Arrestato il rapinatore del New York-New York: si era colorato il volto, il bottino speso in marijuna

Lo scorso dicembre abbiamo riportato la notizia di una rapina al casinò New York – New York di Las Vegas, a poche settimane dalla rapina avvenuta alla cassa della poker room del Bellagio. Il criminale era entrato nel casinò e si era recato a una cassa, dove aveva mostrato una pistola e si era fatto consegnare un sacchetto pieno di banconote.

Non era stata divulgata la cifra sottratta, ma era stata pubblicata l’immagine del rapinatore: un uomo afroamericano tra i 30 e i 40 anni, con indosso un paio di occhiali da vista e un cappello.

Negli ultimi giorni, la polizia di Las Vegas ha ufficializzato la cattura dell’uomo, che in realtà è avvenuta dopo appena due settimane dalla rapina, per la precisione il 25 gennaio. Le autorità hanno anche svelato quanti soldi sono stati rubati e soprattutto che l’uomo aveva utilizzato un sistema molto originale per mascherare la sua identità

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Rapina al New York – New York: il bottino era di $23.000

Il rapinatore si chiama Cameron James Kennedy. Secondo la ricostruzione della polizia, l’uomo era già agli arresti domiciliari per una precedente rapina, motivo per cui era costretto a indossare una cavigliera con un GPS che tracciava tutti i suoi movimenti.

Il 10 gennaio, Kennedy si è liberato della cavigliera e si è immediatamente recato al New York – New York. Giunto alla cassa, ha mostrato una pistola alla dipendente del casinò e ha detto: “Voglio tutte le banconote da 100 che hai. Non fare stupidaggini perché non sto scherzando. Voglio tutti i 100″.

Dopo aver ricevuto un sacchetto con $23.367, l’uomo si è allontanato e all’uscita dal casinò ha preso un taxi per dileguarsi.

Il travestimento per sembrare afroamericano

Prima di mettere a segno il colpo, Kennedy aveva tentato di celare la sua identità dipingendosi il volto di nero e nascondendo i rasta dentro il cappello che indossava. C’è da dire che aveva fatto un buon lavoro: comparando l’immagine della telecamera di sicurezza a quella del suo arresto, è difficile pensare che si tratti della stessa persona.

Il travestimento non è però servito a farla franca. La polizia ha subito sospettato di lui dopo la scomparsa dai radar del GPS e la successiva latitanza. Kennedy si è dato alla fuga con i $23.000, che ha speso, secondo quanto riporta la polizia, in marijuana, stanze di hotel, cibo e carte prepagate.

Il suo arresto è avvenuto il 25 gennaio ed è ora in attesa di processo. Se giudicato colpevole, considerando i molteplici reati e i precedenti, potrebbe passare più di vent’anni in carcere.

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