Phil Ivey legge Antonio Esfandiari come un libro aperto: intuisce la scala e folda una monster hand

Ci sono tanti motivi per cui Phil Ivey è considerato unanimemente una leggenda di questo gioco. Uno dei più noti è la sua capacità di leggere gli avversari come se fossero libri aperti, un talento che il campione americano ha messo in mostra numerose volte nelle sue apparizioni televisive e ha concretizzato in bluff sensazionali ma anche attraverso fold decisamente fuori dal comune.

Si sa che la differenza tra un professionista e un amatore è anche nella capacità di foldare mani fortissime, e anche se i bluff sono più scenografici e spettacolari, non vi è dubbio che uno come Ivey si sia costruito una carriera multimilionaria riuscendo soprattutto a passare quei punti con cui  i “comuni mortali” sarebbero andati rotti senza pensarci due volte.

Ivey ha mostrato la sua capacità di herofoldare anche nel cash game del Super High Roller Bowl dello scorso anno. Seduto al tavolo con volti nomi noti come Jennifer Tilly, Doyle Brunson e Antonio Esfandiari, “King Phil” non si è fatto problemi a rinunciare a una mano molto forte dopo aver letto alla perfezione il punto di The Magician.

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Lo scontro tra Ivey ed Esfandiari

La mano inizia con il rilancio a $2.500 di Bobby Bright, fish del tavolo. Bellande chiama con **c4* **c2*, Ivey chiama con **pk* **p9* ed Esfandiari chiama con **cj* **c9*. Jennifer Tilly decide invece di inventarsi la giocata rilanciando a $15.000 dallo small blind con **cq* **c0*. Bright folda, Bellande folda, Ivey ed Esfandiari chiamano.

Il pot è già di $52.200, e sul flop compaiono **p7* **c8* **p0*. Si tratta senza dubbio di un “action flop“, visto che la Tilly ha la top pair, Ivey ha un progetto di scala e uno di colore ed Esfandiari ha il nuts.

La Tilly punta $30.000 in c-bet, Ivey chiama ed Esfandiari cerca subito di valorizzare la sua scala rilanciando a $100.000. Jennifer Tilly folda e Ivey chiama, forte dei quindici out per chiudere scala o colore (non sapendo, ovviamente, che Esfandiari gliene toglie due) e della possibilità di passare in vantaggio nel caso in cui un Re dovesse comparire al turn.

L’hero fold di Phil Ivey

Il pot è di $282.200 e il turn è proprio **ck*. Ivey fa check con la sua top pair, Esfandiari ci pensa un po’ su e poi punta $154.000. Un progetto di colore second nuts e un progetto di scala, oltre a una top pair: su questo board, con quella mano, moltissimi giocatori chiamerebbero o andrebbero all-in. C’è poi da considerare che entrambi iniziavano la mano con più di $850.000 a testa, motivo per cui Ivey avrebbe anche le implied odds per chiamare.

Ma Phil Ivey non è uno dei tanti: scruta Esfandiari con il suo celebre sguardo, ragiona sul da farsi e alla fine decide di passare la mano. Un fold notevole, che lascia senza parole Nick Schulman impegnato nella telecronaca: “Non so se sarei riuscito a foldare neanche se mi avesse mostrato le sue carte. Giocate come questa differenziano Phil Ivey da tutti gli altri“.

Una mano nella quale il vero “magician” non è Antonio Esfandiari… ecco il video della giocata:

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