Una delle mani più assurde di tutti i tempi: scoppio incredibile a 10 left nel WSOPc
Immaginate di essere a 10 left in un torneo molto prestigioso del WSOP Circuit. La prima moneta è di $107.862 e in palio c’è anche l’ambito anello del circuito minore delle World Series Of Poker. Questi sono momenti che possono potenzialmente cambiare la vita e la carriera di qualunque poker player, perché sbollare il final table significa arrendersi proprio sul più bello, a un passo dai premi che contano. Una sensazione difficilissima da accettare per chi gioca a poker, che sia un player occasionale o un professionista.
Ma se uscire in 10° posizione è sempre molto fastidioso, farlo come è successo a Joseph Siracusa rappresenta qualcosa che ti manda a “parlare con i muri“, come sono soliti dire molti pro nostrani. Il giocatore in questione – di chiare origini italiane – ha infatti subito un’eliminazione tremenda nel WSOPc di Atlantic City che si è tenuto all’Harrah’s la scorsa settimana. Non tanto per lo scoppio, ma per il modo in cui è arrivato.
Soheb Porbandarwala in un’altra occasione
L’errore clamoroso di Soheb Porbandarwala
L’action inizia con il rilancio di Siracusa da early position a 40.000 chips. Il player italo-americano ha uno stack di circa 40 big blind. Foldano tutti fino a Soheb Porbandarwala, regular dei tornei mid-stakes della east coast americana, che in quel momento era seduto al tavolo con un iPad davanti a sé, con il quale stava giocando un torneo online sulla piattaforma WSOP.com (in New Jersey il poker online è legale sulle piattaforme utilizzate). Il professionista del Connecticut era quindi impegnato a multitablare live e online.
Come riporta il live blog delle WSOP, nello stesso momento in cui Porbandarwala doveva agire al tavolo live, si trovava a dover decidere cosa fare con K-K nel torneo online. Confuso da questa coincidenza, ha dichiarato “all-in” mentre andava effettivamente all-in nel torneo online. Così facendo ha verbalizzato un’intenzione che si riferiva al torneo online e non a quello live, dal momento che non aveva nemmeno visto che carte gli erano state distribuite.
Porbandarwala si è subito reso conto dell’errore, ma sapendo di non poter in alcun modo sfuggire al ruling del tournament director che lo avrebbe costretto a mettere in mezzo il suo stack ed essendo ben consapevole che lamentandosi avrebbe fatto capire al suo avversario di non sapere nemmeno che carte aveva (inducendolo quindi al call), ha fatto finta di niente quando il dealer gli ha posto davanti la placca dell’all-in ha persino spinto lo stack in mezzo, come se fosse ben sicuro di ciò che faceva.
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Lo scoppio clamoroso: Siracusa out, Porbandarwala chipleader
In realtà non aveva la minima idea di quali carte avesse e quando il suo avversario ha snap-callato, si è lasciato andare allo sconforto. Allo showdown Siracusa ha mostrato J-J mentre Porbandarwala ha rivelato a tutti (se stesso in primis) di avere un misero Q-2.
Sul flop sono comparsi A-9-5 rainbow. Sul turn, però, è stata girata una Q che, insieme al 3 al river, ha consegnato a Soheb Porbandarwala un monster pot di 78 big blind. Contemporaneamente, Joe Siracusa è stato eliminato in 10° posizione come uomo-bolla del final table, a causa di uno scontro preflop che non si sarebbe mai dovuto verificare.
Secondo i vari report, Siracusa avrebbe preso molto male questa bad beat e avrebbe lasciato il tavolo letteralmente infuriato. Al contrario, Porbandarwala aveva tutti i motivi per sorridere: con il nuovo stack da 1.25 milioni si presentava al final table da chipleader e, come se non bastasse, nel torneo online sulla poker room delle WSOP era riucito a doubleuppare con K-K.
Grazie a una circostanza a dir poco fortunata, il player americano ha potuto sfuttare il suo big stack il final table. Alla fine è riuscito a vincere il torneo e a mettersi al dito il secondo anello WSOPc. Con questo successo ha incassato un premio di ben $107.862, mentre il povero Joe Siracusa era già a parlare con i muri da diverse ore, dopo aver ritirato un premio di $8.065…