Jason Koon: “Ogni reg vincente degli high roller è un fenomeno, ma vincono meno di quanto si pensi”

Un paio di anni fa, Doug Polk partecipò al podcast di Joe Ingram con un solo obiettivo: screditare i professionisti degli MTT e guadagnare forte attenzione mediatica. Il piano di Polk funzionò alle perfezione, perché dopo aver attaccato, tra gli altri, Jason Mercier e Mustapha Kanit, iniziò a costruirsi un seguito importante tra gli appassionati di poker, fino ad arrivare ai 193.000 iscritti che vanta oggi sul suo canale YouTube.

Tralasciando le reali intenzioni di Polk, si scatenarono accese discussioni sulle sue frasi verso i torneisti. Nello specifico, fu questa riflessione ad accendere il dibattito:

Per vincere nel cash game o negli heads-up sit and go devi comprendere il poker, devi conoscere la teoria del gioco, devi analizzare in profondità ogni singolo spot dal tuo punto di vista e da quello del tuo avversario. I torneisti non capiscono nemmeno se è il caso di c-bettare con middle pair! Non sanno nemmeno qual è il loro winrate, quando glielo chiedo mi rispondono semplicemente che vincono i tornei! Fanno tutto a caso“.

Il discorso di Polk era chiaro: i cashgamer sono giocatori di poker molto più forti e competitivi dei torneisti. Una presa di posizione forte ma condivisa da tanti colleghi, tra cui anche Dario Sammartino.

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I cashgamer sono ancora più forti dei top torneisti?

Due anni dopo quelle frasi, però, lo scenario è cambiato radicalmente. L’evoluzione enorme del gioco nei tornei high roller ha alzato nettamente il livello medio, al punto che oggi i migliori giocatori al mondo sono spesso indicati come coloro che riescono a vincere nei durissimi field dei tornei live più alti in circolazione. Gente come Fedor Holz, Dominik Nitsche, Justin Bonomo e via di scorrendo.

Tra coloro che la pensano in questo modo c’è anche Jason Koon. Intervistato proprio da Ingram nel suo Poker Life Podcast, il fortissimo pro americano lo ha detto chiaramente: chi riesce a vincere con costanza negli high roller live è necessariamente un fenomeno.

Jason Koon: “La GTO è la base, poi si exploita”

Il discorso di Jason inizia da una domanda comparsa in chat: lui utilizza i simulatori per la GTO? Si tratta di software (spesso molto costosi) per studiare la GTO.

“Mi piace studiare su Pio (Pio Solver, uno dei software più noti, ndr), ma credo che ci sia una generalizzazione sbagliata: molti credono che studiamo sui simulatori e giochiamo secondo GTO senza pensare a nient’altro. No, in realtà il discorso è un altro: si studia per avere una strategia base molto valida dal punto di vista teorico, così da poter osservare il gioco degli altri e sapere perfettamente dove sbagliano. Poi li exploitiamo. Così trovi un sacco di valore”.

Come avevano già sottolineato altri noti pro, non si deve scegliere tra la GTO e l’approccio exploitativo: i top player studiano e adottano una strategia molto solida dal punto di vista teorico, ma poi variano andando ad exploitare i leak degli avversari.

Jason Koon

“Ogni reg tedesco è diverso dagli altri”

Jason ha poi parlato dei tedeschi che dominano gli high roller live.

“I tedeschi? Ognuno di loro è diverso, alcuni sono ottimi giocatori, altri meno. Alcuni sono persone per bene, altre meno. Non sono tutti uguali ed è sbagliato inserirli sotto un’unica categoria, ovvero quella del Team Germany“.

“Prendiamo Steffen Schillhabel, ad esempio. Lui gioca velocemente, bene e senza alcuna paura. Non merita di essere associato ad altri connazionali che invece giocano lentamente e fanno bumhunting. Lui è un tizio a posto, come la maggior parte dei tedeschi. Sono ragazzi a posto e molto bravi a poker”.

Jason Koon: “Chi vince con costanza negli high roller è un fenomeno”

Infine, Jason ha parlato proprio dell’altissimo livello raggiunto dai migliori al mondo nei tornei di poker.

“I tornei di poker non sono certamente il modo migliore di guadagnarsi da vivere al giorno d’oggi. Quelli che ci riescono sono davvero forti, se grindi gli high roller in giro per il mondo devi esserlo. Perché ormai i giocatori vincenti di questi tornei hanno molto meno EV di un tempo, non vincono più le cifre di una volta. Non ci sono più tanti businessman che buttano $100.000 nel torneo”.

Koon ha anche detto quanto fatto intendere già da altri noti pro: le cifre nette sono ben distanti da quelle lorde.

“Gli high roller live sono divertenti e guadagni soldi, ma non vinci tutti i soldi che la gente potrebbe pensare. A meno che non runni fuori da ogni logica. In ogni caso, chiunque vinca con costanza negli high roller è senza ombra di dubbio un fenomeno“.

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