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Il poker in Asia sta vivendo un boom, e Macao ha fatto da apripista

Il gioco d’azzardo a Macao è diventato legale dalla metà del diciannovesimo secolo, ma solo una ventina d’anni fa questa città era martoriata della Triade, che ne controllava la parte più nascosta, trasandata e pericolosa.

Andando avanti nel tempo fino al 2017, troviamo un posto quasi irriconoscibile; la trasformazione è estrema. Grandiosi palazzi dorati dedicati al gambling, illuminati dai fari dei neon, oggi dominano l’orizzonte di quella che non solo è diventata la capitale del gioco d’azzardo dell’Estremo Oriente, ma del mondo intero.

Con una superficie di 30 chilometri quadrati, Macao ospita 600.000 abitanti, ma l’ex colonia portoghese nel 2016 ha accolto qualcosa come 30 milioni di visitatori.

La maggior parte di questi viaggiatori viene dalla Cina, anche se il numero di turisti provenienti dal resto dell’Asia e del mondo, desiderosi di provare ciò che questa insolita destinazione ha da offrire, è in continua crescita.

Se Las Vegas detiene il titolo di ‘capitale mondiale dei party’, Macao è senza dubbio la nuova Mecca del Gioco d’Azzardo: da ormai dieci anni, il volume di denaro giocato nell’ex colonia portoghese ha superato nettamente quello della Sin City.

Oggi parliamo di cifre davvero pazzesche: nel 2016, a Macao sono stati giocati 28 miliardi di dollari, oltre 4 volte di più rispetto ai 6,3 miliardi di dollari fatti registrare dai casinò resort della famosa Strip di Las Vegas.

“La cultura tra Macao e Las Vegas è molto diversa”, ha raccontato Celina Lin, Team PokerStars Pro nata a Shanghai. “La gente non viene a Macao per fare festa o vedere spettacoli; è troppo presa dai giochi da casinò”.

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La Team PokerStars Pro Celina Lin ha vissuto a Macao per più di sette anni

Chi ha provato i casinò di Las Vegas, presto scoprirà una dicotomia pronunciata tra le sale da gioco della Sin City e ciò che Macao ha da offrire. Roulette, blackjack, dadi e slot a Macao non sono certo né diffusi né popolari come lo sono invece negli Stati Uniti d’America.

I cinesi, piuttosto, sono innamorati del baccarat. Non a caso questo gioco contribuisce all’incirca per il 90% di tutto il volume d’affari generato dai 39 casinò di Macao, ed è particolarmente gettonato tra gli high roller che giocano nelle lussuose sale VIP private.

“Chi viene a Macao, trova un sacco di baccarat”, ha detto la Lin.

Avventurarsi in un casinò significa tuffarsi in un mare di tavoli di baccarat, occupati da giocatori che spillano le carte con cautela, sperando di avere la Dea Bendata dalla propria parte.

Non a caso, i gambler cinesi sono notoriamente superstiziosi. Ecco perché i casinò di Macao osservano meticolosamente le leggi del feng shui (“vento e acqua”, tradotto letteralmente) per quanto riguarda il design architettonico, la struttura e l’arredamento. Il colore rosso, invece, è associato alla prosperità, alla buona sorte e alla difesa dagli spiriti maligni.

Inoltre, i numeri 8 e 9 sono considerati fortunati, mentre il 4 viene evitato ad ogni costo, anche in fase di costruzione di un casinò (il posto 4 di solito non c’è al tavolo del baccarat, per fare un esempio), dato che è ampiamente associato con la morte.

I gambler cinesi, poi, non bevono tanto alcol quanto i giocatori dei casinò occidentali: preferiscono sorseggiare bevande alla caffeina, per mantenersi mentalmente arzilli. A Macao, il gioco d’azzardo viene preso molto più seriamente che a Las Vegas.

C’è un nuovo gioco in città

Macau Chips_17Mar171.jpgCi sono sempre un sacco di chip, quando si gioca a poker a Macao

Se il baccarat domina, il fascino del poker continua a diffondersi sempre più: il numero di cinesi che si cimenta in questo gioco di carte e di abilità cresce costantemente.

Non a caso a Macao si giocano alcune delle partite cash più ricche al mondo, motivo per il quale i top player del poker vi si recano spesso per scornarsi non solo contro i colleghi professionisti, ma anche – e soprattutto – con i tycoon asiatici che amano il gioco.

E ora, ovviamente, anche il PokerStars Championship, che debutta a Macao, scrivendo un nuovo capitolo della storia della crescita del gioco del poker non solo in città, ma in tutta la regione.

Il poker è all’apice di una parabola ascendente che sta attraversando questo angolo dell’Asia, e che rende Macao uno degli “ultimi mercati non sfruttati” al mondo, secondo il direttore degli eventi live di PokerStars, Edgar Stuchly.

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Edgar Stuchly, direttore degli eventi live di PokerStars

“È a causa delle partite cash più ricche al mondo, che si giocano qui, e per la capacità dei tornei di crescere costantemente, anno dopo anno”, ha dichiarato. “Macao attinge ai molti nuovi mercati della regione, per far crescere continuamente le sue partite di poker, e questo sfocia in un ottimo mix di giocatori di ogni tipo e di ogni livello di esperienza, che si ritrovano insieme al tavolo”.

