EPT Sochi, Iskandarov shippa l’High Roller e al primo torneo live vince oltre 107mila euro!

Incredibile ma vero: Rushad Iskandarov si aggiudica l’High Roller dell’EPT di Sochi, il mega evento pokeristico continentale terminato venerdì nella città russa sulle rive del Mar Nero. Detto questo, quale sarebbe la stranezza? Che il giocatore azero, con alle spalle un’esperienza di quattro anni nell’online, è alla prima vittoria live. E che appunto, incredibile ma vero, era la sua prima partecipazione in un torneo dal vivo.

Ma andiamo con ordine.

Manuel_Kovsca_733_EPT_Sochi_2019_RUSHAD_ISKANDAROV_Winner_Event__19_HR.jpgRushad Iskandarov, vincitore dell'HR a Sochi

Il giorno decisivo, il terzo, dalle 84 entry iniziali erano rimasti in ballo solo in nove giocatori. Al comando c’era il connazionale di Iskandarov, Elvin Sarkarov, con oltre un milione di chip (1.040.000). Lo inseguiva il taiwanese Pete Chen, runner-up virtuale con all’attivo 666mila pezzi. Iskandarov era già posizionato bene, in terza posizione, con 521mila gettoni, mentre alle sue spalle rincorrevano i russi Bukreev (496mila), Kolyasnikov (447mila), Shaykhov (409mila) e Kiselev (137mila), il bielorusso Yantsevich (326mila) e lo spagnolo Ramon Colillas (150mila).

Pronti via, comincia la giornata e nelle prime fasi scattano le prime eliminazioni: il primo a uscire, con un payout di €11.112, è stato Kiselev, il giocatore con lo stack minore, che con Asso-Nove suited impatta nella doppia donna di Pete Chen (accompagnata da altre due nel board).

Non passano nemmeno 15 minuti ed è Shaykhov a dover salutare per una (doppia) bad beat che gli vale comunque €14.657: il suo Asso-Donna, dopo l’all-in preflop, si scontra con il raise (con Donna-Jack suited) di Kolyasnikov. Shaykhov non esce subito ma lo stack è irrimediabilmente compromesso: il suo torneo termina poche mani dopo, quando un Asso-Donna di Bukreev ha la meglio sulla sua coppia di donne.

L’eliminazione successiva ha come protagonista, in negativo, Ramon Colillas, che chiude settimo dopo che il suo Asso-Dieci si scontra sul muro rappresentato dalla coppia di quattro del chipleader del giorno precedente, Elvin Sarkarov: al flop esce un altro quattro e per lo spagnolo di Barcellona, membro del Team PokerStars Pro, lo spazio per mettere sul tavolo una delle sue magie scompare. Il vincitore del PSPC lascia il campo incassando €18.729.

e7555a85ab.jpegIl pro spagnolo di PokerStars, Ramon Colillas (a sx), si congeda dal final table

A sei giocatori ancora in ballo le eliminazioni rallentano, almeno un po’. Così è necessario rientrare dalla prima pausa per assistere all’uscita del chipleader del Day1, Kolyasnikov, fino a quel momento uno dei più attivi. Con uno stack decimato, è “dovuto” andare all-in da under the gun con Re-Dieci. Ne approfitta Sarkarov, che va a sua volta all-in con Asso-Jack suited in late position, ma Iskandarov manda un avvertimento a tutto il tavolo giocando due re. Probabilmente questo super all-in è decisivo: Kolyasnikov è fuori in sesta posizione per €23.806 e Iskandarov vola per la prima volta in testa al chipcount.

L’azero ci prende gusto ed elimina anche Yantsevich, che termina la sua corsa in quinta posizione intascando €30.417: con 13 big blind ancora a disposizione, il bielorusso va all-in con Asso-Re. Sembrava potesse avere la meglio ma al river un dieci permette a Iskandarov di formare una coppia grazie al dieci e al nove suited che aveva in mano. È stato comunque un ottimo risultato per Yantsevich, che con questa performance supera il muro dei $100.000 di guadagni in carriera.

Il giocatore successivo a uscire, appena giù dal podio, è Pete Chen, uno dei migliori del torneo. Il fortissimo taiwanese esce per mano di Sarkarov, con una coppia di quattro contro Asso-Donna: con questo quarto posto, però, Chen aggiunge altri €38.416 ai suoi già ragguardevoli risultati in tornei live.

e7312700c6.jpegElvin Sarkarov

A questo punto, i giocatori ancora in corsa per il titolo sono tre: Iskandarov, Sarkarov e Bukreev. Anche in questo caso non è dovuto passare molto tempo per decretare il terzo classificato: Iskandarov va all-in dal bottone con Donna-Dieci e Bukreev, ultimo russo in gara e player con lo stack più corto, risponde con asso-donna dallo small blind. Siamo al river, e il futuro campione realizza una scala (T-J-Q-K-A): Bukreev è fuori, e si congeda con €49.959, miglior risultato in carriera.

Arriva il momento del rush finale, con i due azeri assoluti protagonisti. Ed è davvero un gran finale, forse addirittura epico: contendenti che se le danno di santa ragione e chiplead che continua a cambiare titolarità per oltre tre ore. Dalla lotta esce sconfitto Sarkarov, che dopo aver bluffato con un all-in al river su un board accoppiato non ha potuto evitare il tris di cinque fatale del rivale.

b6ca28e668d.jpgInizia il duello...

Sarkarov diventa runner-up dell’evento e porta a casa circa €76.000 mentre Iskandarov si laurea vincitore per una prima moneta da 107mila euro circa.

Dopo aver preso fiato e recuperato un po’ dalla fatica e dalle emozioni, Iskandarov ha detto che quello che gli è accaduto è incredibile. Il motivo è semplice: gioca esclusivamente online, e non dedica tempo a tornei live. Il viaggio a Sochi era programmato con alcuni vecchi amici per combinare il poker a un po’ di svago. Alla domanda su come si sentisse dopo la vittoria, la sua risposta è stata: “A essere onesti è stato molto, molto stressante! È stato difficile giocare contro player così bravi”. È tempo di relax adesso per il nuovo campione. E con i suoi compagni di sempre, nella divertente Sochi, non sarà certo complicato.

Con quest’ultimo risultato si conclude l’EPT di Sochi, stagione 2019, e con esso anche i nostri report. Per quanto riguarda lo European Poker Tour, il prossimo appuntamento è fissato per il 25 aprile, a Monaco, con la seconda kermesse della stagione. Ci vediamo al casinò!

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