5 pro che hanno vinto i massimi e si sono ritirati godendosi la “pensione”

Il poker è un gioco in continua evoluzione e una delle caratteristiche più comuni tra i migliori giocatori al mondo è proprio la capacità di restare aggiornati e continuare a studiare sempre, anche dopo aver vinto milioni di dollari. Ne è un esempio Justin Bonomo, che poche ore dopo aver vinto il Super High Roller dell’Aria per 5 milioni di dollari era a casa a studiare sui solver per analizzare le mani più complesse e affinare la sua strategia.

ZeeJustin” rappresenta però un’eccezione: la maggior parte dei giocatori di poker vincenti finisce per sedersi sugli allori, pensare di non dover più migliorare e finire inesorabilmente per perdere il proprio edge. Molti arrivano addirittura al punto di diventare giocatori perdenti, il fish che ha vinto un torneo importante e ora è nel mirino di professionisti più giovani, preparati e motivati.

Uno dei casi più eclatanti è quello di Peter Eastgate, che prima di vincere il Main Event WSOP nel 2008 era considerato un ottimo giocatore, ma dopo aver incassato 9.1 milioni di dollari ha perso completamente gli stimoli e ha “donato” svariati milioni a bookmakers e squali del cash game high stakes.

Ci sono però alcuni giocatori che appartengono a una categoria ancora differente: hanno vinto i massimi e ora non giocano più, ma non perché non siano più in grado di competere. Si tratta di individui che hanno scelto, con grande intelligenza, di uscire dal mondo del poker all’apice e godersi i milioni di dollari vinti senza rischiare un lento declino. Non sono molti, ovviamente, perché la maggior parte dei pro ha un ego ingombrante che gli impedisce di smettere. Ma ce ne sono almeno cinque che hanno davvero stampato soldi prima di ritirarsi.

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5 poker pro che hanno vinto i massimi e si sono ritirati da milionari

1. Dan Colman

Che fine ha fatto Dan Colman? Il professionista americano non va a premio in un torneo live dal dicembre del 2017 e quest’estate a Las Vegas non ha certamente dato l’assalto a tornei delle WSOP e agli high roller. Non abbiamo notizie certe ma stando a quanto dichiarato da alcuni ospiti del Poker Life Podcast di Joe Ingram, Colman avrebbe deciso saggiamente di godersi la vita dopo aver distrutto tutto e tutti nel 2014.

In quell’annata il giovane pro americano incassò la bellezza di 22 milioni di dollari nei tornei live. Da allora ha giocato sempre meno, pur continuando a vincere. Oggi sembra ufficialmente un milionario in pensione, niente male considerando che ha appena 27 anni.

Dan Colman, qui con Mustapha Kanit e Dario Sammartin (courtesy Triton Poker/Danny Maxwell)

2. Pius Heinz

Non molti ricordano la vittoria di Pius Heinz al Main Event WSOP, nonostante sia arrivata “solo” sette anni fa. Dell’edizione precedenti ci ricordiamo tutti e non solo per la presenza di Filippo Candio al final table ma perché fu un torneo caratterizzato da forti personalità come Michael Mizrachi, Joseph Cheong, il vincitore Jonathan Duhamel e lo sfortunatissimo Matt Affleck.

Nel 2011, invece, vinse questo pallido e taciturno ragazzo tedesco, uno dei primi ad imporsi nei tornei live ben prima che spuntassero fuori i fenomenali Fedor Holz, Steffen Sontheimer, Steffan Schillhabel, Rainer Kempe e via di scorrendo. Heinz conquistò il Main Event WSOP per 8.7 milioni di dollari al secondo ITM della sua vita e da quel momento decise sostanzialmente di ritirarsi: solo 9 bandierine nei successivi sette anni, l’ultima delle quali nel 2016. Oggi Pius Heinz non è più un poker pro, una carriera abbandonata dopo aver incassato più di 9 milioni di dollari nei tornei live.

3. I fratelli Dang: “Urindanger” e “trex313”

Negli anni d’oro del cash game high stakes, tra il 2006 e il 2010, diversi giocatori divennero multimilionari (d’altronde, solo Gus Hansen e Guy Laliberté hanno perso oltre 50 milioni di dollari ai tavoli nosebleed). Alcuni di loro sono poi andati broke, altri sono diventati regular delle partite più alte al mondo a Macao, altri ancora si sono ritirati proprio all’apice della loro carriera dopo essersi arricchiti in maniera incredibile. L’ultimo caso è quello dei fratelli Dang.

Di e Hac, noti online rispettivamente come “Urindanger” e “trex313“, hanno stravinto nel cash game high stakes e poi sono scappati con il bottino per dedicarsi ad altro. Quanto hanno vinto? La cifra esatta la conoscono solo loro ma secondo HighStakesDB.com (che traccia tutti i risultati ai limiti $50-$100 o superiori) Di ha vinto 7.4 milioni di dollari e Hac 6.5 milioni di dollari. Cosa hanno fatto con questo tesoretto di 14 milioni di dollari? Hanno aperto una catena di ristoranti in Virginia.

urindanger

I fratelli Dang oggi. Occupazione: ristoratori

4. John Juanda

John Juanda non rientra esattamente nella categoria dei pro che si sono ritirati, perché continua a giocare occasionalmente e soprattutto a stakare giovani pro nei tornei high roller. Tuttavia, da qualche anno ha diminuito nettamente la sua presenza ai tavoli, precisamente da quando ha messo piede a Macao. Barry Greenstein ha infatti svelato che il professionista di origini indonesiane ha vinto cifre mostruose nella ex colonia portoghese:“Ora John Juanda ha tutti i soldi del mondo, vive in Giappone e se vuole può non lavorare mai più nella sua vita”.

Ecco perché Juanda prende parte solo a qualche high roller in Asia e ha smesso da tempo di giocare alle WSOP o nei tornei da comuni mortali. Oltre ad aver vinto 23 milioni di dollari negli eventi live, deve aver incassato cifre da capogiro nel cash game high stakes. Abbastanza da potersi godere la vita senza dover continuare a grindare…

John Juanda

John Juanda

5. Charlie Carrel

Tra il 2015 e il 2016 Charlie Carrel ha distrutto i tornei live dominando la scena a suon di vittorie e final table. Il professionista britannico, già in precedenza protagonista di una scalata simile nel cash game online sotto l’ala di Christian “IwasK.Mutu” Favale, ha dominato soprattutto nel circuito EPT, dove ha incassato svariati milioni di euro. Poi, dalla fine delle WSOP dell’anno scorso ad oggi, non si è più fatto vedere in giro. Come ha spiegato in una serie di interviste, non ha più gli stimoli giusti per continuare a lavorare sul suo gioco e restare competitivo. Senza quella fame, ha scelto con intelligenza di ritirarsi e continuare a giocare solo for fun, come dimostra la recente Bankroll Challenge da $50 a $10.000.

Charlie Carrel

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