I 5 fatti che hanno cambiato il poker italiano nel 2017

Consolidamento del trend positivo del poker online (e ripresa cash game)

I tournaments continuano a crescere e lo fanno registrando picchi importanti (+24% solo ad ottobre) e devono il loro successo non solo ai Sit Lottery ma anche ad una crescente popolarità degli MTT. La novità importante è che negli ultimi due mesi (settembre e ottobre) il cash game è tornato in territorio positivo.

Crescita People’s Poker (e la migrazione di Active Games)

I dati sulla spesa nel cash game e nei tournaments, più i dati rilevati da PokerScout dell’action, mettono in evidenza senza dubbio la crescita ed il consolidamento del network grazie al miglioramento della qualità dell’offerta e della migrazione (avvenuta a cavallo del 2016/2017) di una rete storica come Active Games Italia in People’s.

Firma accordo liquidità condivisa

Tra i fatti storici accaduti nel 2017 senza dubbio la firma da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dell’accordo con gli enti regolatori di Francia, Spagna e Portogallo per dare il via alla liquidità condivisa nel poker online.

La crisi nera del poker live nei casinò italiani (ad eccezione di Campione)

Tra veti politici e sindacali, il poker live italiano scompare di fatto dai casinò italiani. Le sale rivelano una difficoltà gestionale pubblica crescente ed il texas hold’em è il primo a rimetterci. Riesce a sopravvivere con numeri importanti solo Campione grazie a tornei come Italian Poker Open e Barracudas. Fuori dai giochi quasi del tutto Venezia, Sanremo e Saint Vincent.

I rappresentanti degli enti regolatori alla firma

Il trend pericoloso: sempre più italiani giocano su rooms cinesi e .com

Ritardi burocratici e veti di lobby rallentano la naturale evoluzione del poker online ma il mercato non sta a guardare e va ad una velocità differente: nel 2017 abbiamo assistito all’exploit del network asiatico IDNPoker divenuto, non a caso, la seconda piattaforma mondiale per action. Ed abbiamo informazioni certe di un’importante presenza anche dei nostri giocatori italiani che, non trovando più action (a certi livelli) nei mercati autorizzati, giocano su una delle 40 skin del network. L’unico modo per contrastare il gioco offshore è elevare la qualità dell’offerta del mercato legale e rafforzare la liquidità (la condivisa è la risposta più adeguata).

Fine prima parte – continua

Nella seconda parte esamineremo i 6 fatti che rivoluzioneranno il mercato

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