Giacomo “James90511” Grossi: dal NL10 a oltre €100.000 di profit nei tornei di PokerStars.it

Giacomo Grossi è un giocatore di poker professionista che vive a Fabriano (AN). Col nick “James90511” su PokerStars.it, aveva già vinto diversi tornei del palinsesto, fra cui The Hot, The Big, Daily ZOOM, 6-max Club, Afternoon On Stars e Need For Speed, ma aveva sempre mancato il colpo finale negli eventi più importanti: è arrivato due volte 4° al Sunday Special, una volta 2° e una volta 3° al Sunday High Roller, e 4° anche all’ICOOP-06 nel 2013, risultato da €10.687. È in quel periodo che inizia a darci dentro, e con i recenti trionfi nell’EPIC FANIA Low delle Winter Series, dove ha vinto €7.846, e nel Night On Stars, che gli ha conferito €18.913, Giacomo ha superato i €100.000 di profitto nei tornei online di PokerStars.it.

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Oltre al poker c’è molto altro nella sua vita, “mi piace andare a pesca, giocare a tennis, calcetto, fare escursioni, andare in moto, viaggiare”, anzi, giocare è un lavoro più che un divertimento, un lavoro ottenuto con impegno e dedizione che ora, finalmente, gli sta regalando le migliori soddisfazioni.

Quando e come hai iniziato a giocare a poker?

Mi sono interessato al mondo del poker Texas Hold’em circa 8 anni fa, mentre svolgevo il servizio militare. Vedevo spesso alcuni miei commilitoni giocare sia dal vivo che su PokerStars e la cosa mi incuriosiva. All’epoca giocavo solo partite ricreative tra amici nella variante italiana a 5 carte. Allora decisi di aprire il mio account su PokerStars e di cominciare a frequentare qualche circolo.

Solo qualche anno più tardi, 2012 circa, mi resi conti che questo “hobby”, se studiato ed approfondito, poteva diventare una sorta di lavoro o comunque un espediente per arrotondare lo stipendio, in quel periodo lavoravo come benzinaio. Decisi dunque di approcciare il gioco in maniera seria e professionale, iniziando a studiare il cash game 6-max. Cominciai dal NL10, dopo diversi mesi riuscii a costruirmi un discreto bankroll scalando i vari livelli. È stato proprio in quel momento che ho deciso di dare una svolta radicale alla mia vita, lasciando il lavoro di allora per dedicarmi interamente al poker.

Quanto tempo dedichi al poker?

Adesso gioco mediamente 4/5 volte a settimana. I giorni “must” sono: lunedì, martedì, giovedì e domenica. A volte aggiungo il venerdì o il sabato. Direi che dedico al poker circa 7/8 ore al giorno, 80% di gioco e 20% tra studio, lezioni e review. La domenica, se riesco, comincio tra le 19:00 e le 20:00 a differenza degli altri giorni che invece iniziano tra le 21:00 e le 22:00.

Che tipo di partite giochi?

Gli MTT ora sono la mia specialità. Ogni volta che inizio una sessione, gioco quasi tutti i tornei dai €250 ai €15, tranne il “The Bigger” del lunedì e la maggior parte dei “Need For Speed”, faccio comunque i satelliti per questi ultimi due.

La prima vincita importante, che è rimasta anche la più grande fino a quando hai vinto il NOS, sono stati i €10.800 del tuo 4° posto all’ICOOP: cosa ricordi di quel torneo?

Quel torneo lo ricordo in particolare per 2 motivi. Il primo è perchè giocai il Day 1 a Fabriano e il Day 2 a Bologna, avevo l’aereo per Varsavia la mattina stessa. Il secondo è perché, quando siamo rimasti in 4, il chipleader, “nemolele”, 7bet shova ATs contro di me che avevo KK ed ero 2° in chips, fatto sta che scende A al flop e fine dei giochi. Una delusione incredibile visto anche che quel periodo giocavo maggiormente cash ed era la prima volta che arrivavo così in fondo ad un torneo online con €28k al primo.

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Quella vincita ha cambiato in qualche modo la tua carriera?

Sicuramente erano molti soldi per me in quel periodo, ma già giocavo con una certa costanza cash ed erano da poco arrivati i primi risultati che avevo ottenuto nei live, quindi non è che mi spostò moltissimo a livello di carriera, di quel torneo purtroppo ho sempre un brutto ricordo.

Cosa ti è stato di maggiore aiuto per fare il salto di qualità come giocatore?

Il salto di qualità credo di averlo fatto dopo essere passato MTT, grazie al mio attuale coach, Andrea “andryguen” Panarese. Andrea è stato capace di correggere dei leak che mi portavo dietro, riuscendo a trasformarmi da cashgamer, ad un giocatore di MTT a tutti gli effetti. Un altro fattore, a mio parere fondamentale, è stato andare a vivere da solo. Primo perchè posso confrontarmi quotidianamente con il mio coinquilino grinder, Eugenio “eugol93” Sanchioni. Secondo, perchè il fatto di avere delle responsabilità mi stimola a fare meglio sia con lo studio che con il gioco.

Hai sfiorato diverse volte la vittoria nei tornei più importanti d’Italia, Sunday High Roller e Sunday Special, oltre al sopra citato podio dell’ICOOP: come hai vissuto questi trionfi mancati?

