Nel poker come nella vita: ecco le cinque abilità che funzionano ovunque. Parola di Maria Konnikova

Si sa, le informazioni nel poker sono importanti. Se sei già un buon giocatore di poker, o sei sulla strada per diventarlo, sarai certamente al corrente di quanto importanti siano i dati e gli indizi che puoi ricavare dall’osservazione degli avversari. Il poker, in fondo, è “semplicemente” un gioco di informazioni incomplete. Spetta a te raccogliere quelle che ti possono far intuire le mosse dei tuoi antagonisti. O, perlomeno, leggere ogni situazione nel modo più accurato.

A pensarci bene, però, queste stesse considerazioni valgono anche nella vita di ogni giorno. Lo sostiene con forza l’ambasciatrice di PokerStars Maria Konnikova, giocatrice di poker, psicologa e scrittrice, che recentemente ha chiarito alla prestigiosa platea del World Economic Forum di Davos quanto alcune abilità siano assolutamente trasversali.

maria-konnikova-champion-pass-8mar18.jpgMaria Konnikova con il trofeo del PCA National vinto nel 2018 e il relativo Platinum Pass

1. Negoziare efficacemente

La prima è la capacità di negoziare efficacemente. Ti sei mai trovato nella situazione di dover discutere con il tuo capo il nuovo stipendio e sentirti impacciato, o addirittura congelare? Forse dovresti giocare di più a poker. Considera questa situazione: sei al tavolo verde, hai la mano nuts e vorresti capire quanto potrebbe puntare al river il tuo avversario. Ecco, in questo caso, secondo Konnikova, sarebbe opportuno parlargli per decodificare il suo stato emotivo e agire di conseguenza. In sostanza, imparare a ottenere informazioni in anticipo per operare meglio conviene: perché precludersi la possibilità di ottenere vantaggi, come un extra nella busta paga, mentre il capo è convinto di star conducendo un grande affare?

Non solo: la PokerStars Ambassador fa rientrare in quest’ambito il tema della posizione, che sarebbe utile tradurre nel vantaggio di poter avere l’ultima mossa. “In ogni trattativa a due c’è sempre un vantaggio nel muoversi per secondi: chi ha questo vantaggio?“, chiede Konnikova. “Se qualcuno ti chiedesse quanto vorresti guadagnare sarebbe sciocco rispondere in modo preciso. Meglio cercare di svicolare, di far fare alla controparte la prima mossa: si evita di ancorare la trattativa a un livello troppo basso“.

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2. Guardare indietro per guardare avanti

Seconda abilità: conoscere se stessi attraverso l’analisi delle performance passate, cercando di capire cosa e dove si è sbagliato ed evitando, al contempo, di accampare scuse per togliersi di dosso il peso della responsabilità. In particolare dopo una bad beat, dove imparare a reagire in modo logico e razionale – riconoscendo anzitutto che non è possibile tornare indietro e rimediare – è assolutamente fondamentale. La mente pokeristica ben allenata è molto importante nella vita: aiuta a evitare la ripetizione di errori oppure peggiorare situazioni già deteriorate.

3. Valutare il rischio

Konnikova sostiene che “la fiducia sembra l’atteggiamento naturale, il nostro stato di default, mentre sembra invece che la mancanza di fiducia debba essere appresa“. Espandendo questo concetto in ambito pokeristico, l’americana spiega che i grandi fold sono un’abilità propria dei grandissimi player: foldare è più complesso che chiamare perché è necessario aver fiducia in quello che “dice” l’avversario. La società sembra indurci alla sfiducia nei confronti del prossimo e questo si può tradurre in una perdita di importanti occasioni. Il poker ci allena a disimparare questo atteggiamento aprioristico e a valutare ogni situazione senza preconcetti e in base agli elementi che riusciamo ad elaborare.

Insomma, in generale fidarsi di chi ci circonda sembra essere di grande aiuto, a patto che le informazioni raccolte siano ben pesate. “Infatti”, precisa Konnikova, “le persone che si fidano tendono a a essere più felici, ad assumere più rischi e a conseguire risultati migliori.

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4. Imparare a essere disciplinati

Come giocatore di poker, sai che giocare per uscire dalla noia non è la migliore delle scelte. E dovresti anche saper riconoscere quando le dimensioni del tuo stack rendono poco appropriato giocare certe carte da certe posizioni. Nella misura in cui impariamo a essere disciplinati evitando un approccio sregolato, i risultati inizieranno ad arrivare. Sulla scorta di questa premessa, Konnikova afferma che nella vita di tutti i giorni, per raggiungere un obiettivo, è necessario seguire una strategia ben definita. Se ad esempio si vuole perdere peso, aumentare la massa muscolare o semplicemente migliorare la forma fisica, per quanto allettante possa essere mangiare qualcosa che non si dovrebbe, sarebbe il caso di non compromettere il risultato di lungo periodo con un piacere temporaneo. Di più, sarebbe opportuno allenare il cervello alla pazienza e alla concentrazione sugli obiettivi a lungo termine: in questo modo i risultati possono essere davvero eccellenti.

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5. Sapere in quali situazioni è meglio perdere

È innegabile, le persone esibiscono frequentemente l’impulso di voler avere ragione. Ma anche in queste situazioni, la mente pokeristica può insegnare qualcosa: invece di agire per vedere trionfare il proprio punto di vista è spesso più sensato procedere in modo scientifico. Ad esempio decidendo di passare una mano che potrebbe essere leggermente favorita anche contro un avversario più debole sapendo che, quasi certamente, nel prosieguo della partita arriveranno carte migliori. Questo significa essere consci del fatto che concedere piccoli successi per giocare con le probabilità a favore conviene. In questo senso, Konnikova cita le parole di una leggenda del poker, Amarillo Slim, che disse: “Puoi tosare una pecora molte volte, ma puoi scuoiarla una volta sola“.

In sostanza, è essenziale identificare i momenti in cui conviene avere ragione e quelli in cui la migliore strategia è incassare una piccola sconfitta. Conservando però intatte le possibilità di raggiungere l’obiettivo prefissato.

Tratto da Do you use these 5 poker skills to succeed in every day life? di Tom Victor per PokerStarsblog.com.

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