Brian Rast analizza la mano più assurda della sua carriera: overbet 6x di Phil Laak e call con A-high!

Brian Rast è uno dei giocatori di poker più vincenti al mondo grazie ai successi ottenuti nei tornei live e nelle partite di cash game di Las Vegas che frequenta con grande regolarità. Ma se oggi Rast appare in tutto e per tutto come un pro che si è realizzato a pieno, c’è stato un periodo della sua carriera in cui non aveva grande sicurezza nei suoi mezzi.

Non parliamo di molto tempo fa ma del 2013. Rast era nel bel mezzo di un doloroso downswing che aveva avuto un effetto non solo sulle sue finanze ma anche sulla sua autostima e sul suo mindset: perdeva e di conseguenza giocava sempre peggio. Come uscì da questo periodo così buio? Riuscì a ripartire grazie a una lettura pazzesca su Phil Laak in un high roller da ben $125.000 di buy-in.

La mano tra Phil Laak e Brian Rast

Siamo al tavolo di un torneo da $125.000 di buy-in, un high roller ad inviti organizzato una nota poker room internazionale. La mano inizia con il rilancio da early position di Rast, che ha **fa* **f8* in mano. Phil Laak è sul big blind e difende con **pq* **p7*. Il flop è **q3* **p6* **q4*, Laak fa check e Rast decide di non c-bettare con il suo A-8. Il turn è un **f0* e ancora una volta entrambi fanno check.

La mano è quindi molto tranquilla fino al river, quando compare un altro 10, per la precisione un **q0*. Il piatto è di sole 36.000 chips su blinds 4000-8000 ma sull’ultima carta Phil Laak decide di inventarsi un bluff a dir poco estremo: mette Rast all-in per 200.000 chips complessive. Circa 6 volte l’entità del piatto.

Con questo gesto di prepotenza, il marito di Jennifer Tilly sta provando a vincere il piatto con la forza, rappresentando un range estremamente polarizzato: può avere un punto molto forte come un 10 o un colore oppure essere completamente in bianco.

Brian Rast

L’analisi di Brian Rast

“La mano si è evoluta rapidamente da piccolo pot a monster pot. Improvvisamente dovevo prendere una decisione per tutto il mio torneo. In quel momento le emozioni hanno preso il sopravvento e ho iniziato a parlare a Phil. Non è normale per me, non lo faccio mai”, spiega Rast in una video-analisi per PokerGo.com.

Come detto, il pro di Las Vegas era in un periodo di downswing che stava minando la sicurezza nei suoi mezzi. Ciononostante a volte è proprio nei momenti di difficoltà che trovi la forza di reagire.

“In quella situazione ad altissima tensione, invece di foldare stavo pensando di effettuare il call più assurdo di sempre“, dice Rast. “Se chiamo con A-high lì non è detto che lo debba fare ogni volta che uno va all-in per 6 volte il piatto, quindi era una mossa che andava oltre alle questioni di lungo periodo e GTO. Sono sicuro che un solver mi direbbe sempre di foldare“.

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Chiamare una overbet 6x con A-high e vincere

Alla fine, incredibilmente, Brian Rast trova il coraggio di effettuare la chiamata più grande della sua carriera.

“Phil sapeva che se avesse fatto una puntata più piccola avrei sicuramente chiamato. Quindi perché puntare così grosso se aveva un punto forte? Quella overbet grande sei volte l’entità del piatto mi sembrava sempre di più un bluff“.

Allo showdown Brian Rast scopre di aver fatto un hero call vincente, quando Laak mostra Q-high. Chiamare con A-high per i suoi resti gli ha permesso di uscire da quel periodo negativo ritrovando grande fiducia nel suo istinto.

“Quando sei un esperto di qualcosa, perché ci hai passato più di 10.000 sopra, impari a fidarti prima di tutto del tuo istinto e poi dopo della tua razionalità. Quella mano è un buo modo per ricordarmi che devo sempre fidarmi del mio istinto, al di là delle questioni matematiche”.

La mano:

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