Purtroppo (o per fortuna) nel poker la componente aleatoria gioca un ruolo fondamentale nel singolo evento, può anche capitare di non shippare mai un determinato torneo per anni, senza aver mai commesso un errore. All’inizio era logorante per me non essere mai riuscito a centrare un grande risultato, ma col tempo ho imparato a ragionare in maniera più logica e razionale, prendendo queste “delusioni” con filosofia. Alla fine ne hanno giovato sia la salute che i risultati.

Nell’EPIC FANIA High hanno partecipato oltre 5.600 player, com’è stato vincere quel torneo e che strategia hai adottato per arrivare in fondo?

Mi ricordo che in quel torneo, alla penultima mano del Day1 avevo uno stack di 80BB. Fatto sta che dopo una mano assurda chiudo il day con 20BB. Quando poi è ripartito con il Day 2, lo tenevo in un angolo dello schermo, abbastanza rassegnato, giocando comunque la mia sessione normale. Quasi colto alla sprovvista mi ritrovo, verso l’una di notte, con uno stack in average a 40 left, quindi apro la lobby e vedo che quasi tutto il field rimanente era composto da giocatori occasionali. Dopodichè non è stato difficilissimo arrivare in fondo. Ovviamente la run in questi tornei con così tanti player gioca sempre un ruolo fondamentale, ma la maggior parte dello stack l’ho costruito facendo fare tutto agli altri, io non dovevo fare nulla, solo aspettare la mano e raccogliere quando me le lanciavano. Addirittura l’heads up l’ho chiuso con oppo che openshova 37x da BTN con T7o, io snappo con ATs e vinco il torneo.

Un mese fa sei anche arrivato 4° al Sunday Special e a gennaio è arrivata la vittoria nel Night On Stars Super KO Edition per €19.163: cosa sta succedendo?

Non penso di essere diventato un fenomeno da un giorno ad un altro, semplicemente sto avendo un buon momento, cosa che per troppo tempo è mancata negli anni passati.

Ci racconti com’è andato il NOS che hai vinto?

Mi ricordo di non essere partito molto bene nei primi livelli, la mano che mi ha lanciato è arrivata a T300, dove BTN va all-in con 99 per 7BB e io mi ritrovo dallo SB 26x e KK, reshovo e il BB, che copriva entrambi, reshova con K7o. Vinco il colpo e vado a 60BB, da lì in poi il torneo ha preso tutta un’altra piega. Con quello stack ho potuto prendere qualche rischio in più, giocando una strategia hyper aggressive che, se abbinata ad una buona run, può portarti infiniti vantaggi, soprattutto in un torneo KO come questo. I problemi sono arrivati a circa 18 left, al tavolo avevo un giocatore “maniac” che, anche se giocava in maniera totalmente sregolata, mi ha messo in estrema difficoltà, soprattutto in un momento dove non stavo hittando più un board. Scendo drasticamente di stack, complice anche 2 flip persi, fino ad arrivare 17x. Poco dopo vinco un colpo A5>KQ, torno 35x e da lì il mio torneo è ripartito. Ritrovata la fiducia e lo stack, gioco la bolla del tavolo finale esprimendo, a mio parere, un ottimo poker. Alla fine mi ritrovo al final table da 3° in chips con 77x. Il tavolo finale parte nel peggiore dei modi, alla 3° mano perdo un all-in preflop contro il maniac di prima, QQ66. Arriviamo in heads up quasi pari stack, dopo 2 mani vinco un bel pot portandomi in vantaggio, alla 5° mano mi ritrovo ai resti con JJ contro 88 e vinco il torneo.

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Cosa hai provato dopo l’ultimo showdown?

All’ultimo showdown non so esattamente cosa stavo provando, nemmeno ho esultato, ricordo solo che durante l’ultima gira pensavo: PokerStars, non fare scherzi!

A chi hai dato per primo la notizia della tua vittoria?

Al mio coach.

Cosa ha significato per te questo risultato?

Questo risultato ha significato molto per me. Il NOS del Giovedì stava diventando quasi un ossessione, non riuscivo mai ad arrivare in fondo, giusto qualche fake deeprun, ma niente di più. Shipparlo è stata una bella liberazione.

Qual è stato il risultato che più ti ha emozionato nella tua carriera?

Il risultato che più mi ha emozionato credo sia stato il primo “shippo” live. Era la prima volta in un casinò e quando mi portarono il premio, circa 10k in contanti, non mi sembrava reale. Quel risultato poi mi fece acquisire una dose di fiducia tale da rendere tutto più semplice nelle fasi successive della mia carriera. Credo sia stato un punto cruciale ed è per questo che rimarrà sempre impresso nella mia mente.

Come hai intenzione di investire le recenti vincite?

Credo che investirò molto in viaggi, già stiamo pianificando per questa estate un mese a Las Vegas.

Qual è il tuo sogno?

Lo stesso di quando ero bambino: andare nello spazio.

Cosa rappresenta il poker per te?

Potrei andare un po’ controcorrente qua, ma non ho un gran rapporto di amore con il poker. Lo studio e lo pratico, ma per me non è null’altro che un lavoro.

Quali saranno i tuoi prossimi tornei?

I soliti che offrirà il palinsesto e ovviamente tutte le Turbo Series.

Gianvito Rubino per PokerStars.it

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