Dopo aver imbustato ben due stack su tre Phase1 disputati qui a Sanremo, Marcello Miniucchi si appresta a giocarsi le sue chance nel Day1 in programma domani.

Avendone già messo da parte due non si è potuto iscrivere quest’oggi al Phase1D, ma abbiamo comunque avuto il piacere di incrociarlo e scambiare quattro chiacchiere su questa breve avventura sanremese. Ecco cosa ci ha raccontato:

Marcello, stavolta due Phase su tre sono andati in porto: Saint Vincent ha insegnato?

A Saint Vincent ero uscito all’ultimo livello al sera, mentre la Phase1 B l’ho passata e sono uscito al termine del Day1. Quindi non è che non avessi capito come giocarlo prima, però la cosa che più fa la differenza è che questo torneo parte già da una fase intermedia in cui ci sono degli ante. Se è vero che all’inizio si parte con 200 BB già dopo due livelli diventano 50 e si comincia a far sul serio, nel senso che bisogna saper giocare e amministrare lo stack.

Con quale stack comincerai il Day1, il più grande o il più piccolo?

Tra i due stack penso di entrare col piccolo, non tanto per gamblarmelo subito quanto perché comunque se riesco ad andare avanti magari busto al 5° o 6° livello e non avrebbe senso ripartire con quello più piccolo. Poi se busto qua mi prendo un mesetto e mezzo di stop, nemmeno a maggio farò nulla e riprenderò a giugno.

Non hai nemmeno pensato di andare direttamente a Nottingham nel caso le cose non andassero per il meglio?

Mah, sarò sincero…Col cxxxo che mi manda la morosa! Se sarò già a premio è un discorso, ma andar là a ripartire dal Phase1 non mi lascia proprio partire!

Domanda da 1 milione: entri con lo stack più piccolo, superi alcuni livelli ma rimani comunque corto e il secondo a disposizione rimane più grande di quello che hai al momento: come ti comporti?

E’ una domanda che mi facevo prima mentre stavo giocando le ultime quattro cinque mani. Come gestire lo stack domani? Arriverà un certo punto in cui dovrò prendere una decisione: bisognerà che almeno uno lo giochi più aggressivo rischiando qualcosa di più e mal che vada rientrare con quello equivalente, altrimenti non avrebbe senso averne due.

Una battuta su questo nuovo format?

E’ una formula bellissima ma non penso che tutti capiranno come giocarlo, anche perché non ho una gran considerazione del giocatore medio italiano. Gli amatori rimarranno amatori, i reg medi rimarranno reg medi e quella piccola nicchia che raggiunge al massimo il 2/3% del field continuerà a interpretare il gioco al meglio. D’altro canto questa formula attira tutti, sia chi vuole tentare lo shot sia i regular che hanno capito come giocarlo.”

//www.youtube.com/watch?v=7zLeAWIK2Mg

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