Bobby Baldwin, frettoloso addio a MGM: cosa c’è sotto?

Le leggende andrebbero trattate come tali, altrimenti è normale che si inneschi qualche polemica. Nello sport è stato così con campioni del calibro di Alessandro Del Piero e Paolo Maldini, ma anche il poker ha offerto in questi giorni un caso del genere. Un caso che riguarda Bobby Baldwin, uno degli artefici del poker moderno e autentica icona.

Bobby Baldwin

Bobby Baldwin, leggendario ispiratore della Bobby’s Room

Baldwin, vincitore del WSOP Main Event nel 1978, diventò fin da pochi anni dopo il suo trionfo prima un consulente e poi un manager di successo, nel mondo dei casinò USA. Il Golden Nugget, il Mirage e il Bellagio le case da gioco più famose che si sono affidate ai suoi servigi. Nel frattempo il suo mito andava avanti anche ai tavoli, al punto che divenne il primo giocatore a cui fu dedicata una sala da poker: la celeberrima “Bobby’s Room” del Bellagio, teatro da anni delle partite più alte ed esclusive di Las Vegas.

Da qualche anno Bobby Baldwin ricopriva l’incarico di chief customer development officer alla MGM Resort International e anche quello di presidente e CEO del CityCenter, il megaomplesso all’interno del quale si trova il famoso Aria Casino.

Partecipa a Spin and Goal e prova a vincere su PokerStars.it fino a 1.000.000 di euro! Se non sei già iscritto/a, registrati subito!

La caduta del 2017 e ora un addio sospetto

Proprio all’Aria, nel luglio del 2017, Baldwin rimase vittima di una rovinosa caduta dalle scale. L’allora 67enne riportò la frattura del bacino e di alcune costole, venendo anche operato ad un gomito.

Nella giornata di venerdì è arrivato uno stringato comunicato stampa della MGM Resorts International, in cui si annuncia che Baldwin lascerà entrambe le sue cariche nel gruppo entro la fine del 2018.

Non sono addotte motivazioni per questo passo indietro, né lo stesso Bobby Baldwin ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito. Elementi, questi ultimi, che hanno favorito la nascita di parecchi dubbi, seminati da diversi siti di settore. La voce più ricorrente è che Baldwin sia stato in qualche modo “dimissionato” forzatamente. Non è da escludere un legame della vicenda con la già citata caduta di quasi un anno e mezzo fa.

CONTINUA A LEGGERE