Il montepremi randomico e l’approccio explotaitivo agli Spin & Go

Torniamo a parlare di Spin & Go. Nel precedente articolo, abbiamo introdotto 5 elementi di strategia generale indispensabili per chi vuole avvicinarsi a questo gioco. Vediamo ora un altro tipo di skill che può renderci giocatori vincenti con gli Spin & Go.

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Esiste un pregiudizio diffuso nei confronti degli Spin & Go: l’abilità non serve, conta solo la fortuna. Questa idea non è altro che una scusa per giustificare il fatto che stiamo perdendo. Liberiamocene subito, prima di andare oltre.

Molti regular hanno fatto degli Spin & Go la loro specialità più profittevole, e parecchi di loro sono diventati coach in questo campo. Difficile pensare che abbiano scelto un format di pura fortuna. In fondo gli Spin non sono altro che la fase finale (cioè a 3 giocatori) di un Sit & Go Hyper-Turbo. Con una differenza importante, che offre la possibilità di un approccio exploitativo.

La differenza sta nel montepremi randomico. Fateci caso, ma la maggior parte delle persone giocano in maniera diversa a seconda del prizepool che viene sorteggiato. Se arriva un “misero” x2, scatta una specie di sottile frustrazione per cui “prima finisce lo Spin, meglio è”. Il loro gioco diventa molto loose e irresponsabile; tanti vanno all-in preflop alla prima mano, con qualsiasi combinazione di carte; oppure chiamano uno shove con mani marginali, sia preflop che sul board. Questo approccio rappresenta un doppio errore perché, oltre a offrirci una contro-strategia, dimenticano che anche x2 vinto significa un aumento del bankroll.

Al contrario se arriva un moltiplicatore elevato. Diventano ansioni e si “chiudono a riccio”, restringendo di molto il range delle mani. Foldano troppo e temono di pushare quando invece dovrebbero. Probabilmente pensano di giocare il proprio “A-game“, ma in realtà ci stanno offrendo una lettura molto facile delle loro azioni.

Sono proprio questi due reazioni diverse al tipo di montepremi che offrono un efficace approccio exploitativo agli Spin & Go. Nel primo caso, avremo un vantaggio giocando un po’ più tight e restringendo il nostro range di aperture/call. All’opposto nel secondo caso, perché possiamo incrementare il nostro stack con frequenti steal dei bui e piccoli bluff sul board, e preservarlo con un facile fold quando l’avversario dimostra forza.

I giocatori meno esperti, quelli che possiamo trovare soprattutto ai buy-in bassi (€0.20-€5), evidenziano chiaramente questi limiti. Salendo di livello, una lettura immediata degli avversari diventa più difficile, mentre ai limiti superiori troveremo parecchi giocatori che non commettono l’errore di cambiare gioco in relazione al montepremi. Sono i regular degli Spin & Go e contro di loro dovremo adottare una strategia più bilanciata.

Ma a quel punto avremo già fatto un bel cammino.

Da “The Secrets of Spin & Go Success Part 1 by Caio Pessagno” per PokerStarsSchool.com

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