Forti ai tavoli ma ingenui nella vita? Seidel, Juanda e Clark truffati per $1,3 milioni da un gambler recidivo

Erik Seidel, John Juanda e Zachary Clark sono stati vittime di una truffa milionaria riguardo l’acquisto (mai avvenuto) di tickets del Super Bowl 2017. Secondo l’accusa, a scammarli sarebbe stato Seyed Reza Ali Fazeli gambler di Las Vegas, già condannato per una truffa simile in passato. In questa vicenda i tre poker pro hanno dimostrato una certa leggerezza, considerando che hanno messo una cifra considerevole nelle mani di un uomo che aveva debiti per $2,6 milioni con i casinò di Las Vegas, Aria e Bellagio.

Avidità o eccessiva ingenuità? Chi lo sa? Quello che è certo è ora il caso è all’attenzione dei giudici in California: Ali Fazeli rischia fino a 40 anni di carcere (è stata promossa nei suoi confronti un’azione penale per truffa). I tre sarebbero stati scammati complessivamente per $1,3 milioni.

Erik Seidel

 

Seidel, Juanda e Zach hanno versato tale somma nelle mani di Fazeli e la sua società (Summit Entertainment Group). L’accordo era che Faveli avrebbe dovuto utilizzare tali fondi per comprare tickets per l’NFL Super Bowl del 2017. Clark e Seidel hanno investito mezzo milione a testa mentre Juanda $300.000.

Secondo quanto raccontato ai suoi investitori, il piano di Fazeli era quello di acquistare i biglietti e poi rivenderli attraverso il suo sito onlinetickets.com con un notevole profitto da distribuire ai tre players. Fazeli avrebbe utilizzato – secondo quanto raccontato – 10 milioni di dollari per acquistare 2.800 biglietti del Super Bowl e restituire il denaro investito ed i profitti a Seidel e company, in base anche alle cambiali che ha firmato e consegnato ai poker pro.

In realtà Fazeli non avrebbe mai comprato i tickets. Secondo i documenti depositati in tribunale in California, l’imprenditore con 1,3 milioni di dollari avrebbe estinto debiti pregressi e pagato diverse iscrizioni negli high roller dell’Aria a Las Vegas.

Fazeli nel 2016 ha incassato in 10 tornei high stakes $1.82 milioni con buy-in che variavano da $25.000 a $30.000.

Non è la prima volta che l’uomo viene accusato di truffa legata alla vendita di biglietti per eventi sportivi. Nel 2016 un giudice l’ha condannato al termine di un lungo procedimento giudiziale per quanto riguarda alcuni ticket dei Mondiali di calcio in Germania del 2006.

 

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Secondo quanto emerge dai documenti depositati in tribunale e pubblicati da Cardplayer, l’Aria ha fatto causa a Fazeli per un debito di 2,1 milioni di dollari (debito esteso in ben 34 occasioni). Da quel momento, il gambler ha versato al casinò di Las Vegas 1 milione (utilizzando molto probabilmente i soldi di Seidel, Juanda e Zach): in questo modo avrebbe potuto partecipare agli high roller (bruciando gli altri $300.000 nei buy-in).

Anche il Bellagio rivendica un credito di $500.000 nei suoi confronti.

Fazeli, dinanzi alla Corte Federale, si è dichiarato non colpevole ma in caso di condanna rischia fino a 40 anni di carcere.

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