forza delle starting hand, e di conseguenza la tendenza ad inseguire punti e progetti improbabili, magari perché “avevo due carte dello stesso seme!”, è un grande classico dei giocatori amatoriali.

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4 – Insistere fino allo sfinimento

D’accordo l’entusiasmo delle prime partite, d’accordo la voglia di giocare e di imparare il più possibile per accelerare la curva dell’apprendimento, ma non capire quando è arrivato il momento di alzarsi dal tavolo è un errore che può costare davvero tanto.

Il giocatore amatoriale spesso continua a giocare quando sta perdendo perché spera di recuperare le perdite. Così facendo, però, non fa altro che aumentare le probabilità di perdere ancora di più, innescando un meccanismo di tristezza e frustrazione che spesso porta a bruciarsi il bankroll senza nemmeno rendersene conto.

5 – Il giocatore amatoriale cede alle emozioni

Uno dei tratti distintivi di un professional poker player vincente è  la sua capacità di mantenere la lucidità e la freddezza in qualsiasi situazione: che stia vincendo forte o perdendo male, il buon giocatore di poker continua a concentrarsi sullo sviluppo del proprio A-game.

Viceversa, il giocatore amatoriale spesso e volentieri si lascia trascinare dalla partita e dal suo esito: se sta vincendo, comincia a sentirsi onnipotente e invincibile; se sta perdendo, si tortura fino ad arrivare al tilt.

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