Pensieri, questi, che riflettono anche l’opinione della Lin, che a Macao ci ha vissuto per sette anni.

“Vedo giocatori che imparano a giocare a poker e iniziano a giocare meno al baccarat e, a volte, smettono del tutto perché trovano più divertente il poker”, ha dichiarato. “Invece di giocare contro il banco, il poker permette loro di divertirsi chiacchierando. Questa tendenza prevale nelle generazioni più giovani, che amano giochi stimolanti e che richiedono capacità di ragionamento”.

La passione per i giochi è radicata nella cultura cinese, e con una popolazione di 1,35 miliardi di persone, il futuro del poker è certamente radioso.

Il vincitore del Main Event delle World Series of Poker 2003, Chris Moneymaker, è tornato da poco da un viaggio a Sanya, una città che si trova nel sudest dell’isola cinese di Hainan, ed è rimasto “meravigliato” constatando di persona quanto il fascino del poker stia crescendo.

“I cinesi hanno la passione per i giochi di abilità e per i giochi in genere, ed è evidente come il poker stia per esplodere”, ha spiegato. “Ci sono già tanti club di poker e leghe in tutta la Cina, ma dal punto di vista della conoscenza del gioco è un territorio ancora inesplorato. Quando la Cina avrà più piattaforme di training, mi aspetto che il poker esploda come non succede dal 2003”.

Una dichiarazione ardita quella del Team PokerStars Pro, ma se c’è qualcuno che dell’esplosione del poker ne sa qualcosa, quello è sicuramente Chris Moneymaker.

Cosa fare a Macao

Oltre al PokerStars Championship Macao, ci sono un sacco di cose da esplorare. Macao è stata una colonia portoghese fino al 1999, quindi la città è ancora un miscuglio di culture e influenze cinesi e portoghesi. Cibo incluso.

Se volete provare l’autentica cucina cantonese, Lai Heen si trova a dieci minuti di taxi dalla City of Dreams: si tratta tra l’altro del ristorante cinese più ‘alto’ di Macao, dato che è situato al 51° piano del Ritz Carlton. Chi invece vuole assaggiare la cucina portoghese può andare sul sicuro all’O Santos Comida Portuguesa di Rua do Cunha, nel cuore di Taipa.

“A Macao si trova dell’ottimo cibo proveniente da tutto il mondo, ma è un’opportunità unica per assaggiare anche la miglior cucina cinese”, ha affermato il Team PokerStars Pro Bertrand ‘ElkY’ Grospellier.

Se volete celebrare una vincita, o rilassarvi dopo una sedentaria sessione ai tavoli da poker, il Club Cubic è il posto che fa per voi. Quasi 3.000 metri quadrati disposti su due livelli, per uno dei night club più grandi ed esclusivi di Macao, che include anche il primo champagne bar Perrier-Jouët di tutta l’Asia.

In alternativa, date un’occhiata allo Sky 21, che si trova in cima ad un edificio molto alto situato nel centro della città. Da lì potrete ammirare i più spettacolari panorami di Macao, oltre ad essere il posto perfetto per godersi un cocktail al tramonto e per guardare gli spettacolari giochi di luce dei casinò resort prendere vita, illuminando il cielo della sera.

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Godetevi l’incredibile vista della città, scalando la Macau Tower. Credit: Alexander Savin

Se volete ammirare qualche altro splendido panorama della città, potete salire sulla Macau Tower, alta 338 metri. Qui si trova il famoso bar girevole (a 360 gradi), ma potete anche gustare la cucina cinese al Lua Azul.

Dalla piattaforma di osservazione, meteo permettendo, si può vedere Hong Kong. Che vi piacciano le altezze o no, non potete lasciare Macao senza provare The House of Dancing Water, lo show acquatico più grande al mondo.

Presentato dalla City of Dreams, questo spettacolo è caratterizzato da numeri di ballo, esercizi ginnici mozzafiato e tuffi incredibili, tutto in un teatro appositamente costruito e in grado di ruotare fino a 270 gradi. Secondo Celina Lin, questo è senza dubbio lo show più bello che Macao abbia da offrire.

Perciò, qualsiasi cosa decidiate di fare, scoprirete che a Macao c’è molto più che il baccarat. Anzi, i giocatori di poker che parteciperanno al PokerStars Championship Macao vivranno un’esperienza indimenticabile.

“Personalmente amo molto Macao”, ha dichiarato ‘ElkY’. “Ha un’atmosfera unica ed è un meravigliosi mix di culture: si va da ambientazioni estremamente lussuose negli hotel più rinomati, ad alcuni dei posti più tradizionali della cultura portoghese o cinese”.

Se la Lin dovesse decidere tra Las Vegas e Macao, non avrebbe dubbi.

“Molte persone confrontano Macao con Las Vegas, ma io ho sempre pensato che Macao avesse molto di più da offrire”.