Vicky Coren si scaglia contro le ‘macchinette’ in UK: “Sono come demoni”

Vicky Coren Mitchell torna a far parlare di sé, ma non per le sue imprese pokeristiche. La due volte vincitrice di un evento EPT (unica di sempre) ha scelto le pagine del The Guardian per lanciare un duro attacco ai terminali FOBT.

Non è la prima volta che la pokerista, scrittrice e presentatrice britannica se la prende con alcune forme di gambling. Come sicuramente ricorderete, fu la scelta aziendale di aprire ai giochi da casinò ad allontanarla dal suo ruolo di membro del Team Pro e ambasciatrice di PokerStars.

Vicky Coren Mitchell

Vicky Coren

Cosa sono i FOBT

Prima di entrare nel merito del punto di vista di Vicky Coren, è doverosa una premessa per spiegare cosa siano i FOBT, acronimo di Fixed Odds Betting Terminal. Tecnicamente sono simili alle nostre ‘macchinette’, e si possono trovare nei punti scommessa sparsi per il Regno Unito.

Questi terminali permettono di scommettere fino a 500 sterline al minuto sugli esiti di giochi quali roulette – la variante più diffusa in assoluto – e blackjack, ma anche corse di cani e cavalli (simulate) e slot machine.

La scommessa minima per ogni puntata è di 1 sterlina, mentre la massima è di 100 sterline. Nei FOBT, i giocatori non possono vincere più di 500 sterline alla volta. Il vantaggio della casa si aggira tra il 2,7% e il 5%.

L’attacco di Vicky Coren

La proposta di Vicky Coren è quella di abbassare i limiti di puntata da un massimo di 100 a un massimo di 2 sterline per spin: “Un FOBT è una specie di fruit machine abbellita, con una vasta gamma di scelte e un tasso di perdita possibile enorme, ha scritto la giocatrice britannica.

“La differenza principale tra le vecchie fruit machine e questi dispositivi, introdotti dal governo Blair nel 2001, è che nei FOBT si possono perdere 500 sterline al minuto. E la gente questi soldi li perde per davvero”.

La Coren Mitchell porta dei dati per corroborare la propria tesi, facendo notare come nel 2016 in 233.701 occasioni i giocatori abbiano perso più di 1.000 sterline in una singola sessione.

Prevedendo possibili critiche in merito, Vicky ha sottolineato come anche a lei sia capitato diverse volte di perdere grosse cifre in una singola sessione di poker, ma “un conto è farlo in un casinò, un conto in un centro scommesse. I giocatori che entrano al casinò sono pienamente consapevoli di mettere piede in un ambiente in cui puntare forte non  è solo possibile, ma è perfettamente normale”.

“I FOBT sono demoni”

Insomma, il casinò è una cosa, il negozio che puoi trovare sotto casa, perfettamente accessibile a chiunque, è un’altra: I FOBT sono demoni, rannicchiati tra la farmacia e la fermata dell’autobus come una pila di eroina su un carrello di formaggi, scrive la Coren Mitchell.

Il tema è sicuramente scottante e di attualità. Secondo la UK Gambling Commission, i britannici hanno perso oltre 1 miliardo di dollari nel 2016 giocando ai FOBT. Per la gioia delle casse della Corona, arricchite da oltre mezzo miliardo di dollari in tasse.

Anche la chiesa e altri media britannici, come il Daily Mail, hanno spesso criticato le leggi che regolano i FOBT. Attualmente il governo non ha espresso un parere ufficiale sul futuro di queste ‘macchinette’.

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