Tragedia nel mondo del poker: muore noto regular durante un torneo a Tulsa

Brutta notizia per il mondo del poker americano che piange la scomparsa prematura di Eric Thompson. L’1 settembre durante l’evento inaugurale dell’Oklahoma State Championship all’Hard Rock di Tulsa, il giovane regular noto nel circuito del Midwest, è deceduto a seguito di un attacco cardiaco che gli è risultato fatale. Il 39enne si è sentito male durante una pausa tra un livello e l’altro. Aveva appena festeggiato il suo compleanno il 20 agosto.

Eric Thompson aveva iniziato a giocare a poker, nei tornei live, nel lontano 2007, 11 anni fa. Nel 2010 aveva vinto l’Hard Rock Tulsa Open $ 340 NLHE, assicurandosi $ 41,132. Trionfò – in seguito – nel 2014 nel Choctaw Fall Poker Series Championship (CFPSC) per $ 103.228.

Tre anni fa l’ultima vittoria di rilievo nel Grand Poker Series $ 240 ed era riuscito ad essere runner up nel Monster Stack Series di Choctaw Fall Poker. Al lordo dei buy-in aveva accumulato vincite per $ 545.075.

I testimoni presenti in sala hanno rivelato che per lui il torneo era iniziato bene quando, durante una pausa del torneo, sono intervenuti i medici per un’emergenza. Purtroppo non è riuscito a terminare il primo giorno di torneo, le sue condizioni sono apparse subito gravissime.

Il suo amico e compagno di giochi, John Reynolds lo ricorda: “con Eric abbiamo giocato tante volte insieme ed è sempre stata una dura battaglia. Eri sempre disposto a condividere con lui le stanze degli hotel e parlare di poker per ore. Ci siamo divertiti un sacco: Tulsa, Siloam, Joplin, St. Louis, Las Vegas, Durant. Avrò cura di tutti i nostri bei ricordi amico mio, mi mancherai!”.

Lo descrive bene anche Cary McFarland, un altro amico di Thompson: “la comunità del poker ha perso un’anima meravigliosa. E’ molto conosciuto nella sua città natale ma è stato benvoluto anche dal mondo del poker. Era ferocemente competitivo ai tavoli, ma al tempo stesso premuroso con gli amici e coscienzioso nel mondo reale. Aveva sempre una parola incoraggiante per noi giocatori meno forti. Sempre una parola di sostegno per tutti anche quando lo battevamo”.

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