Parasar (Pokermagia Spin): “la routine è fondamentale per il mindset. Eccitato alla sfida con il .com”

Parasar a Malta

Benvenuto su Assopoker. Prima di tutto le cose importanti: complimenti per la tua laurea in Economia Aziendale. Detto questo, puoi raccontarci come sono andati questi mesi di grinding con Pokermagia Spin?

Si sono salito da pochissimo ai 50, negli ultimi mesi non posso lamentarmi: stavo andando abbastanza bene e avrei potuto uppare già verso novembre/dicembre, ma poi a causa di diversi problemi in real life (ultimo esame, preparazione tesi, laurea ecc…), ho avuto un netto calo di concentrazione che non mi ha permesso di salire subito.

Devo dire che non appena ho superato l’ultimo esame, “diritto commerciale” (che era il più grosso ostacolo per me), ho ritrovato la serenità e sono riuscito ad uppare facendo negl’ultimi 2k/2,5k Spin sulle 83 cev (chips di valore atteso, ndr), circa l’8% di Roi.

Cosa pensi del field di PokerStars.it ed hai già notato una certa differenza al livello €50?

C’è da dire ho giocato ancora pochissimi spin ai 50, qualche centinaio, ma sono andati molto bene, ho incontrato qualche reg che non avevo ancora incrociato che sicuramente è mediamente più preparato rispetto al reg medio che si trova ai 10/25, però diciamo che da come ne avevo sentito parlare nei mesi precedenti, ero partito con un idea del field molto più duro di quello che in realtà ho riscontrato in questi giorni (sarà che siamo sotto pasqua…).

Michele Razzano

Sei un torneista che ha ottenuto importanti risultati. Continuerai con MTT o ti focalizzerai solo sugli Spin?

Di sicuro mi concentrerò quasi esclusivamente sugli Spin, ho intenzione di scalare tutti i livelli e di dare il massimo ora che posso dedicarmici a tempo pieno.

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Hai deciso di trasferirti a Malta: per quale ragione vuoi fare questo grande passo?

L’idea del .com mi affascina da diverso tempo, già da quando grindavo MTT. Ma con gli Spin ho trovato davvero pan per i miei denti, è un gioco che mi affascina tantissimo e mi stimola molto perché so che c’è davvero tanto da fare per migliorarsi e sicuramente il .com rappresenta un grande stimolo e una grande sfida per poter dimostrare che possiamo giocarcela benissimo anche lì.

Ti spaventa o ti affascina la sfida al field internazionale?

Non vedo davvero l’ora di confrontarmi con un field diverso, anzi Davide “ilcoach” mi prende anche in giro, perché con la mente sono giorni che io sto già là… e devo dire che mi sento bello carico per quest’avventura.

Michele ha sempre avuto passione per la fotografia

Quali sono gli errori più frequenti che hai riscontrato nei grinder nei livelli inferiori?

Mah… di errori diciamo che sicuramente se ne fanno tanto, li abbiamo fatti e li continuiamo a fare un pò tutti, solo che ora sono meno marcati, meno gravi o comunque molto meno frequenti che è quello che sposta di più.

Io sono dell’idea che oltre agli errori tecnici che possono essere facilmente compensati da un discreto numero ore di studio giornaliero/settimanale, l’errore principale dei grinder che non riescono a fare l’up e è legato al mindset.

Riuscire a trovare una routine adeguata, e lavorare solo quando si ha voglia (se inizi una sessione quando sei già stanco…) può spostare davvero tanto e devo dire che ora che ho risolto questo aspetto con l’Università, il mio gioco è notevolmente migliorato e i risultati si son fatti vedere.

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