Justin Bonomo e la disciplina del top player: vince 5 milioni e va a casa a studiare

Una delle differenze più grandi tra un autentico top player e un buon giocatore è la disciplina. Nel mondo ci sono migliaia di giocatori di poker dotati di un grande talento ma privi del giusto autocontrollo per riuscire ad arrivare in alto. Molti di questi non solo vincono meno di quanto potrebbero ma talvolta risultano addirittura perdenti.

Il talento non ha valore senza gli attributi secondari che definiscono un campione. È valido in tutti gli sport ed è ancora più valido nel poker, dove non è raro vedere giocatori farsi strada basando la propria carriera esclusivamente sullo studio, la determinazione e un mindset di ferro.

Cosa significa concretamente avere la disciplina di un top player? Justin Bonomo lo ha svelato in un’intervista a PokerCentral poco dopo la vittoria del Super High Roller Bowl dell’Aria che gli è valsa cinque milioni di dollari.

Finalmente 888, la seconda Poker Room online a livello mondiale è arrivata in Italia. Registrati subito! Per te un Bonus immediato di 8 euro senza deposito e Freeroll giornalieri da 5000 euro.

L’incredibile 2018 di Justin Bonomo

Il 2018 di Justin Bonomo è semplicemente strepitoso: il professionista americano sta infatti vincendo più di 15 milioni di dollari (lordi) nei tornei live, grazie a successi ricchissimi come il Super High Roller Bowl China e il Super High Roller Bowl dell’Aria. Vincendo questi due eventi ha incassato più di 10 milioni di dollari, ma poi Justin si è anche imposto in un torneo dove ha venduto poche quote (se non nessuna): l’evento di heads-up delle WSOP da $10.000 di buy-in, conquistato per $185.000 di prima moneta.

Questi risultati si raggiungono con una imprescindibile run fuori dal comune, ma anche con tanto duro lavoro. Difficilmente si arriva ai massimi livelli del poker per caso, e sicuramente non si può rimanere nella ristrettissima cerchia dei top winner degli high roller live senza aver guadagnato quella posizione.

SHR Bowl 2018 Bonomo Negreanu

I finalisti del Super High Roller Bowl 2018: Justin Bonomo e Daniel Negreanu

Justin Bonomo: “Sto runnano bene, perché dovrei fermarmi?”

Nell’intervista post-vittoria all’Aria, Justin ha ammesso innanzitutto di essere in un periodo di innegabile good-run.

Sto sfruttando il rush, sto giocando il mio miglior poker di sempre e ovviamente sto runnando molto bene. È un periodo molto fortunato, perché dovrei fermarmi?

Una domanda legittima, e infatti Justin non si è fermato dopo il primo posto all’Aria Casino.

Domani giocherò il $50.000, poi il $100.000 il giorno dopo. Nessuna pausa per me“, dichiarava poco dopo aver conquistato il Super High Roller Bowl. Non è poi andato a premio nei due tornei menzionati, ma ha invece vinto due high roller dell’Aria da $25.000 di buy-in e il torneo di heads-up delle WSOP, incassando complessivamente altri $846.000.

La musica e l’importanza di restare “in the zone”

Qual è il segreto del successo di Justin Bonomo nei tornei live? Il diretto interessato ha spiegato prima di tutto l’importanza di riuscire a essere sempre concentrati. Il metodo migliore che conosce per farlo è ascoltando la musica.

“Credo sia importante restare sempre “in the zone“. Al final table non posso utilizzare le cuffie ed è un aspetto negativo, perché la musica mi permette di restare concentrato. Quando vinsi il mio primo braccialetto ascoltavo Slave di Tritonal e da allora la ascolto sempre quando gioco. Ma ai final table televisivi non puoi tenere le cuffie, quindi devi sforzarti di più”.

Justin Bonomo

Studiare, sempre e comunque

Il secondo aspetto è imprescindibile per raggiungere i suoi livelli di gioco: studiare. E quando sei un top player devi avere la forza e la disciplina per non smettere mai di migliorarti, nemmeno dopo aver vinto 5 milioni di dollari.

“Come celebrerò stasera? Niente di particolare”, dice Justin. “Ho la fortuna di avere una fidanzata che si è presa cura di me in questo periodo di grinding estremo, nel quale ho giocato anche 14-15 ore al giorno. Ma dopo ogni giornata, anche questa, torno a casa e mi metto a studiare“.

Infine, una curiosità che riguarda sua mamma.

“Mia madre viene sempre a vedermi alle WSOP, ma questo era il torneo più ricco dell’anno, quindi tre mesi fa ha prenotato il biglietto aereo per Las Vegas assicurandosi di arrivare in tempo per questo final table, nel caso in cui lo avessi raggiunto. Le avevo promesso che se avessi vinto le avrei regalato l’anello e infatti ora tornerà a casa con lei“.

CONTINUA A LEGGERE