Tre buoni motivi per imparare le varianti.

LAPT MEDELLIN 4 SEASON 00127.JPGFredy “sirfredy83” Torres

In Italia le cosiddette “varianti” attirano un numero ancora limitato di giocatori. Unica parziale eccezione, il Pot Limit Omaha. Ci siamo chiesti se esistano delle ragioni e se davvero valga la pena provare qualche altro tipo di poker oltre al Texas Hold’em.

A questo proposito riportiamo l’opinione di Fredy “sirfredy83” Torres, giocatore live e online esperto di varianti (Da Pokerstarsblog.com).

Per molto tempo l’unico poker che ho giocato è stato il Texas Hold’em cash game. Ad un certo punto è nato dentro di me il desiderio di provare qualcosa di diverso rispetto alle due hole cards che continuavo a vedere sul mio schermo. Se da un lato è vero che la strategia nel TH deve sempre essere aggiustata in relazione all’avversario che abbiamo davanti, dall’altro va detto che i fondamentali rimangono gli stessi. Avevo bisogno di cambiamento, di una nuova sfida.

Ho cominciato con il Pot Limit Omaha e l’Omaha 8 or better (hi-lo). Mi sono accorto subito di quanta novità queste due varianti fossero in grado di offrirmi: tanta azione in più grazie alle 4 hole cards, e soprattutto nuove meccaniche di gioco da scoprire.

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In questo post non parlerò di strategie specifiche per le varianti, voglio semplicemente far capire che si può continuare a giocare a Texas Hold’em e nel frattempo scoprire giochi diversi altrettanto interessanti.

Perché dedicarsi alle varianti?
Ci sono un sacco di motivi per voler espandere i propri orizzonti mentali. Eccone alcuni che potrebbero indurvi a fare qualche prova:

1. Allenare la mente: ricerche scientifiche hanno dimostrato che tenere il cervello in esercizio diversificando le attività aiuta a potenziare le capacità analitiche e di ragionamento. La nostra mente lavora meglio quando è costretta ad imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Dedicarsi a nuovi giochi va esattamente in questa direzione. Ci obbliga a pensare in modo diverso e questo rafforza le nostre capacità intellettuali. Metaforicamente parlando, la mente è come un muscolo: se non lo facciamo lavorare, si affloscia!

2. Divertirsi imparando qualcosa di nuovo: la ripetitività delle azioni porta inevitabilmente alla noia e alla perdita di focus. La conseguenza più probabile nel lungo periodo è un peggioramento del nostro livello di gioco. Non dobbiamo mai correre questo rischio. L’entusiamo per il gioco deve rimanere alto e dedicarsi periodicamente ad altre forme di poker può aiutare a interrompere la routine. Fate una prova: sarà un’iniezione di energia.

3. Cercare nuovi orizzonti di gloria: il Texas Hold’em è di gran lunga la tipologia di poker più diffusa e… più conosciuta. Ciò significa che esiste una quantità di materiali didattici enorme e questo è certamente un fattore positivo per migliorare; ma significa anche che il giocatore medio di TH è molto più preparato di quanto lo sia, per esempio, il giocatore medio di Razz. Esplorare le varianti equivale ad entrare in un nuovo mondo di giocatori. Ci saranno sicuramente avversari preparati ma il field sarà nettamente più “morbido” rispetto al TH. Con la giusta dose di applicazione la nostra “winning rate” potrebbe risultare inaspettatamente alta. Imparare per massimizzare le vincite.

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