I momenti più improbabili nella storia dei Mondiali

Manca pochissimo al via della fase a gironi: 32 team di tutto il mondo si stanno preparando a combattere per il premio più ambito del calcio.

Anzi, diciamo il secondo più ambito.

Per celebrare i Mondiali 2018 di Russia, abbiamo lanciato la Stars £100 Million Challenge, un gioco gratuito che offre però uno dei premi più alti nella storia delle scommesse sportive.

La sfida? Semplicemente predire il vincitore di ogni match dei Mondiali. Non il risultato esatto, solo vittoria, sconfitta o pareggio di tutti e 64 gli incontri, dalla fase a gironi fino alla finale di Mosca. Se nessuno centrasse il jackpot, ci sono comunque premi per tutti i giocatori che dovessero avvicinarsi all’en plein.

Per far capire quanto sia epica questa ricompensa, la Nazione vincitrice dei Mondiali 2018 riceverà dalla FIFA £28 milioni, meno di un terzo di ciò che potreste vincere conquistando la Stars £100 Million Challenge.

Le probabilità di riuscita sono sicuramente basse, ma a volte l’improbabile si avvera….

Risultati scioccanti

La storia dei Mondiali è piena di sorprese, squadroni sconfitti e risultati strani. È uno dei motivi per i quali il torneo è da seguire dall’inizio alla fine.

Una delle sorprese più pazzesche di sempre ha avuto come teatro la città di Middlesbrough, che nel 1966 ospitò la sfida tra Italia e Corea del Nord – nell’anno dell’unica vittoria mondiale dell’Inghilterra.

La Corea del Nord, mai arrivata fino a quel punto, superò l’Italia con un incredibile 1-0.

Oltre a qualificare i nordcoreani alla fase successiva, il match ebbe altre conseguenze importanti: il goleador Pak Doo-ik, caporale dell’esercito quando non indossava pantaloncini e calzettoni, fu promosso sergente dopo il torneo.

via GIPHY

Un caso simile si verificò ai Mondiali di Spagna del 1982, con protagonista l’Algeria, squadra nordafricana non certo di prima fascia.

Nella prima partita della fase a gironi, gli sconosciuti algerini superarono una tronfia Germania Ovest per 2-1, vincendo un match che in realtà avrebbe potuto finire con un risultato molto più ampio a favore dell’Algeria.

Tristemente, l’Algeria uscì dal torneo in circostanze frustranti: Germania ed Austria, sfidanti nell’ultima partita del girone, decisero di perdere tempo per gran parte del match, sapendo che una vittoria per 1-0 della Germania avrebbe spedito entrambe alla fase successiva.

La partita scatenò l’ira degli spettatori di tutto il mondo, ma gli eroi algerini non furono mai dimenticati.

Lo stesso dicasi per quelli del Camerun, il cui exploit ai Mondiali di Italia ’90 fece loro guadagnare orde di supporter.

Il loro risultato migliore? La vittoria per 1-0 contro l’Argentina nel giorno d’apertura del torneo, grazie a un gol di François Omam-Biyik.

Momenti memorabili

Quella vittoria per 1-0 del Camerun fu un risultato sorprendente, ma la partita stessa regalò diversi bonus.

Cercando disperatamente di mantenere il vantaggio, i camerunensi fecero letteralmente di tutto per mantenere i più tecnici argentini lontano dalla loro porta.

Come Benjamin Massing, che con i suoi già ridotti in 10 si lanciò in uno dei “tackle” più palesi nella storia dei Mondiali.

via GIPHY

Naturalmente il difensore si vide sventolare il cartellino rosso, ma seppure in nove uomini il Camerun riuscì a battere l’Argentina, un risultato che al confronto la Stars £100M Challenge sembra quasi una passeggiata.

Eppure il leggendario intervento di Massing non è stato neppure il momento più insolito di un difensore africano ai Mondiali.

Questo onore va sicuramente a Mwepu Ilunga, giocatore dello Zaire che, durante l’ultimo match del girone contro il Brasile, rinviò inspiegabilmente oltre la linea di metà campo un calcio di punizione concesso agli avversari.

Sebbene molti sospettarono che Ilunga semplicemente non conoscesse le regole, il difensore successivamente spiegò le sue motivazione: il famoso presidente dello Zaire, Joseph Mobutu, aveva minacciato conseguenze severe qualora i giocatori fossero incappati in una sconfitta pesante.

via GIPHY

Ilunga probabilmente si meritava un cartellino giallo per quel gesto, ma sono ben altre le decisioni controverse prese dagli arbitri ai Mondiali di calcio.

Nella prima e finora unica partecipazione ai Mondiali, nel 1982, il piccolo Kuwait sfidò la Francia. Sotto 3-1, subirono il quarto gol ma protestarono perché, secondo loro, furono confusi da un forte fischio proveniente dagli spalti.

Sheikh Fahad Al-Ahmed Al-Jaber Al-Sabah, fratello dell’emiro del Kuwait e presidente della Federazione Calcistica del Paese, si arrabbiò così tanto per quel gol concesso da far ritirare dal campo i suoi giocatori per protesta.

Lo sceicco furioso poi si scagliò contro l’arbitro Myroslav Stupar che, tra lo stupore dei francesi, ritrattò la decisione e annullò il gol.

Alla Svezia, quattro volte semifinalista ai Mondiali, il fiscalismo di un direttore di gara fece invece un favore. Nel 1978, gli svedesi evitarono di un soffio la sconfitta contro il Brasile grazie all’arbitro gallese Clive Thomas, che fischiò la fine della partita proprio mentre Zico stava per insaccare di testa il gol vincente per i suoi.

via GIPHY

I brasiliani, ovviamente, non ne furono contenti.

Sfidare i numeri

I Mondiali ci hanno regalato tante partite sconvolgenti, ma pure diversi momenti folli. Per non parlare di quelle volte che i bookmaker si sono ritrovati in braghe di tela.

Nelle settimane precedenti al Mondiale 2010, l’Olanda non era certo tra i favoriti, dato che era quotata 12/1. I bookmaker indicavano Spagna, Brasile e Argentina come candidate al successo, mentre l’Italia era campione in carica.

L’Olanda avrebbe poi perso in finale contro la Spagna, ma il centrocampista Wesley Sneijder chiuse da capocannoniere della manifestazione. La sua quota prima dell’inizio dei Mondiali? 150/1, dopo che l’olandese non aveva segnato neppure un gol nelle qualificazioni.

E che dire di quel bookmaker svedese che decise di pagare 175/1 l’eventualità che Luis Suarez mordesse un giocatore ai Mondiali 2014?

via GIPHY

Durante la partita tra Uruguay e Italia, il noto attaccante addentò una bella fetta del portafogli del bookmaker, come dimostra una vincita di circa £2.000 proprio per il morso di cui sotto.

Morso.jpg

Luis Suarez digerisce lo spuntino improvvisato 

Altre stelle dei Mondiali hanno sfidato i numeri in altri modi. Il camerunense Roger Milla e il colombiano Faryd Mondragón, per esempio, hanno giocato ai Mondiali rispettivamente a 42 e 43 anni d’età. Milla è persino riuscito a segnare un gol contro la Russia, diventando il cannoniere più vecchio nella storia della manifestazione.

Ma quest’estate quei due sembreranno ragazzini al cospetto di Essam El-Hadary, portiere dell’Egitto a 45 anni suonati.

Se questo non dimostra che “tutto è possibile”, prima della Stars £100 Million Challenge, diteci voi cosa lo dimostra!

Gioca adesso sul sito di poker più grande d’Italia

CONTINUA A LEGGERE