Paolino Virciglio: “Il poker mi ha aiutato a diventare imprenditore, ma nelle grandi series mi vedrete sempre”

Paolino Virciglio è stato uno dei regular più attivi e vincenti durante gli anni d’oro del poker online .it. Nel 2012 vinse il Sunday Special di Pokerstars.it, ma furono tanti i successi da decine di migliaia di euro messi a segno dal grinder di Bolzano.

Poi, più o meno nel 2015, “PaoBzha smesso di giocare professionalmente. Il suo nickname compariva ai tavoli solo in occasione delle grandi manifestazioni di Pokerstars.it, come lo SCOOP, l’ICOOP, il TCOOP e più recentemente le Galactic Series. Proprio in quest’ultima kermesse, Virciglio ha piazzato un colpaccio da più €19.000 vincendo l’evento #10, un multi-day con oltre 5.700 entries.

Lo abbiamo contattato per sapere che fine ha fatto e come procede la sua vita post-grinding. Ci ha risposto con la consueta disponibilità e abbiamo parlato della sua vittoria ma anche dei suoi progetti di vita e di lavoro.

Ciao Pao, bentornato su Assopoker. Era da un po’ che non ti vedevamo ai tavoli: cosa hai combinato ultimamente?

Grazie a voi. Tre anni fa ho mollato con il poker professionistico perché volevo fare altro e investire i soldi vinti in un altro modo. Avevo sempre pensato che il poker sarebbe stato un trampolino, così ho aperto la mia prima attività: Athleticat. È un e-commerce sul quale vendiamo mobili per gatti, tutto in legno e artigianale.

Per gestire al meglio la mia attività ho iniziato a studiare web marketing e da circa due anni ho anche una mia agenzia di web marketing che collabora con una grande agenzia di Bologna (Studio Samo), per il quale sono docente di Facebook Advertising. Mi occupo anche di SEO e SEM. Questo è il mio lavoro adesso.

E il poker? Che ruolo ha nella tua vita oggi?

Continuo a giocare live, nei circoli. E non mi perdo mai le grandi series online, specialmente il Main Event e gli altri tornei più ricchi.

Infatti ti abbiamo visto nelle Galactic Series. Raccontaci com’è andato il torneo che hai vinto, un evento da €25 di buy-in che ti ha fatto incassare €19.876. È stato un torneo lineare oppure da montagne russe?

Sicuramente un torneo da montagne russe. Era un torneo con tanti Day 1 ma sinceramente non ricordo se l’ho giocato solo una volta o due. So che mi sono qualificato subito bene, top 10 del mio flight. Sono arrivato deep a 400 left restando sempre in top 3, ma da 30 left ho perso degli showdown e mi son trovato 10x.

Poi sono risalito un po’ senza showdown e vincendo un blind vs blind al 40% contro uno corto sono tornato deep. Ero chipleader a 7 left con 40 milioni (ma all’HU sono poi arrivato con 19 milioni, per farti capire). Prima avevo splittato A-K vs K-T con Roberto “CANABOT” Canali (per fortuna, visto che al flop aveva preso il Dieci) e avevo reshovato un FD mettendole al 30%, perso giustamente. Da lì in poi ho giocato più conservativo stando attento all’ICM fino all’HU finale dove appunto partivo 18 o 20 milioni vs 60 milioni. Insomma, mille emozioni.

Il payout dell’evento vinto da Paolino “PaoBz” Virciglio

Com’è cambiata la scena degli MTT Online dal 2012, quando vincevi il Sunday Special, a oggi?

La scena è cambiata radicalmente. Ora ci sono garantiti più bassi e il livello si è comunque alzato ai buy-in più alti. Alcuni tornei, ad esempio, sono ormai full reg. Poi ci sono tornei come quelli delle Galactic Series dove trovi sia i reg forti che gente che gioca a caso. Motivo per il quale non mi perdo mai le series.

Quale pensi che sia l’expected di un buon reg del .it nel 2018? Parliamo di MTT Online ovviamente.

Non so esattamente quanto sia l’expected di un top reg, perché non sono più molto nel giro, ma posso analizzare i dati. Da quello che vedo, e che mi dicono, i top winner del 2018 ad oggi sono sui 60.000 all’anno, quindi in prospettiva diciamo 80.000 euro annui, ma conosco top reg che lo scorso hanno fatto 80.000 euro e quest’anno sono in breakeven.

Credo che durante l’anno si debba fare per forza almeno uno shippo grosso e non è detto che capiti. Se runni normale o bene ai 10-30€ e non runni mai ai 100-250 è un problema, ed è probabilissimo che capiti vista l’offerta di gioco con tanti tornei low o mid buy-in e 1-2 tornei high al giorno.

Questo è proprio uno dei motivi per cui ho smesso. Quello che penso sia l’expected del .it oggi non è abbastanza per farmi fare una vita molto impegnativa, soprattutto a 31 anni (l’età che avevo quando ho smesso).

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Non avevi pensato di continuare a giocare, magari passando al dot com?

Ho pensato che l’unica opzione fosse trasferirmi e giocare cash live e .com (anche a livelli più bassi all’inizio), ma con altri obiettivi nella vita ho preferito fare altro. Ho sempre visto il poker come un trampolino per guadagnare e poi fare l’imprenditore, non mi sono mai visto come giocatore sul lungo periodo. Detto questo, se dovessi riuscire a far camminare da soli i miei business ed avere più tempo, sicuramente tornererei in pista più spesso.

Che ricordo hai degli anni più intensi della tua carriera? La pensi come Doug Polk che ha dichiarato di essere grato al poker perché gli ha dato tutto ciò che sognava?

Quando ripenso agli anni di poker sono orgoglioso e soddisfatto di quello che ho fatto e ottenuto. Soprattutto della vita che ho fatto, sempre in giro. Ora continuo a farla, ma più limitatamente, visto i vari lavori e impegni. Poi ho conosciuto un sacco di amici con cui tutt’ora organizzo trasferte pokeristiche e non. Il poker mi ha dato moltissimo. Sicuramente, come detto, mi ha dato i soldi per investire nelle mie attività e in questo senso è sempre stato il mio obiettivo, altrimenti avrei potuto fare l’ingegnere appena presa la laurea.

Credo che senza il poker e senza i soldi non avrei comunque fatto l’ingegnere e avrei aperto ugualmente qualcosa, con il peso però di un debito con la banca. La leggerezza di non aver debiti e pensare di poter chiudere tutto in tranquillità se qualcosa non funziona è una cosa non da poco.

Quali sono i tuoi piani futuri? Ti rivedremo ai tavoli?

Mi rivedrete ancora ai tavoli degli eventi più grossi online, questo sicuro. Saltuariamente anche live, più per fare delle rimpatriate che per altro. Sto valutando l’idea di andare al Battle of Malta ad ottobre. I progetti rimangono quelli di far crescere la mia azienda e continuare a crescere nel web marketing, ma il pallino di tornare a giocare più assiduamente è sempre li.

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