“FLAMIGIO” alias Giovanna Dimartino: la mia vita tra famiglia e poker!

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Il poker “non è un gioco per signorine”. Sembra essere un pregiudizio vecchio quanto il gioco stesso. Eppure sono ancora in molti a pensare che le donne non posseggano le qualità giuste per essere vincenti al tavolo. Non hanno la giusta dose di aggressività, troppo “tight”, bluffano poco… Eppure il poker live, soprattutto a livello internazionale, ha ampiamente dimostrato che il gentil sesso sa farsi valere anche in questo campo. L’elenco di giocatrici vincenti è ormai lungo e non staremo qui a ripeterlo; è sufficiente ricordare la recente fantastica vittoria di Maria Lampropulos al PCA 2018.

E nell’online? Qui la cosa si complica. Siamo certi che ci siano tantissime giocatrici presenti ogni sera ai tavoli virtuali, ma la maggior parte di loro preferisce rimanere nascosta dietro al nickname. Per riservatezza o forse per scelta strategica. Ma quando qualcuna decide di esporsi, spesso c’è un’interessante storia di poker da raccontare.

FLAMIGIO” è un nickname che si vede di frequente in azione su PokerStars.it. E con ottimi risultati: solo per citare i più eclatanti, ricordiamo la doppia vittoria il 31 gennaio scorso nel “The Big 10” (battendo Andrea Carini nell’hu finale) e nel “The Big 15” e soprattutto il successo nel Sunday Special di qualche giorno fa.

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Dietro a “FLAMIGIO” c’è Giovanna Dimartino la quale, in mezzo ai tanti impegni familiari e di lavoro, ha trovato il tempo di rispondere alle nostre domande. E noi per questo la ringraziamo.

Piacere di conoscerti Giovanna. Ci racconti qualcosa di te? Per esempio come e quando è nata la sua passione per il poker?

Piacere mio! Mi chiamo Giovanna Dimartino, vivo con la mia famiglia a Pachino, in provincia di Siracusa. La passione per il poker nasce nel lontano 2009. Ho iniziato con il poker online, giocando prima sulla piattaforma di Gioco Digitale, poi nel 2011 mi sono registrata su PokerStars.it.

Come si svolge la tua giornata tipo? Come concili gli impegni di tutti i giorni con quelli al tavolo da gioco?

Sono moglie, madre, impiegata e giocatrice di poker! Le mie giornate sono davvero “full”, ma sono una persona abbastanza determinata e so organizzarmi per conciliare tutti gli impegni, soddisfare le mie esigenze e dedicarmi anche al gioco del poker sia live che online.

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Sappiamo che la tua è una storia “familiare” di poker, nel senso che giocano anche altri membri della tua famiglia. Chi ha iniziato per primo? Vi scambiate consigli, studiate e fate analisi di gioco insieme?

Nel mio contesto familiare il gioco del poker e’ approvato da tutti i componenti, anche perchè all’inizio sono stati i miei figli a praticarlo. Io li osservavo, seguivo i tornei online e, dopo aver appreso gli elementi fondamentali del gioco, ho iniziato anch’io a fare piccoli tornei. Sicuramente è stata l’esperienza che ho accumulato in tutti questi anni che mi ha portato a raggiungere bellissimi risultati.

Come il Sunday Special. Ci racconti com’è andato, quali sono state le mani decisive e /o le sensazioni che hai avuto durante la competizione?

Domenica 12 marzo mi trovavo a Ragusa per partecipare ad un torneo live. Dal momento che avevo con me il mio iPad, per non farmi mancare nulla, mi sono iscritta a 3 tornei tra cui il Sunday Special, l’unico in cui sono approdata al Day2. Ho cominciato la seconda giornata con 116.000 fiches e all’inizio sono rimasta un po’ ferma per studiare il tavolo. Poi ho fatto qualche tribet e ho cominciato ad accumulare fiches. Una mano decisiva per il torneo, che mi ha fatto capire che potevo puntare ai primi posti, è questa: apro da middle position con coppia di K, il grande buio tribetta, io forbetto, lui va all-in. Chiamo e lui gira AA: al flop ho fatto un bel poker di K e da lì sono salita a circa un milione! A quel punto, in maniera poco carina, nella chat qualcuno ha ironizzato chiedendomi se in quel momento io stessi stirando, visto che in passato ho dichiarato di aver iniziato un torneo mentre stavo stirando – un torneo che poi ho vinto. Mi dispiace dirlo, ma devo aggiungere che sono rimasta abbastanza amareggiata dal comportamento che alcune persone hanno avuto nei miei confronti, rilasciando commenti puerili e insensati.

Il tuo gioco è piuttosto aggressivo e, possiamo dire, carico di adrenalina! In particolare al tavolo finale sei quasi sempre stata all’attacco. Faceva parte di una strategia preparata a tavolino o è una tua caratteristica tecnica e/o caratteriale?

Per quanto riguarda la fase conclusiva del torneo, posso dire che ho approfittato della dote di fiches che avevo. Ho applicato un gioco aggressivo e, grazie anche al peso di un payout ricco dove ogni step significava migliaia di euro di differenza, ho spesso fatto foldare mani migliori delle mie.

Come utilizzerai i soldi vinti? Una parte li destinerai a progetti legati al poker (tornei live, online, altro)?

Li utilizzerò per varie cose, ben concrete, e per partecipare ad alcuni tornei live insieme alla mia famiglia.

E noi saremo felici di poter raccontare i tuoi prossimi successi. Grazie ancora Giovanna e in bocca al lupo!

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