Sabacc, il gioco che viene da una galassia lontana, lontana…

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Attenzione: contenuto ad elevato rischio spoiler. Siete avvisati.

A meno che non siate dei cultori, fanatici e irriducibili esperti di Guerre Stellari: in questo caso siete già immunizzati ad ogni tipo di spoiler, dal momento che avrete già visto almeno un paio di volte Solo, il nuovo spin-off della saga.

Ma se così non fosse, sappiate che qui parliamo di Sabacc, il gioco del futuro. Nel film, un giovane Ian Solo, Lando Calrissian e un paio di personaggi strani si giocano a Sabacc nientemeno che il destino del Millennium Falcon.

E’ necessario chiarire che nella galassia circolano moltissime varianti di questo gioco, ma qui trattiamo del Sabacc classico, altrimenti detto Corellian Gambit.

Si gioca con 76 carte, 60 divise per seme e 16 speciali, chiamate “figure neutre”. I semi sono 4 (Crediti, Calici, Sciabole e Staffe), ognuno composto da carte con valore da 1 a 11, alle quali si aggiungono il Comandate (valore 12), la Padrona (13), il Maestro (14) e l’Asso (15). Le “figure neutre” sono 8, due per tipo, con valori zero o negativi:

  • L’idiota: valore 0
  • La Regina dell’Aria e dell’Oscurità: valore -2
  • La Persistenza: valore -8
  • La Bilancia: valore -11
  • La Cessione: valore -13
  • La Moderazione: valore -14
  • Il Cattivo: valore -15
  • La Stella: valore -17

Al Sabacc Classico si può giocare da 3 a 6. Lo scopo è totalizzare il punteggio più alto, avvicinandosi il più possibile a 23. Chi supera il 23 sballa. L’azione è divisa in 3 fasi.

FASE 1: Carte

I giocatori pescano a turno una carta dal mazzo e chi pesca quella con il valore più alto diventa il dealer. Una volta finita la mano, il ruolo di dealer si sposta di una posizione a sinistra. Tutti i giocatori mettono nel pot/piatto un bring-in, pari a 10 crediti (della Repubblica o l’equivalente Imperiale, in base al cambio corrente). Dopo aver mescolato le carte e fatto “tagliare” il mazzo, il dealer ne distribuisce 4 a ogni giocatore, in senso orario e una per volta.

FASE 2: Scommessa

Il giocatore alla sinistra del dealer può decidere se puntare, mettendo nel piatto un ammontare di crediti pari a quello del piatto, oppure foldare la mano. Gli altri giocatori, in senso orario, possono decidere se chiamare, foldare o rilanciare. Chi folda, paga 10 crediti. Il rilancio deve essere superiore a quanto già messo nel piatto e non è possibile rilanciare due volte, ma ovviamente è possibile chiamare un rilancio successivo al proprio.

FASE 3. Cambio e finale

In questa ultima fase il giocatore alla sinistra del dealer può decidere di cambiare sino a 2 carte della propria mano, che verranno accantonate. Si procederà in questo modo fino a quando tutti, dealer incluso, non avranno cambiato le carte o avranno dichiarato di essere serviti. A questo punto il giocatore alla sinistra del dealer può nuovamente puntare. Si ripere la procedura esposta nella Fase 2, con una sola differenza: si può rilanciare fino a 2 volte. Una volta terminati i rilanci (per call o fold), i giocatori ancora attivi vanno allo showdown e rivelano le carte. Si sommano i punteggi e chi si è avvicinato di più a 23 vince la mano e il piatto. In caso di 23 pieno si deve urlare Sabacc! In caso di parità si deve controllare quante carte di un determinato seme sono presenti nella mano, secondo quest’ordine di prevalenza: Crediti, Calici, Sciabole, Staffe. In caso di ulteriore parità, i giocatori pescano una carta dal mazzo: chi si avvicina di più a 23 ( anche sballando, in questo caso) vince.

Ai più attenti, il Sabacc forse ricorderà qualcosa. Io purtroppo non mi reputo un esperto di questo gioco, sono legato ai vecchi scacchi 3D, ma i droni sonda di PokerStars ne hanno scovato uno. E’ Felix “xFlixx” Schneiders, noto player e streamer tedesco. Se volete saperne di più, vi rimandiamo quindi alle pagine del Blog.com, dove potete trovare alcuni video di questo potente maestro Jedi. Che la Forza sia con voi!

Ma fate in fretta: questo messaggio si autodistruggerà in 10… 9… 8…

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