Doug Polk: “Qualche anno fa ero a un passo dall’andare broke. Sono un lottatore, ma ormai il poker…”

Considerando la grande competitività di Doug Polk, era scontato che il professionista di Las Vegas fosse molto interessato a vincere in almeno una delle tre categorie degli American Poker Awards per le quali era candidato. Per lo stesso motivo era prevedibile che ci sarebbe rimasto molto male nel caso in cui fosse tornato a casa a mani vuote.

Così è stato: Doug era candidato nel Tournament Performance of the Year (per la vittoria del One Drop), nel Video Blogger of the Year e nel Biggest Influencer in Poker ma non ha vinto alcun premio.

Un’evidente delusione per “WCG|Rider”, il quale, a notte fonda, ha pubblicato un video sul suo canale YouTube nel quale si è sfogato, ha replicato a Daniel Negrenu e ha ripercorso gli ultimi anni della sua carriera, forse ora giunta al termine.

La risposta a Daniel Negreanu

Sono incredibilmente grato per le opportunità che mi ha dato il poker“, ha premesso Doug Polk prima di dichiarare l’inaspettato: “Ultimamente c’è stato un problema con il tono dei miei video. Ci sono state cose troppo negative e sono troppo tendente alla lamentela“.

Doug ha quindi risposto a Negreanu, il quale lo aveva definito un personaggio negativo per il poker.

“Io credo a tutto quello che dico, ma penso che dopo così tanto tempo a smascherare i personaggi negativi del poker sono arrivato al punto in cui ho due possibilità: smettere di criticare chi sbaglia oppure iniziare a fare personalmente qualcosa di positivo per il mondo del poker. Non voglio essere il matto che urla alla gente ogni giorno”.

Polk si è addirittura scusato: “Voglio chiedere scusa per il tono dei miei video. Ripeto che credo fortemente in tutto ciò che ho detto ma penso anche che ora dovrei intraprendere un’altra direzione per creare nuove soluzioni per il poker. Se avete idee che possano aiutare la community, sarò felice di ascoltarle e dargli visibilità”.

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L’ammissione di Doug Polk

Successivamente, Doug ha ripercorso gli ultimi anni della sua carriera, focalizzandosi sul momento più duro in assoluto.

5-6 anni fa ero sul punto di andare broke, non avevo praticamente più niente da parte e avevo un mutuo da pagare. Mi resi conto che la ragione per cui avevo perso quasi tutti i miei soldi era che non giocavo esclusivamente la mia specialità: il No-Limit Hold’em heads-up”.

Il pro americano aveva già parlato di questa circostanza in passato, quando aveva rivelato il suo tentativo di sfondare nel PLO, conclusosi con la batosta subita da Rui “PepperoniF” Cao.

“Guidai da Las Vegas fino in Canada con l’intenzione di dar battaglia a chiunque trovassi davanti ai tavoli online di heads-up”, prosegue. “Promisi a me stesso che avrei dato tutto e alla fine ce l’ho fatta. Ho combattuto, ho studiato tutto il giorno, tutti i giorni. Ho giocato contro avversari fortissimi per essere certo della mia forza. Sono diventato il migliore”.

Doug Polk: “Sono un combattente, nel poker e nella vita”

Doug ha citato questo episodio per spiegare il motivo per cui è così aggressivo nei suoi video.

“Poi sono passato dal poker giocato al marketing nel poker. Per questo avrei dovuto essere sempre super felice e positivo? Non sono così e non è così che va la vita. Sono un combattente, se qualcuno mi colpisce io rispondo. Non sono uno che sta fermo e subisce. Quando vedo un’ingiustizia, dico sempre quello che penso”.

Doug Polk e la fidanzata Kate

Poi la frecciatina agli American Poker Awards.

Il 2017 è stato l’anno migliore che abbia mai avuto nel poker, non solo in termini di vincite ma anche per quello che ho dato al poker. Ho pubblicato 200 video, ho vinto il One Drop e ho vloggato ogni singolo giorno, ho analizzato tante mani. Ma tutto questo non ha significato niente per l’industria del poker, infatti non ho vinto nemmeno un premio agli American Poker Awards. Nonostante il 2017 sia stato l’anno migliore di sempre, qualcosa di irripetibile, non è stato abbastanza. Mi ha reso un po’ triste, non mi sembra giusto“.

Doug Polk si ritira?

Infine, Polk ha fatto intendere che la sua carriera di poker pro è sostanzialmente conclusa.

“Nel 2018 ho giocato a poker una sola volta, una sola. Le cryptocurrency sono un’opportunità migliore per me (ha un canale su YouTube con 176.000 iscritti, ndr) e devo togliere del tempo al poker. Significa che mi sono ritirato? Si può interpretare in questo modo, ma quest’estate giocherò sicuramente. Per quanto? Non lo so, non pianifico più nulla nel poker. Ora devo focalizzarmi su ciò che è importante per me”.

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