Italia d’assalto a Manchester: si punta al terzo titolo mondiale amatori WCOAP!
Il Team Italy campione del mondo amatori 2017: da sinistra Catello Di Martino, Luca Cannella, Dorina Ciocan e Gabriel Iemmito
Nel 2012 bronzo europeo, nel 2013 argento mondiale, nel 2015 e 2017 campioni del mondo. Il ruolino di marcia dell’Italia nei mondiali di poker per amatori è straordinario e da oggi ci si riprova. Luca Cannella, Gabriel e Dorina Iemmito e Catello Di Martino sono a caccia del terzo titolo mondiale e del secondo consecutivo!
Da oggi all’8 aprile il Grosvenor di Manchester ospita la nuova edizione del WCOAP (World Championship Of Amateur Poker). Abbiamo avvicinato lo storico capitano del team Luca Cannella, per carpire le sensazioni di quest’anno.
Squadra che vince non si cambia, oppure c’è qualche variazione rispetto allo scorso anno?
Esatto, il team è lo stesso dell’anno scorso. Catello De Martino, Gabriel e Dorina Iemmito e Catello De Martino. Poi ci sono altri ragazzi che vengono con noi per giocare tornei o cash PLO.
Come si svolge il campionato? Sempre con prove a punti su più varianti o qualcosa è cambiato?
Il programma è simile all’anno scorso, con alcune piccole variazioni come per esempio l’heads up che hanno tolto. Il primo giorno si giocano due sit’n’go di Hold’em (li giocano Catello e Dorina), uno di PLO (che gioco io) e uno di PLO Hi/Lo (Gabriel). Nel secondo giro di sit c’è forsa la novità più carina. Si chiama “Survivor Shootout” e si gioca un sit shootout come altri, ma con una variante: se al termine di ogni livello non c’è stata nessuna eliminazione, di ufficio viene bustato il più short. In questo modo si garantisce che ci sia almeno una eliminazione per livello.
Il secondo giorno ci sono 4 sit di Hold’em e poi un MTT che giochiamo tutti quanti. Saremo 13 o 14 team.
In quale variante vi sentite più forti?
Personalmente nel PLO, dove credo di potere dire ampiamente la mia. Forse patiamo un po’ nell’Omaha Hi/Lo: lo gioca Gabriel che è abbastanza bravo, ma non è proprio il nostro terreno di caccia preferito.
Cosa vi spinge ogni anno a prendere ferie per non mancare all’appuntamento?
Più che altro è diventata una bella abitudine, da quando lo facemmo la prima volta nel 2009. Personalmente ormai gioco quasi solo all’estero, o a Vegas o in Inghilterra per questi appuntamenti. Sicuramente non lo si fa per i soldi: i tornei vanno da 55 a 220 sterline, quindi non è che se tu vinca ti arricchisci. Ci sono buoni tavoli cash, quello sì, ma principalmente vai per due motivi: stare insieme e – perché no? – un sano spirito patriottico. Pensare che giochi rappresentando in qualche modo la tua nazione mi piace moltissimo.
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Ah, al WCOAP di quest’anno mi sa che sarete anche sponsorizzati!
Sì, è stata una bella sorpresa. Ogni anno mando qualche mail in giro, ma certo non per diventare ricchi. Ci ha risposto 888 e quindi saremo sponsorizzati, ma non pensare a deal di chissà quali cifre. Più che altro anche a livello di immagine, mi piace arrivare lì indossando una patch. Poi è un esperimento per noi e per loro: se dovesse andare bene, il prossimo anno potremmo anche includere in squadra un qualificato online.