Dan Bilzerian: “Gestire il denaro nel poker è molto complicato, ma è importante non alzarsi quando si vince”

In un articolo di qualche giorno fa abbiamo riportato il racconto di Dan Bilzerian sull’inizio della sua carriera di poker pro. Una testimonianza che ha fatto storcere il naso a molti, come sempre quando il barbuto milionario attribuisce la sua ricchezza alle vincite maturate ai tavoli.

Tanti sono infatti convinti che la sua immagine di giocatore di poker sia puro marketing e in realtà il suo patrimonio derivi totalmente dai fondi (sporchi) del padre. Una circostanza che diventa ancora più credibile nelle rare occasioni in cui Dan mostra il suo modo di giocare.

Che sia vera o no la storia dei $700 trasformati in poche settimane in $180.000, una cosa è certa: nella sua vita, Dan ha certamente giocato a lungo a poker.

Dan Bilzerian: “Il poker è un gioco molto complesso”

Lo si notava già da alcune dichiarazioni che avevamo riportato qualche mese fa, quando parlava della complessità del gioco del poker:

“Non basta pensare a cosa ha in mano l’avversario. Devi pensare a quello che lui pensa che tu pensi che lui abbia. Ci sono i range, devi chiederti perché il tuo avversario dovrebbe chiamare o rilanciare in uno spot, le probabilità, lo stato mentale, i tells… Il poker è un gioco complesso“.

Recentemente Bilzerian ha ribadito quanto sia difficile guadagnarsi da vivere con il poker, ripartendo proprio dall’aneddoto che abbiamo riportato nel precedente articolo: quella volta in cui andò broke giocando a poker online.

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“Andare broke è devastante, la gestione dei soldi è fondamentale”

“Quando vai broke per davvero, provi un senso di disperazione. È una sensazione spaventosa“, ha dichiarato il 36enne. “Molte persone ricche non capiscono cosa significhi, perché non sono mai andate broke. Quando vai broke inizi a pensare diversamente”.

Bilzerian sostiene che dopo aver costruito un bankroll da quasi $200.000 partendo da zero, si promise che non sarebbe mai più andato broke. Per questo motivo si impose di giocare secondo un bankroll management sicuramente molto aggressivo, ma che lo obbligava ad avere almeno un briciolo di disciplina.

Oggi è convinto che senza una buona capacità di gestire il denaro sia impossibile vincere a poker. Perché, proprio come aveva già ribadito, si tratta di un gioco molto complesso e pieno di varianza.

Nel poker è difficile gestire i soldi. Puoi sederti al tavolo, giocare da dio e perdere comunque. Puoi mettere tutto con la mano migliore e perdere comunque. Non puoi ragionare come se fosse un lavoro normale, non puoi dire “più gioco e più vinco”. Qualsiasi sia il tuo bankroll, non devi mai pensare che i soldi destinati al poker siano realmente tuoi, perché sono sempre a rischio“.
Dan Bilzerian
Considerando dove è arrivato ora, evidentemente Bilzerian ha attuato un discreto bankroll management (anche se dichiarò di essersi seduto al tavolo con tutto ciò che aveva in alcune occasioni). Ciò che lo spinge a rigare dritto ancora oggi è proprio la consapevolezza dell’importanza di giocare con disciplina.
La gestione del denaro è una parte importante del poker. Ho visto molti giocatori diventare ricchi giocando per piccole cifre nel corso di anni, e ho visto gente vincere decine di milioni di dollari e poi andare completamente broke”.

Il poker non è come il Blackjack

Secondo Dan, molti non comprendono la vera natura del poker. Chi lo associa ai giochi da casinò è convinto che ci si debba alzare in attivo e assicurare le vincite. Dal suo punto di vista, invece, è tutto il contrario: quando si vince è vietato alzarsi.
“Mio padre era assolutamente contrario al poker, perché lo associava al Blackjack, dove più giochi e più perdi. Quando gli dicevo che ero in attivo di 3 milioni di dollari in una partita mi diceva di fermarmi subito, prendere i soldi e metterli da parte“.

Dan Bilzerian al tavolo con Tom Dwan

“Un giorno l’ho preso da parte e gli ho spiegato che il poker non è come il Blackjack. Non puoi pensare di scappare quando vinci. Nel poker non ti fermi mai quando vinci, per due motivi: il primo è che giochi meglio quando vinci; il secondo è che se tu vinci qualcuno sta perdendo. E tendenzialmente quando uno perde gioca male, quindi devi essere lì e approfittarne”.
Per lo stesso ragionamento, Bilzerian sostiene che il momento giusto per alzarsi sia quando si è in forte perdita. Un buon consiglio, sicuramente inaspettato da un personaggio del suo calibro.
È sempre meglio alzarsi quando perdi. Non puoi alzarti quando vinci, è quasi sempre una pessima idea. Questa è una delle tante cose che molte persone non capiscono del poker. Se avessi dato retta a chi mi diceva di fermarmi quando ero in attivo, non avrei vinto 50 milioni di dollari in un anno“.

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