Tre mosse per vincere a poker senza dover andare allo showdown

Se per vincere a poker fosse sufficiente giocare con le mani forti e non giocare con le mani deboli, probabilmente l’industria stessa non esisterebbe nemmeno. Dato che nel lungo periodo sia i giocatori scarsi sia quelli bravi ricevono lo stesso numero di mani premium e di mani spazzatura, com’è che i secondi riescono a crearsi addirittura una carriera?

La risposta, in realtà, è molto semplice: i buoni giocatori, quelli che riescono ad avere un successo costante nel tempo, sono in grado di vincere più piatti senza dover mostrare la mano migliore. E questo è uno dei segreti principali per vincere a poker.

 

Vincere a poker

 

Vincere a poker: rubare i bui con maggiore frequenza

Questo è forse il modo più semplice, eppure più sottovalutato, per vincere più piatti senza andare allo showdown. Succede tutto prima del flop: ogni volta che riusciamo a rubare i bui, incassiamo 1,5 big blind (eventuali ante escluse) senza nemmeno vedere il board.

Oggi, ai limiti più bassi, online spesso si considera più che discreto un win rate di 5 big blind ogni 100 mani. È facile capire come quegli 1,5 grandi bui conquistati assumano un valore enorme, se siamo in grado di farli nostri con maggiore frequenza.

Già, ma come riuscirci?

Non è un segreto che i giocatori più tight sono maggiormente restii a combattere senza una mano decente. Soprattutto agli stake più bassi. Ecco che individuare i player più chiusi e prendere di mira i loro bui è un ottimo modo per rubacchiare qualcosa senza rischiare troppo.

Senza esagerare, ovviamente: **f0* **p4* da middle o late position rimane una mano da buttare, anche se ci fosse un lucchetto al posto del big blind!

Rilanciare in semi-bluff al flop

Un altro modo per vincere a poker senza andare allo showdown è semi-bluffare in raise al flop, una mossa che oggi si vede davvero di rado. Nella maggior parte dei casi il call va benissimo, ma il vantaggio di piazzare qualche raise ogni tanto è che spesso il piatto si chiuderà in quel momento, a vostro favore.

Facciamo un esempio. Avete **cA* **cJ* su flop **c3* **p6* **q0*. Si tratta di una mano che ha molta equità nascosta: due progetti backdoor e due overcard forti. In una situazione del genere, un raise al flop può garantirvi un ulteriore modo per vincere il piatto.

 

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A volte, dopo un raise, il vostro avversario folderà una mano completata migliore, come una middle pair. Ma anche in caso di call, al turn ci sono moltissime carte che potrebbero fare al caso vostro: qualsiasi asso o jack, ma anche qualsiasi carta di cuori, un re o una donna.

Come detto, il call in una situazione del genere va benissimo, se se volete vincere a poker senza andare allo showdown, rilanciare di tanto in tanto vi aiuterà – oltre al fatto che per gli avversari sarà più difficile giocare contro di voi.

Fare floating al flop e poi puntare al turn

Mantenendo l’esempio di cui sopra, il floating al flop per poi prendersi il piatto al turn è un altro ottimo modo di vincere a poker senza andare allo showdown. Specialmente ai limiti più bassi, molti giocatori puntano al flop e poi si arrendono al turn se incontrano resistenza e non hanno una mano decente.

Nel nostro esempio, quasi la metà delle carte del turn miglioreranno direttamente o indirettamente la forza della vostra mano. Fare floating al flop e poi puntare al turn è una mossa particolarmente efficace anche contro i regular più deboli, di cui i low stake sono pieni al giorno d’oggi.

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