“Il No-Limit Hold’em 9-handed deve evolversi, bomb pot e tre blinds sono il futuro”

Il No-Limit Hold’em come lo conosciamo potrebbe essere presto sostituito da nuove versioni studiate appositamente per rendere il gioco più appassionante. A dirlo è il professionista americano Andrew Neeme, un poker player che da circa dieci anni si guadagna da vivere grindando il cash game live di Las Vegas. Neeme è conosciuto soprattutto per il suo canale YouTube, uno dei più apprezzati nel mondo del poker (come testimonia il People’s Choice Award vinto agli American Poker Awards).

Durante un AMA (Ask Me Anything) su Reddit, ha parlato della forte evoluzione che subirà il poker live, un’evoluzione che ritiene necessaria per mantenere vivo il ricircolo di giocatori ai tavoli.

Andrew Neeme

Andrew Neeme: “Troppi giocatori annoiati, il poker deve evolversi”

Neeme ha una grandissima esperienza live, quella che solo un giocatore che si guadagna da vivere con il poker da dieci anni può vantare. Negli ultimi tempi, il reg di Las Vegas ha notato che sempre più giocatori al tavolo appaiono annoiati e disinteressati al gioco. Dal suo punto di vista, l’unica soluzione per tenere alto l’interesse (soprattutto degli occasionali) è proporre nuove forme di poker o introdurre regole particolari per accendere l’action.

“Penso che stiamo già assistendo a una deviazione dalla versione storica del No-Limit Hold’em, ovvero tavolo 9-handed e due blind“, ha spiegato su Reddit. “Credo che fosse necessario già tempo fa, ecco perché oggi ci sono così tanti giocatori al tavolo interessati solo al loro tablet o smartphone“.

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Secondo Neeme è fondamentale creare degli incentivi per fare in modo che tutto il tavolo si senta coinvolto nell’action.

“Ci devono essere degli incentivi per giocare più mani. Può essere un terzo blind (come già avviene nel cash game televisivo del Live at the Bike, ndr), le ante, una carta in più (come avvenuto nel PLO con la versione 5-Card, ndr) o qualcos’altro. Nella mia partita regolare ci sono sempre delle regole particolari per aumentare l’action, come quella del 7-2, un bomb pot ogni 30 minuti, gli straddle o una combinazione di tutti questi fattori precedenti”.

L’Asia insegna: il No-Limit Hold’em deve evolversi

Il discorso di Neeme è condivisibile e racconta un’evoluzione del poker che è già realtà in molte parti del mondo. Pensiamo, ad esempio, alle partite private in Asia, dove si gioca in modo ben diverso rispetto a ciò a cui siamo abituati.

Come ha dichiarato Dan Cates (uno che quelle partite le ha giocate per anni), ai tavoli high stakes di Macao e Manila si gioca quasi esclusivamente lo Short Deck Poker con una struttura dei blinds totalmente rivoluzionaria: solo il giocatore sul bottone paga un buio e c’è un’ante maggiorata obbligatoria in tutte le mani. Praticamente è come se ogni giocatore al tavolo pagasse lo small blind e quello sul bottone il big blind.

In un video sul canale YouTube di Paul Phua, Tom Dwan spiega lo Short Deck Poker

Neeme ha menzionato poi una pratica che sta diventando sempre più popolare nelle poker room live della California: il bomb pot. Si tratta di una mano nella quale tutti entrano in gioco preflop con una cifra prestabilita (spesso pari a 3 volte il big blind). Le carte si guardano solo sul flop, quando il pot è già molto grande. Così è molto più probabile assistere a grandi piatti.

“Se non ci saranno dei cambiamenti, il No-Limit Hold’em si asciugherà un po’“, dice Andrew Neeme prima di concludere con una riflessione di cui è sicuro. “In ogni caso, non vedo il poker live scomparire. Ci sono tanti casinò fantastici nel mondo e le persone amano davvero giocare a poker”.

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