Primo aprile: il giorno dei bluffer!

Il Primo di Aprile è un giorno speciale, un giorno in cui gli scherzi agli amici sono tollerati. Anzi, le persone sono persino incoraggiate a ingannare, mentire e di conseguenza trarre profitto a spese altrui.

Se ci pensate, il 1° aprile è un po’ come trovarsi al tavolo da poker. In entrambe le situazioni è accettato cercare di ingannare gli altri. In entrambe le situazioni siete anche sempre sull’attenti per stanare chi sta cercando di ingannare voi. Ed è tutto permesso dalle “regole” del gioco (o del giorno).

In un certo senso, il primo di aprile è una lotta tra bluffer e bluff catcher.

Possiamo evidenziare molti modi in cui questo tentativo di ingannare ricorda i diversi tipi di deception tipici della strategia del poker.

6417_AD_One_Free_Play_Everyday_Launch_IT_static-450x300.jpgVi fidereste di lui?

1. Scherzi e bluff: il permesso di mentire

Il nostro amico Joe Stapleton di PokerStars TV è famoso per i suoi scherzi quando commenta il poker. Ho pensato di chiedergli in che modo scherzare possa essere simile ad un bluff.

Ciò che amo di più dei bluff e degli scherzi è che in entrambi i casi è socialmente accettabile mentire“, dichiara Stapleton. “Nessuno si arrabbierà con te dopo che hai mentito. O almeno non di solito“.

Joe ha ragione. Se riuscite a bluffare, be’, fa parte del gioco. Allo stesso modo, quando dite “toc toc” e qualcuno risponde “chi è?”, nessuno si aspetta che replichiate dicendo la verità: anche questo fa parte del gioco.

Come fa notare Stapleton: “Nessuno dice mai CHE COSA? Vuoi dire che un prete, un rabbino e un ministro NON erano insieme sulla stessa barca? Vai al diavolo!

2. Scherzi e bluff: raccontare una storia credibile

Saper organizzare uno scherzo non è così diverso da sapere come si gioca a poker. Anzi, gli scherzi del Primo Aprile in realtà implicano una formula generalmente comune nella preparazione degli stessi.

Navigando sul web in occasione del primo di aprile, capita di imbattersi in qualche notizia spacciata come reale, quando in realtà si tratta di completa finzione – più di quanto non succeda di solito.

Uno dei miei esempi preferiti è l’articolo di George Plimpton, comparso sull’edizione del 1 aprile 1985 di Sports Illustrated. L’articolo parlava di un interessante arrivo in forza ai New York Mets, Haydern Siddartha “Sidd” Finch che, a quanto pare, sapeva lanciare una fastball a 270 km/h.

Alcuni lettori, non soffermandosi sulla data, credettero alla storia. Dopo tutto, c’erano delle foto del tizio (o di un tizio) con la divisa dei Mets in compagnia dei veri giocatori. E anche se molti dettagli della storia di Finch sembravano poco credibili, non c’erano menzioni sul fatto che potesse essere un fake. D’altro canto, la stagione del baseball stava per cominciare, e quello è il periodo in cui gli appassionati sono più disposti a sognare. In particolare, i fan dei Mets erano entusiasti.

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Joe "Stapes" Stapleton: bugiardo professionista

Molti scherzi funzionano in modo simile. Quando riesci a costruire una storia alle sue spalle, lo scherzo ha più probabilità di riuscire. Lo stesso vale per il bluff. Se l’avversario pensa che la vostra grossa puntata sia “credibile”, sarà più probabile che foldi.

Più è credibile, più lo scherzo avrà l’effetto desiderato“, dice Stapleton. “Ecco perché si ride molto di più alla barzelletta di un tizio che va dal dottore che a quella in cui ci vanno due dinosauri“.

E se non sei d’accordo, mi piacerebbe tanto giocare a poker con te“, conclude uno dei due commentatori di PokerStars.

3. Scherzi e bluff: a caccia della ricompensa

Perciò, due dinosauri giocano a poker e uno dei due piazza un check-raise in all in. Il problema è che questo dinosauro ha sicuramente una mano a progetto e non ci sono possibilità di scala o di colore. La storia non è credibile, l’altro dinosauro chiama e lo stack dell’avversario si estingue.

Pessimo bluff – e pessima battuta.

Se il tuo scherzo o il tuo bluff non sono credibili, non otterrai nulla“, spiega Stapleton. “Senza una storia, stiamo parlando di un pessimo bluff o di un pessimo scherzo“.

I giocatori che hanno spesso successo nei tornei live oppure online, e nelle partite cash, conoscono l’importanza di costruirsi un po’ di credibilità prima di bluffare, che sia durante le mani o i giri di puntata precedenti.

Lo stesso vale per chi fa uno scherzo. Se il pubblico non se lo beve – o se (più spesso) non è disposto a concedere un po’ di sospensione dell’incredulità – il risultato non arriva.

Perciò, cari amici che amate scherzare, tenete a mente tutto quanto detto finora quando indossate la vostra faccia da poker e cercate di bluffare i vostri amici e colleghi. Mentite con orgoglio, rendetelo credibile, e godetevi i risultati.

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