Liv Boeree: “Il poker andrebbe insegnato nelle scuole elementari”

Liv Boeree vorrebbe insegnare il poker nelle scuole elementari. Prima di tacciarla di istigazione al gioco minorile, vi invitiamo ad ascoltare con attenzione le sue parole. Parole che abbiamo tradotto dal video pubblicato sul canale YouTube Big Think.

Non certo un canale qualunque: con oltre 2,1 milioni di iscritti, Big Think è uno dei canali educational più grandi della piattaforma, con contributi che vanno dall’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton a Bill Nye – l’equivalente a stelle e strisce del nostro Piero Angela.

 

Liv Boeree

Liv Boeree e Cate Hall

 

“Il poker non è gambling”

“Penso ci siano degli elementi del gioco che si possano insegnare a scuola”. Esordisce così Liv Boeree, giocatrice del Team PokerStars e da tempo impegnata non solo nel sociale – con la sua REG – ma anche nel promuovere il poker a livello mainstream.

Il poker ti insegna come affrontare le probabilità e gli elementi non certi, cose che fanno parte della nostra vita. Attraverso il poker, è possibile insegnare questi elementi in un modo divertente e facile”.

Peccato che, come sottolinea Liv Boeree, l’opinione pubblica abbia ancora un’immagine piuttosto distorta della disciplina: “Spesso la gente mette il poker allo stesso livello del gambling, solo perché alcune persone scelgono di giocare per soldi. Ma non è che senza soldi non si possa giocare a poker: si può mettere in palio l’onore, dei fiammiferi o appunto soldi”.

Liv Boeree: “Imparare giocando è l’ideale per i bambini”

La vincitrice di un EPT Sanremo insiste: “Ci sono tante basi del gioco del poker che vorrei aver imparato quando avevo 10 anni: il modo di pensare riguardo al valore atteso, il ragionamento basato sulle probabilità. Se avessi conosciuto queste cose, avrei velocizzato molti aspetti della mia vita”.

Liv Boeree sottolinea un altro punto importante: “Il poker, inoltre, ti insegna a valutare gli elementi a tua disposizione, cose che a scuola non si insegnano (se non raramente): imparare come cambiare idea e come valutare se una nuova informazione è affidabile o no, ad aggiornare le nostre credenze.

La britannica chiosa: “Esistono metodi di insegnamento attraverso il gioco, e i bambini amano imparare giocando: il poker potrebbe essere uno di questi”.

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La matematica nella vita

Nella seconda parte dell’intervista, Liv Boeree continua a parlare della matematica del poker e di come l’attitudine alla matematica sia sì innata, ma si possa anche allenare e migliorare anche quando una persona non pensa di essere particolarmente portata.

Ecco l’intervista completa:

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