Jason Koon: “Il 2018 è stato l’anno migliore della mia carriera. Staking per gli high roller? Vi spiego…”

Pochi giorni fa abbiamo riportato la bella storia di Jason Koon, giocatore di poker americano che è riuscito a passare dalla povertà e dal degrado del luogo in cui è nato e cresciuto a una vita da sogno. Oggi, infatti, il 33enne americano è un regular delle partite più alte del mondo e gode di un patrimonio milionario. E anche se dice (giustamente) che l’obiettivo finale della vita non dovrebbe mai essere solo quello di diventare ricchi, è innegabile che si trovi in una posizione molto agiata.

Com’è arrivato ai massimi livelli del poker? Grazie a tanto studio, tantissimo impegno e la capacità di imparare dai propri errori. Ma non solo: per arrivare a giocare con regolarità i tornei più alti del mondo, fino a un milione di dollari di buy-in, è necessario per forza di cose avere una rete di staking a supporto. Perché nessun giocatore di poker è davvero rollato per questi limiti, nessun comune mortale ha il bankroll per giocare un high roller da $100.000, che richiederebbe almeno 7 o 8 milioni di dollari alle spalle.

Lo staking è un aspetto cruciale per la maggior dei top player e lo è anche per Jason Koon, che in un’intervista per CardPlayer.com ha spiegato come funziona questa pratica per gli esclusivi tornei high roller.

Jason Koon

Cosa serve per farsi stakare negli high roller live?

“Per poter anche solo essere considerato dai finanziatori devi essere un giocatore di poker che ha dimostrato di avere successo nei tornei. Devi essere un personaggio conosciuto e stimato nel nostro ambiente”, ha dichiarato Koon.

In particolar modo sono due i fattori chiave presi in considerazione da chi ha la disponibilità economica per stakare i giocatori per tornei con buy-in da decine, se non migliaia, di dollari.

“È fondamentale avere una ottima reputazione nel giro dei pro. In particolare devi avere la reputazione di essere una persona che ama lavorare duramente. E poi devi avere un grande volume di gioco alle spalle, devi essere uno che ha giocato a lungo online nei tornei più duri e ne è uscito vincitore. Secondo me il requisito principale per arrivare a sederti ai tavoli degli high roller è proprio questo: aver dimostrato di poter battere gli MTT Online high stakes. Se ci riesci, allora sei quasi automaticamente un giocatore profittevole anche negli high roller live”.

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Jason Koon: “Preferirei stakare un ragazzino dell’online rispetto a un reg live”

Nonostante sia principalmente un giocatore da live, Jason Koon ammette la superiorità dei regular dell’online. Al punto che se fosse lui a dover stakare qualcuno, sceglierebbe certamente un nome sconosciuto ma vincente dell’online.

“Io penso che se hai un’ottima conoscenza tecnica non ci metti poi così tanto tempo ad adattarti al contesto live. Ora come ora, preferirei nettamente stakare qualche 22enne che ha vinto i massimi online per i tornei high roller live invece di finanziare un giocatore di successo che ha giocato quasi solo live nella sua vita. Perché i giocatori che competono solo live basano tutto il loro gioco sull’istinto e quindi dovrei “resettare” il loro modo di ragionare per renderli competitivi anche negli high roller. Secondo me è un processo troppo duro, meglio affidarsi a un ragazzino dell’online che conosce già la teoria”.

Partypoker Millions Jason Koon

Jason Koon

Jason Koon: “Il 2018 è l’anno più profittevole della mia carriera”

Proprio grazie allo staking, Jason Koon è diventato un regular dei tornei high roller. E proprio grazie a questa posizione conquistata, è riuscito anche ad accedere alle ricchissime partite di cash game in Asia (sempre da stakato). Tutto ciò ha permesso a Koon di vivere il migliore anno della sua carriera a 33 anni: nel 2018 sta vincendo 11.5 milioni di dollari nei tornei live, senza tener conto del cash game…

“Sono decisamente nella forma migliore di sempre dal punto di vista pokeristico. Questo è un fattore chiave. Sono anche nella condizioni di vita ideali per poter viaggiare e giocare tornei altissimi. In più ho runnato bene negli spot che contavano. Posso dire che il 2018 è stato l’anno più profittevole della mia carriera“.

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